Collegio da anni abbandonato: gli occupanti impediscono l'accesso

L'ex scuola gestita dai padri Barnabiti sotto Fiesole è stato occupata da 130 persone sgomberate dal Pian del Mugnone

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 luglio 2013 14:47
Collegio da anni abbandonato: gli occupanti impediscono l'accesso

Circa 130 gli occupanti che dopo lo sgombero del Pian del Mugnone si sono recati nell'Ex Collegio "Alla Querce" in via della Piazzuola 44 a Firenze. Con diversi furgoni hanno trasportato mobili ed utensili nei nuovi alloggi chiudendosi poi all'interno della storica struttura. Questa mattina i consiglieri regionali Paolo Marcheschi e Giovanni Donzelli hanno tentato di effettuare un sopralluogo ma sono stati respinti al portone d'ingresso "Qui non entra nessuno" hanno detto i rappresentatnti del Movimento di Lotta per la Casa di Firenze. Una biblioteca fornitissima i cui volumi sono finiti in maggior parte a Roma, un parco verde, scalinate ornamentali, stanze signorili, un teatro, una chiesa sconsacrata sono solo alcuni degli elementi architettonici racchiusi nell'edificio che da Viale Volta (zona Le Cure) sale verso Fiesole. Secondo i consiglieri regionali "E' assurdo che non si possa sapere cosa stia accadendo all'interno della struttura, chi siano gli occupanti e come siano tenuti i locali.

Questo Movimento si inserisce nel vuoto totale delle Istituzioni che non sono capaci di fare nulla per risolvere la situazione. Questo stabile dalla Curia è passato in mano ai privati, ma esiste un piano di recupero fermo da anni e ci accerteremo di chi siano le responsabilità sullo stato di abbandono". Un luogo storico: "Il 25 gennaio 1969 nel salone dei cinquecento del Palazzo della Signoria, è stato conferito al Collegio la medaglia d’oro per meriti di opera educativa e di cultura. Proposta del Ministro della P.

I. Gui, è stata portata dal nuovo ministro della P. I. Sullo. La firma sul documento è del Presidente Saragat" ci ricordano le cronache dell'epoca. Marcheschi e Donzelli promettono di svolgere interrogazioni mirate a valutare i fatti accaduti e non escludono indagini in merito ai profili economici della vicenda legata al Movimento di Lotta per la Casa che, spiega Donzelli "Riceve aiuti dal Comune e dalla Regione Toscana, ma poi si verificano situazioni come questa. Oggi ci sono state segnalate dagli occupanti situazioni oscure in merito ai fondi che ruotano nel Sistema Casa e che necessitano di dovuti approfondimenti.

I luoghi in cui si verificano occupazioni restano alla collettività come edifici pericolanti ridotti in pessime condizioni". "Dovete spiegarci - esclama una rappresentante degli occupanti seduta sulla soglia dell'ingresso - perché vi rode così tanto adesso che questo stabile sia stato occupato da noi. Fino a ieri chi ci pensava? Non era un patrimonio della città anche una settimana fa?". Il consigliere comunale Marco Stella (PdL) ha posto la questione all'attenzione del Comune di Firenze che ha risposto per voce dell'assessore all'Urbanistica, Elisabetta Meucci : "L'immobile non risulta nelle competenze del Comune - spiega Meucci - gli occupanti arrivano da un altro Comune (Fiesole) e non li abbiamo seguiti, pertanto è stata una sorpresa anche per noi.

I proprietari hanno depositato nel 2007 la richiesta di recupero dell'immobile, ma non ha potuto aver seguito poiché il Comune non ha mai dato il via libera in mancanza di un contributo all'urbanistica pubblica. Mi risulta che la società ha presentato un contributo per chiedere la trasformazione dell'immobile e quindi torneremo a valutarne la fattibilità". Impossibile, ha replicato Stella "che il Comune di Fiesole non abbia informato dello sgombero di oltre 100 persone e della loro destinanzione.

Allo stesso tempo è assurdo che un privato disposto ad investire 25 milioni per il recupero di un edificio storico sia costretto ad aspettare dal 2007 senza sapere quale sia il destino del procedimento urbanistico, senza contrare i quasi 200 posti di lavoro che questo recupero avrebbe offerto". Una parte della struttura era già stata recuperata ed allestita in modo tale da poter ospitare l'Hotel President a 4 stelle, ma oggi l'insegna è stata coperta con il nastro adesivo e l'attività è cessata.

Fratelli d'Italia prepara una raccolta firme nel quartiere ed in tutta la città per chiedere la 'liberazione di tutti gli edifici occupati abusivamente'. In mancanza di immagini degli interni, rispolveriamo un filmato d'epoca dell'Istituto Luce:

AntLen I libri, circa 70.000, sono stati trasferiti in massima parte (dal 1500-1900, catalogati dalla sovrintendenza) a Roma, presso il Centro studi, in minima parte (non catalogati) a Napoli-Bianchi e a Villa S.

Paolo. La raccolta di libri scientifici, di astronomia sono stati regalati al Museo delle Scienze di Firenze Il patrimonio di oggetti, strumenti, animali, catalogato, che costituiva il museo di scienze è stato trasferito a Napoli-Bianchi; i reperti del museo etrusco e i quadri dei principi degli studi a Villa S. Paolo. Paramenti e oggetti sacri nella Parrocchia della Madre della Divina Provvidenza e a Villa S. Paolo. Diversi quadri (Cifariello, Annigoni , Ritratti dei Rettori), catalogati a Villa S.

Paolo. I Cartoni della Crocifissione di Annigoni a Roma-Curia Generalizia.

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