Imposta Soggiorno: ma non doveva semplificarci la vita?

Toccafondi (PdL): “100 comuni toscani l'hanno introdotta ma è solo una gabella. Nessuna diminuzione per aziende e residenti”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 marzo 2013 12:09
Imposta Soggiorno: ma non doveva semplificarci la vita?

“100 comuni Toscani hanno introdotto la tassa sui turisti e incassano ogni anno circa 200 milioni di euro. In questa forma però è solo una nuova gabella perché nessuno sembra aver fatto quanto la legge chiedeva ovvero diminuire le imposte ai residenti, migliorare i servizi rivolti ai turisti e aiutare le strutture alberghiere. Così è una presa in giro”. Questo quanto dichiarato da Gabriele Toccafondi coordinatore fiorentino del PdL. “L'imposta di soggiorno è a carico dei pernottamenti in strutture ricettive ed è compresa tra 50 centesimi e 5 euro.

Anche grazie all'approvazione di un nostro emendamento era stata pensata per chiedere ai turisti un contributo finalizzato e vincolato alla pulizia e al mantenimento delle nostre città storiche, agli investimenti sul turismo, all'aiuto verso le strutture ricettive e ai servizi rivolti ai turisti. E' invece diventata solo una tassa che finisce nel calderone dei bilanci comunali”. “Solo per fare un esempio – conclude Toccafondi - da 4 anni a Firenze è istituita l'imposta di soggiorno e ogni anno il comune incassa 22 milioni di euro.

Questi soldi però non sono serviti per diminuire la tassa sui rifiuti alle aziende fiorentine o l'Imu per l'abitazione principale, non sono serviti per costruire dei bagni pubblici per i turisti in centro, non sono stati utilizzati per rifare il manto stradale; sono stati spesi per il Teatro comunale, il Gabinetto Viesseux, il museo Stibbert, la biblioteca delle Oblate, il museo dei ragazzi. Noi chiediamo che siano vincolati alla diminuzione delle imposte che gravano sui residenti e sulle aziende, soprattutto quelle che lavorano con il turismo”.

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