Sollicciano: Consiglio provinciale straordinario nel penitenziario

Panchine fatte dai detenuti nei parchi della Val di Bisenzio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 luglio 2013 19:53
Sollicciano: Consiglio provinciale straordinario nel penitenziario

Il Presidente del Consiglio provinciale Piero Giunti, unitamente al Presidente della Giunta Andrea Barducci, ha convocato un Consiglio provinciale straordinario mercoledì 31 luglio 2013 presso il carcere di Sollicciano, "per fare il punto in merito alle competenze dell'Ente in relazione alla vita del pianeta carceri, ai programmi svolti e all'attività delle associazioni del volontariato carcerario in essi coinvolti: competenze che a volte sfuggono, ma che hanno rilevanza nel mondo degli istituti di pena". Sono sette le panchine realizzate all'interno di uno dei corsi di formazione del Progetto ARIEL, finanziato dalla Provincia di Prato e tenuto all'interno del carcere.

I detenuti hanno voluto donarle all'Unione dei Comuni Val di Bisenzio, i cui tecnici sono stati docenti del corso, che le ha collocate a Vernio e Cantagallo in parchi e percorsi attrezzati. Due sono state sistemate nel Comune di Vernio, nel parco attrezzato dell'Albereta e a Mulin de Fossi al fontanello La Balena, le altre 5 nel Comune di Cantagallo, 3 alla Cascina di Spedaletto e 2 sul percorso delle sorgenti del Bisenzio. Questa mattina alla piccola cerimonia di consegna delle panchine al fontanello La Balena a Vernio, hanno partecipato la vice presidente della Provincia Ambra Giorgi, il direttore del Carcere Vincenzo Tedeschi, il presidente dell'Unione dei Comuni Marco Ciani, l'assessore del Comune di Vernio Giovanni Morganti e il preside dell'istituto Datini Daniele Santagati.

“E' il frutto concretissimo di un progetto che la Provincia ha finanziato con l'obiettivo, secondo me d'obbligo per gli enti locali, di offrire un'opportunità a chi esce dal carcere – ha detto la vice presidente Giorgi – Il progetto merita di andare avanti, cercheremo in ogni modo di rifinanziarlo”. “Un'esperienza molto bella professionalmente e umanamente per il personale della Comunità montana che ha lavorato con i detenuti con impegno e passione”, ha aggiunto Ciani, mentre il direttore Tedeschi ha ricordato come il progetto di formazione Ariel abbia coinvolto complessivamente 80 detenuti dando loro una qualifica professionale.

Il progetto Ariel (azioni di reinserimento sociale formativo e lavoro) è stato finanziato dalla Provincia con 120 mila euro del Fondo sociale europeo, con il Datini come istituto capofila e come sostenitori il Comune di Carmignano, quello di Montemurlo e l'Unione dei Comuni della Val di Bisenzio. Sono stati realizzati in particolare 4 corsi di formazione che hanno coinvolto 47 detenuti della media sicurezza, di cui alcuni stranieri: ORTO di 214 ore per l'inserimento nell'attività di conduzione delle produzioni arboree, erbacee ed ortofloricole, BOSCO di 244 ore per l'inserimento nelle attività di cura delle superfici boschive e protezione del terreno, IDRAULICA di 184 ore per l'installazione e manutenzione degli impianti termoidraulici e MULETTO 12 ore di corso teorico-pratico per lavoratori addetti alla conduzione di carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo.

All'interno del carcere il progetto ha permesso al realizzazione di un giardino dotato di spazio giochi per i bambini, gazebo e attrezzature in legno e impianti di irrigazione, destinato ai circa 100 bambini che abitualmente frequentano il carcere con la famiglia in visita al padre.

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