Lavori di ammodernamento a Piombino nella speranza della Concordia

Raggiunto oggi presso il Ministero dello sviluppo economico l’accordo da 111 milioni di euro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 giugno 2013 18:39
Lavori di ammodernamento a Piombino nella speranza della Concordia

E’ stato raggiunto oggi presso il Ministero dello sviluppo economico l’accordo da 111 milioni di euro per la realizzazione delle opere di ammodernamento del porto di Piombino.All’incontro erano presenti il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che del porto è neo commissario alle opere di aduguamento, il sottosegretario al Mise, Claudio De Vincenti, il sindaco e l’autorità portuale di Piombino, Gianni Anselmi e Luciano Guerrieri, insieme ad Ettore Incalza in rappresentanza del ministero delle infrastutture e dei trasporti. “E’ un risultato importante per Piombino e per tutta la Toscana – commenta il presidente Rossi – in grado di accrescere la competitività del porto, dell’area industriale e di favorire nuove opportunità di lavoro in un’area colpita dalla crisi.

La prossima settimana contiamo di firmare il protocollo d’intesa che ci permetterà di realizzare sia il molo foraneo sottoflutto, sia la banchina da 370 metri che il piazzale da 8 ettari, oltre naturalmente all’escavo che porterà i fondali a 20 metri di profondità”. A completamento di queste opere, previste nel protocollo, si aggiungerà la realizzazione della strada di collegamento diretto tra il piazzale e la viabilità nazionale. Lunedì si conclude la preselezione delle imprese da invitare alla gara per la realizzazione dei lavori, i cui tempi si prevedono rapidi. “I tecnici mi confermano – precisa al riguardo Enrico Rossi – che stanno facendo di tutto affinchè nella primavera prossima sia possibile accogliere a Piombino, e in sicurezza, la Costa concordia.

Uno dei nostri obiettivi, com’è noto, è proprio quello di procedere alla sua demolizione nel porto Piombino che grazie ai lavori di ammodernamento potrà così diventare uno dei porti europei in grado di demolire una parte delle circa 1.000 navi che ogni anno, all’interno dell’ Unione europea, vengono rottamate. Si tratta di un adeguamento che va ben oltre la questione Costa e che avrà positivi effetti sul comparto siderurgico e sull’intero distretto industriale costiero”.

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