Elezioni in Toscana: brindano i sindaci a Pisa e Massa, altri al ballottaggio

Si esulta per il crollo di Grillo, ma il Movimento non ci sta e sul web si scatena l'opinione contraria di chi vede un accanimento terapeutico sui grillini per aumentare il piacere di una vittoria risicata. E' andata veramente così?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 maggio 2013 14:20
Elezioni in Toscana: brindano i sindaci a Pisa e Massa, altri al ballottaggio

A Pisa si conferma Marco Filippeschi al primo turno. Alessandro Volpi (centrosinistra), nuovo sindaco di Massa. Ballottaggio a Siena tra Bruno Valentini (centrosinistra) ed Eugenio Neri (centrodestra), mentre Viareggio resta in bilico tra Leonardo Betti (centrosinistra) e Antonio Cima (centrodestra). In Toscana le Amministrative hanno visto un forte astensionismo con il crollo del Movimento 5 stelle: 60,16% contro l'80,68% dei votanti di 5 anni fa.

Nella sola provincia di Firenze si è scesi dall 84% al 54%. Si brinda e si esulta per il crollo di Beppe Grillo, mentre i democratici del quasi presidente Bersani si interrogano sulle sorti della dirigenza e sembrano aver recuperato il terreno perduto nei confronti di Berlusconi e del centrodestra. Ma è andata veramente così? L'astensionismo a chi giova? La provincia di Firenze è rossa: Emiliano Fossi è il nuovo sindaco di Campi Bisenzio sostenuto da Pd, Sel, Idv e la lista civica Emiliano Fossi.

Paolo Gandola, è arrivato secondo sostenuto da Pdl e due liste civiche. Un seggio a Movimento Cinque Stelle ed uno ad Alleanza Cittadina. Alessio Calamandrei è il nuovo sindaco di Impruneta che subentra ad una amministrazione guidata ultimamente dalle donne e superando il candidato di Sel, Riccardo Lazzarini. Un seggio per la lista civica Obbiettivo Comune di Vanniselli Casoni Piero e per il Movimento Cinque Stelle. Rimasta fuori dai giochi Maria Teresa Lombardini per Fratelli d'Italia. Tommaso Triberti è il nuovo sindaco di Marradi: 33 anni, già consigliere comunale ha vinto alla guida della lista civica “Per Marradi siamo pronti” superando il sindaco uscente Paolo Bassetti ed Alessandro Bellini Il presidente toscano Enrico Rossi è stato tra i primi a commentare l'esito elettorale sui Social Network: "Il flop di Grillo alle elezioni comunali fa piacere, almeno quanto fa preoccupare l'aumento del non voto.

Sono convinto che se Grillo avesse accettato l'offerta di Bersani per un governo di cambiamento, non solo avremmo trasformato questo Paese e messo all'opposizione Berlusconi, ma saremmo potuti stare insieme in piazza a festeggiare un vero cappotto al centrodestra, e anche la partecipazione al voto sarebbe stata più alta. Grillo prova a spiegarsi il voto e attacca l'Italia che vota Pd e Pdl condannando così il Paese. Ovviamente questa Italia è composta dai politici, ma anche "da chi ha la sicurezza di un stipendio pubblico e dai pensionati".

Qualcosa come 23 milioni di persone che non vogliono rischiare e che in gran parte vivrebbero, sempre secondo Grillo, sulle spalle del resto della popolazione. Un'analisi rozza e offensiva verso tante persone e lavoratori onesti. Era più simpatico Saragat quando commentò la magra raccolta di voti del suo partito accusando "il destino cinico e baro". Elisa Simoni, ex assessore al Lavoro per la Provincia di Firenze ed oggi parlamentare toscana: "Vincono i sindaci PD, vince la nostra migliore classe dirigente e un partito locale che, anche se ammaccato, continua ad avere un rapporto con i cittadini.

Grazie a tutti i nostri sindaci che hanno restituito la dignità che il PD si merita e buon lavoro" «L’astensionismo è stato il vero vincitore di queste elezioni». È questo il commento di Claudio Morganti, europarlamentare indipendente dell’Eld, alla bassissima affluenza alle urne per le elezioni Amministrative. «Fintanto che non ci sarà un soggetto politico credibile, onesto e meritevole – afferma Morganti – saranno sempre di più i cittadini che decideranno di disertare le urne». L’europarlamentare si sofferma anche sui Cinque Stelle, «i quali – commenta – non ripeteranno l’exploit delle elezioni Politiche dove erano riusciti a calamitare il sentimento di protesta degli elettori che, a questo giro, hanno deciso di restare a casa , delusi dalla non politica del comico.

La gente è arrabbiata ed ha dei buoni motivi per esserlo visto l’immobilismo totale che c’è oggigiorno in politica».

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