Cambiano le abitudini delle famiglie in Toscana, quali i rischi del risparmio?

Comprendere come si stanno modificando i consumi e i comportamenti dei cittadini e delle famiglie a fronte della gravissima crisi che sta attraversando anche il nostro Paese dal 2008 ad oggi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 giugno 2013 16:28
Cambiano le abitudini delle famiglie in Toscana, quali i rischi del risparmio?

Comprendere come si stanno modificando i consumi e i comportamenti dei cittadini e delle famiglie a fronte della gravissima crisi che sta attraversando anche il nostro Paese dal 2008 ad oggi per meglio adeguare la propria attività di assistenza e tutela: è questo l’obiettivo che si è posto Federconsumatori Toscana con il progetto “cambiamenti dei consumi e degli stili di vita in tempo di crisi” cofinanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico. La crisi infatti, per la sua gravità e ampiezza, sta avendo pesanti effetti diretti sul potere di acquisto delle famiglie.

In Toscana (dati IRPET) si è ridotto in questi anni di circa il 9% (l’11% a livello nazionale) , ma con una forte accelerazione negli ultimi tempi(-4% solo nel 2012). Non c’è solo una marcata riduzione degli acquisti dei beni durevoli (elettrodomestici,ecc…) che raggiunge l’11%, o il rinvio di alcune spese importanti (comprese ad esempio quelle sanitarie) ma ormai si riducono e si modificano sensibilmente perfino i consumi alimentari (-2% sempre nel 2012). Sono diverse le strategie adottate dai consumatori per mantenere il più possibile il livello di benessere raggiunto.

Ma, con il perdurare della crisi, cambiano sensibilmente certe abitudini e comportamenti che facevano parte del proprio stile di vita, con il rischio che soprattutto i cittadini e le famiglie più esposte e colpite dalla crisi siano costrette a pagarla anche in termini di abbassamento della qualità dei propri consumi. Federconsumatori Toscana si propone quindi di realizzare da qui a settembre prossimo: specifiche campagne di informazione volte a sollecitare un consumo attento e consapevole come,ad esempio, una lettura attenta delle etichette e di tutte le informazioni dei prodotti o servizi che si intendono acquistare. Iniziative di analisi e ascolto (distribuzione e messa online di un questionario che si può trovare anche sul nostro sito (www.federconsumatoritoscana.it ); raccolta di testimonianze sulle varie problematiche anche attraverso l’organizzazione di incontri e presidi presso strutture sociali e centri commerciali della nostra Regione. Incontri-interviste a dirigenti di strutture commerciali , a partire da quello alimentare, per raccogliere il loro punto di vista sui cambiamenti in atto nei consumi e le prospettive future. Un potenziamento dell’attività di consulenza e tutela presso i nostri sportelli a sostegno di chi è più esposto dagli effetti della crisi.

Si pensi ad esempio all’incidenza crescente delle problematiche di carattere economico-finanziario (richiesta sospensione rate mutui, rateizzazione pagamento fatture,….) agli acquisti tramite internet, alla sottoscrizione di contratti non richiesti o senza adeguata informazione soprattutto per luce o gas presentati come risparmio sicuro. Sviluppo di iniziative nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni e delle Aziende di gestione dei servizi per tenere in maggiore considerazione la situazione di particolare o temporaneo disagio economico per concordare più flessibili piani di rateizzazione e correggere alcune storture e l’applicazione di penali che oggi risultano ancora più inique e vessatorie.

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