Consiglio Comunale: parte del PD fa mancare il numero legale in aula

Con 16 voti non si governa una Città. Grassi e De Zordo: "Indecente l'atteggiamento dei Consiglieri assenti. Quando rivedremo il Sindaco in aula?”. Ballottaggio per le primarie: a Firenze accolte solo 10 nuove richieste di registrazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 dicembre 2012 17:18
Consiglio Comunale: parte del PD  fa mancare il numero legale in aula

La maggioranza con cui l’Amministrazione Renzi governa si basa sul voto di 16 Consiglieri, di cui 14 del PD e due Consiglieri indipendenti. Ieri il bilancio è stato approvato con 16 voti favorevoli, 10 contrari, 6 astenuti e molti emendamenti sono stati bocciati con la complicità di forze politiche che non sono al governo di questa Città. Si è ripetuto il copione che già visto in aula: alla risicata maggioranza si aggiunge il voto non contrario della gran parte degli esponenti di Futuro e Libertà, e dei Consiglieri dell’UDC e della Lega che, contrariamente a quanto sostiene Renzi sui mass media. “Ci chiediamo se la Giunta Renzi e la sua maggioranza intende proseguire a governare, o a far finta di farlo, con una maggioranza così limitata o se persino intende render palese l’alleanza al centro pur di proseguire nell’amministrazione della Città.

Abbiamo invece la sensazione che Renzi stia abbandonando la nave mentre sta naufragando, disinteressandosi completamente della Città e dei cittadini. –afferma il consigliere Tommaso Grassi– Infine, visto che anche ieri il Sindaco non era in aula, vorremmo sapere se e quando potremo rivedere il Sindaco sulla sua sedia in Consiglio a parlare della Città e della situazione tragica in cui sta lasciando Firenze e i fiorentini”. "Difficilmente la dichiarazione di Roberto Reggi, coordinatore nazionale della campagna di Renzi per le primarie ed ex-Sindaco di Piacenza avrebbero potuto lasciare indifferenti qualunque consesso politico - affermano i Consiglieri comunali Grassi e De Zordo - ed invece il Consiglio comunale e una parte del PD preferisce mettere la testa sotto la sabbia e far mancare il numero legale in aula, piuttosto che prendere posizione contro e dissociarsi da parole che nessun politico può difendere".

"Visto che non avevamo la possibilità di sapere cosa ne pensava il Sindaco Renzi, assente anche ieri in aula in Consiglio comunale, speravamo di avere una presa di posizione chiara e netta dai suoi supporter in Consiglio comunale ma la loro assenza ha negato la possibilità di espressione dell'aula. Cosa dobbiamo pensare, che Renzi e i Consiglieri che lo sostengono in Palazzo Vecchio ritengono che la pronuncia della Corte dei Conti sia dovuta alla presenza di qualche amico di Bersani ? Oppure che non ritengono opportuno prendere posizione contro il coordinatore nazionale della campagna di Renzi ? Noi riteniamo che ieri il Consiglio comunale ha perso l'occasione per dimostrarsi vicino ai membri della Corte dei Conti che è stata così cinicamente offesa e di prendere le distanze dalla dichiarazione di Reggi" hanno concluso. Domani, domenica 2 dicembre, si svolgerà il ballottaggio tra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi.

Confermati tutti e 62 i seggi allestiti per le primarie del 25 novembre, saranno più di 700 i volontari impegnati per la giornata di domani. Come si vota Per votare, occorre portare al seggio il Certificato di elettore del centrosinistra, un documento d'identità e la tessera elettorale. Gli iscritti si recheranno nello stesso seggio in cui hanno votato domenica 25 novembre. Non dovranno essere versati due euro. Al voto saranno ammessi gli elettori in possesso del Certificato di elettore del centro sinistra rilasciato per il primo turno, completo del cedolino relativo alla giornata del 2 dicembre.

Chi avesse smarrito il certificato, può ottenerne una copia al seggio. Anche gli iscritti on-line che non abbiano completato la registrazione entro la data del 25 novembre alle ore 20.00 potranno ritirare il certificato e versare il contributo direttamente al seggio. La scheda per il ballottaggio delle primarie del Pd comprende il nome ed il cognome dei candidati (quindi Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi), scritti dentro apposito rettangolo. Il voto si esprime tracciando un segno (di norma una X) sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato prescelto.

Dopo aver visionato più di 10.000 nuove richieste di registrazione all’Albo degli elettori del centrosinistra, il coordinamento provinciale per le primarie di Firenze ha deciso di accoglierne solo 10, permettendo a queste persone di votare al secondo turno domani 2 dicembre dalle 8 alle 20. Nei giorni 29 e 30 novembre al Coordinamento per le primarie Empolese Valdelsa sono giunte 1331 richieste di iscrizione per votare al ballottaggio fra fax, e mail e di persona. Il coordinamento ha valutato tutte le richieste pervenute e seguendo i criteri del regolamento ne ha accolte 11. In risposta il sindaco di Firenze cerca di evitare che le primarie si trasformino in un ring: "Noi se perdiamo saremo leali fino alla fine della campagna elettorale.

Loro – dice Matteo Renzi, nel suo appello finale agli elettori del centrosinistra – diranno che è finito il centrosinistra. Ci sono due idee di futuro da scegliere, domani. Noi ci abbiamo messo il cuore. Siamo andati controcorrente e ci abbiamo provato. Adesso non dipende più solo da noi. Dipende da chi tornerà a fare la fila. Dipende dall'impegno di ciascuno di noi. La partita è fattibile. Deciderà qualche migliaio di voti. Da parte mia solo grazie. Nient'altro che grazie.

Mi avete permesso di fare un'esperienza umana incredibile. Se mi darete la fiducia per cambiare l'Italia proveremo a farlo insieme". "Ma quale etica e quali principi muovono i comportamenti politici del sindaco di Firenze?" E' quanto si chiede stamani il Presidente della Provincia Andrea Barducci. "Renzi sostiene di sentire 'puzza di brogli' in merito alle votazioni di domani, e prepara così la cortina fumogena, e il clima di tensione dove poter diluire una possibile sconfitta.

E' ormai chiara la sua volontà di creare il caos alle urne per deligittimare le elezioni primarie, facendo così il più grande regalo a chi le primarie non è neanche in grado di organizzarle. E non si perita per questo - preosegue Barducci - ad offendere e insultare le decina di migliaia di militanti che si sono spesi con fatica e gratuitamente per soddisfare la sua smodata sete di potere e di carriera, spargendo sospetti sulla correttezza di chi si sta impegnando in queste ore ai seggi. Anzi, mentre tutti i volontari lavoravano duro, il nostro grande innovatore spendeva centinaia e centinaia di migliaia di euro - e su quelli sì ci sarebbe da fare chiarezza - di cui invece non si è ancora potuto sapere la provenienza".

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