Nel primo tempo le squadre schierate nelle formazioni migliori dai rispettivi allenatori si studiano e si temono. Borja Valero trova la traiettoria giusta e la deviazione di un difensore friulano inganna Padelli per la rete che porta in vantaggio i gigliati. Da qui in poi i ragazzi di Montella controllano la gara senza esagerare, e per la verità anche senza dover fare molto, fortunatamente in vista del ravvicinato impegno di campionato. Nella ripresa qualcosa cambia, Di Natale innesca i suoi e fa salire la squadra di Guidolin che ripetutamente si porta in zona tiro invadendo l'area dove Neto si sente già a casa e dispone i suoi come se li conoscesse alla perfezione non risparmiandosi in niente ed offrendo un bello spettacolo di sicurezza e reattività.
Più ardua si fa la scelta di Montella per il titolare contro il Palermo. Pasqual va vicino al raddoppio su punizione. Salgono anche Jovetic che rileva Ljajic e Cuadrado, ma le loro discese non hanno esito anche a causa di qualche errore di troppo in fase di ultimo passaggio. Montella è costretto a rinunciare a Pizarro che si ferma per un dolore alla schiena ed il tecnico decide di preservarlo in via precauzionale. Più passano i minuti e più i gigliati si tengono stretti il vantaggio opponendosi come possono agli attacchi di Fabbrini e compagni.
Di Natale non vuole mollare ma Neto, Roncaglia, Rodriguez e nel finale Tomovic si prendono carico di sbrogliare tutte le azioni offensive degne di nota. L'azione non riparte con lucidità neppure quando potrebbe esserci la superiorità numerica ma Montella non è preoccupato. Troppi gli impegni ravvicinati per chiedre di più e a gennaio sarà nuovamente sfida alla Roma di Zeman dopo l'eliminazione subita dalla scorsa competizione ed il pesante passivo subito all'Olimpico in questo campionato. Un progetto c'è, ma anche vedere un trofeo nell'arco di questa stagione non sarebbe un'idea così insensata. AntLen
