Priorità Governo: Casa e Lavoro, dalla Toscana ''anche Ambiente e Istruzione''

Enrico Letta al termini del ritiro a Sarteano annuncia l'agenda di Governo; i commenti e le proposte aggiuntive degli esponenti toscani sulla base delle esigenze regionali.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 maggio 2013 20:14
Priorità Governo: Casa e Lavoro, dalla Toscana ''anche Ambiente e Istruzione''

Lavoro, casa, agevolazioni fiscali e riforme: questi i 4 punti su cui verterà il prossimo programma di governo, un programma che dovrà realizzarsi nei primi 100 giorni, così come è stato deciso dopo il ritiro in abbazia a Siena della squadra dei ministri guidata dal premier Enrico Letta. Sulle coperture per rifinanziare la Cig e sul rinvio dell'Imu Letta ha assicurato che si avranno risposte nel Consiglio dei Ministri di venerdì.

Sarà questo il vero banco di prova del neo governo: riuscire a dare nei tempi stabiliti una soluzione alle emergenze del Paese. Il lavoro che non c'è o che si perde è in effetti una priorità anche in Toscana. Mercoledì 15 la comunicazione della Giunta regionale sulle vertenze aziendali in Toscana, cui sono collegate una serie di interrogazioni presentate da gruppi e consiglieri su varie crisi nella nostra regione, e anche una mozione firmata da tutti i gruppi sulla situazione dei cassaintegrati in Toscana. Ma tra i temi che verranno affrontati e che costituiscono l'agenda tosacana ci sono anche il piano regionale dei rifiuti, la necessità di recuperare risorse per il settore dei servizi per l’infanzia e lo stato di salute delle acque del Tirreno.

E ancora, la gara unica regionale per l’affidamento del trasporto unico su gommma, la definizione di nuove tariffe del servizio idrico da parte di Autorità idrica Toscana. “Bene priorità su occupazione, fisco e riforme, ma non si dimentichino scuola e università fondamentali per crescita Paese” ha commentato la senatrice fiorentina Anna Maria Di Giorgi componente della Commissione Istruzione pubblica e Beni culturali. “Bene le priorità dettate dal Governo per i primi cento giorni, con occupazione, fisco e riforme politiche in primo piano, ma non si dimentichi che per lo sviluppo di un paese è fondamentale tornare a investire subito su scuola, formazione e università”. “Istruzione e formazione devono tornare ad essere uno dei pilastri dello Stato –ricorda la senatrice Di Giorgi – perché altrimenti continueremo a perdere terreno rispetto agli altri paesi, dando meno opportunità ai nostri giovani.

Un programma di investimenti rivolto a strutture e personale, dalla scuola dell’infanzia alle secondarie di secondo grado, da impostare subito se non si vuol rischiare di perdere un ulteriore anno. Non dimentichiamo che investire nella scuola vuol dire anche pari opportunità, garantendo un supporto essenziale a tante donne”. Intanto a Firenze arriva la notizia di più di 100 esuberi al Maggio Musicale Fiorentino, il commissario Bianchi che ha ereditato un buco di bilancio ormai ingovernabile ha deciso di tagliare sul corpo di danza e sugli sceneggiatori.

"Le soluzioni alternative a così tanti licenziamenti vanno trovate - commenta l'onorevole grossetana Marisa Nicchi, deputata di Sel alla Camera- Servono risorse da destinare a un rilancio e a una riorganizzazione della cultura e dello spettacolo in Italia. Il premier Enrico Letta ha promesso che, in caso di tagli alla cultura, si sarebbe dimesso. Lo prendiamo in parola. Questa è l’occasione da parte del Governo per dimostrare che non solo non ci saranno tagli, ma che ci saranno anche investimenti per la cultura e per tutte quelle realtà a rischio tra cui il Maggio Musicale Fiorentino”. La valorizzazione dei beni comuni quale l’acqua, il territorio, l’aria: è intorno a questi temi che ruota invece il manifesto programmatico elaborato dai deputati Ecodem Alessandro Bratti, Susanna Cenni e Raffaella Mariani.

A tal fine 70 deputati del Pd (tra cui gli Ecologisti Democratici Stella Bianchi, Chiara Braga, Luigi Dallai, Silvia Fregolent, Ermete Realacci, Giorgio Zanin) hanno sottoscritto un appello che intende coniugare lo sviluppo economico e occupazionale con la tutela dell'ambiente, appello che verrà consegnato domani al Capogruppo Roberto Speranza. "Riqualificazione energetica degli edifici, a partire da quelli pubblici; una efficiente rete di distribuzione idrica ed elettrica: un moderno piano di sicurezza del territorio contro il rischio idrogeologico e per contrastare i mutamenti climatici; un programma di ottimizzazione delle materie prime e dei processi di distribuzione accorciando le filiere soprattutto agricole; una gestione integrata dei rifiuti che preveda il massimo recupero delle risorse; strategie ed azioni mirate per ridurre al minimo lo spreco della carta, in ogni settore; nuove politiche di mobilità sostenibile ed integrata che preveda lo sviluppo del trasporto sul ferro e di mezzi meno impattanti e inquinanti; un piano energetico industriale basato sull’efficienza energetica, le rinnovabili e incentivi concertati sia a livello locale che comunitario; la promozione della banda larga nelle aree rurali, agricole e marginali: questi sono i contenuti prioritari del documento “l’Ambiente al Centro”. Oltre a questo, "la definizione di una 'legge quadro urbanistica' che ponga dei limiti al consumo di suolo in tutto il paese; la promozione e il sostegno ai programmi energetici locali; la riconversione verso l’economia verde del tessuto produttivo Italiano; la valorizzazione della biodiversità agricola e alimentare; la lotta contro le agromafie e la contraffazione; la riqualificazione dei siti industriali". Proprio in tema di falde acquifere, rischio alluvioni e piani idrogeologici oggi a Firenze il vertice tra il sottosegretario al Ministero Infrastrutture e Trasporti Erasmo D’Angelis, Istituzioni e Autorità di Bacino.

D'Angelis fino a ieri presidente della partecipata del Comune Publiacqua al termine dell'incontro: “Nel 2016, quando ricorrerà il cinquantesimo anniversario dell'alluvione di Firenze, il rischio che un evento simile si possa ripetere dovrà essere significativamente ridotto e per questo vanno sbloccati al più presto i cantieri per le due casse di espansione 3 e 4 di Figline, finanziate ormai da lungo tempo, ma ancora ferme al palo anche perché attendono da oltre un anno le necessarie autorizzazioni di Autostrade e Ferrovie.

L’incontro di oggi è servito a mettere a punto un lavoro di squadra con la Regione, l'Autorità di Bacino e gli Enti interessati per velocizzare i passaggi burocratici e sbloccare al più presto i lavori per due opere fondamentali per la sicurezza di Firenze. E' impensabile, pur avendo risorse a disposizione per circa 27 milioni di euro, che sia la burocrazia a fermarle”. F.D.

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