San Lorenzo, il Tar rinvia la decisione sul trasferimento degli ambulanti

Gli ambulanti ora sperano in un nuovo confronto con l'Amministrazione e con il nuovo assessore Biagiotti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 marzo 2013 18:48
San Lorenzo, il Tar rinvia la decisione sul trasferimento degli ambulanti

Il Tar della Toscana ha rinviato al 5 dicembre prossimo l’udienza, prevista per oggi, sul ricorso presentato dagli ambulanti di San Lorenzo contro la delibera con cui l’amministrazione comunale di Firenze prevede il trasloco dei banchi dalla collocazione attuale. Marcello Torelli, segretario provinciale della Felsa-Cisl di Firenze, categoria a cui sono iscritti molti degli ambulanti del mercato ommenta così la decisione: "Il nuovo rinvio dell'udienza presso il TAR della Toscana a proposito della ‘questione San Lorenzo’ va sicuramente interpretato in maniera positiva.

Siamo convinti, e lo siamo sempre stati, che la soluzione debba essere raggiunta tramite la dialettica politica e non nelle aule giudiziarie. A questo punto crediamo che sia fondamentale spendere il tempo guadagnato per riallacciare i rapporti con l'amministrazione e confrontarsi con il neo-assessore allo sviluppo economico Laura Biagiotti per affrontare il tutto con rinnovato spirito costruttivo. La riqualificazione dell'area non può che passare da un progetto complessivo che coinvolga il quartiere nel suo insieme, partendo dalla questione fondamentale della viabilità in entrata e in uscita del Mercato Centrale.

Negli ultimi giorni stiamo conoscendo la destinazione del primo piano dello stesso Mercato Centrale e l'importante progetto che un serio gruppo di imprenditori sta portando avanti il cui risultato non potrà che essere valutato con il tempo. E' importante ricordare che tutto ciò non deriva solo dalla visione dell'amministrazione e dalla volontà di mettere a profitto gli importanti e onerosi investimenti effettuati per il recupero del piano cambiandone radicalmente il progetto iniziale, ma anche dalla disponibilità e dal senso di responsabilità degli operatori del settore ortofrutta che hanno accettato prima il sacrificio della permanenza sotto il tendone durante il periodo dei lavori e poi di adeguarsi in occupazioni di spazi alternativi e talvolta penalizzanti; e dalla tenacia con cui i rappresentanti degli ortolani e dalle associazioni di categoria si sono confrontati con i tecnici dell'amministrazione per trovare una soluzione condivisa che salvaguardasse sia gli interessi dei lavoratori che le scelte dell'amministrazione.

A dimostrazione che le scelte migliori nascono sempre tramite il dialogo.”

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