Richard Ginori diventa americana, che fine farà il patrimonio storico?

La decisione del collegio dei liquidatori di Richard Ginori 1735 di assegnare alla cordata Lenox/Apulum la proprietà del marchio e della produzione della storica azienda di Sesto Fiorentino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 novembre 2012 15:11
Richard Ginori diventa americana, che fine farà il patrimonio storico?

“Spero che al più presto la nuova proprietà di Ginori riavvii gli impianti e garantisca un futuro ai 319 dipendenti attualmente in cassa integrazione, così come spero che rapidamente si possa omologare il concordato e riprendere la pratica aperta col governo per il passaggio del museo tra i beni dello Stato”. È quanto ha commentato ieri sera il sindaco Gianni Gianassi subito dopo aver appreso la decisione del collegio dei liquidatori di Richard Ginori 1735 di assegnare alla cordata Lenox/Apulum la proprietà del marchio e della produzione della storica azienda di Sesto Fiorentino.

“In un momento dove le aziende chiudono senza appello - ha proseguito Gianassi - Ginori è stata contesa a suon di milioni tra due grandi gruppi, uno nazionale ed uno internazionale, segno della vitalità del prodotto e dell'appeal che esso continua a incontrare tra i consumatori globali”. Il sindaco ha anche sottolineato che restano in piedi tutte le criticità già evidenziate in passato in entrambe le proposte concorrenti: “per quanto riguarda l’offerta risultata vincente, mi riferisco in particolare alla separazione tra la proprietà del marchio e la produzione vera e propria, così come rimane la debolezza di un’azienda non in possesso della proprietà dei terreni dov’è ubicata l’azienda.

In questi mesi difficili ho monitorato, insieme a tutte le forze politiche presenti in Consiglio comunale, l’evoluzione della situazione con la discrezione e la fermezza del caso, senza alcuna interferenza”. “Adesso continueremo a farlo a cominciare dalla prossima seduta del Consiglio Comunale, il 27 novembre prossimo - ha concluso - perché l’obiettivo resta sempre lo stesso: la permanenza della Ginori a Sesto Fiorentino, la sua capacità di produrre beni di alta qualità e la massima occupazione possibile.

In questo momento, nel fare gli auguri ai manager di Lenox e Apulum per l’impresa alla quale si accingono, il mio pensiero va alle lavoratrici e ai lavoratori di Ginori che in questi mesi hanno seguito con serietà e serenità ma anche con fermezza l’evolversi di una vicenda che riguardava il loro presente e il loro futuro”. Il segretario del Pd metropolitano di Firenze Patrizio Mecacci e la segretaria Pd Sesto Fiorentino Camilla Sanquerin commentano l’acquisizione dell’azienda da parte della cordata Lenox-Apulum “La Richard Ginori comincia oggi una nuova fase della sua lunghissima storia, auguriamo ai proprietari e ai lavoratori che la sua sirena torni a suonare il prima possibile, e che il futuro della manifattura si basi sui principi da noi sempre ritenuti cruciali: permanenza dell’azienda sul territorio, investimenti industriali adatti a mantenere alta la qualità della produzione, salvaguardia dei livelli occupazionali”.

Così il segretario del Pd metropolitano di Firenze Patrizio Mecacci e la segretaria Pd Sesto Fiorentino Camilla Sanquerin in merito alla decisione presa dal collegio dei liquidatori della Richard Ginori di Sesto Fiorentino, che hanno ufficializzato la cordata Lenox Apulum come nuova proprietaria. “Da parte nostra vogliamo continuare a impegnarci, insieme all'Amministrazione e alle istituzioni, come fatto finora, per tenere alta l'attenzione intorno alla vicenda Ginori, perché la programmazione dello sviluppo locale sia sempre tale da favorire il permanere del marchio e dell’attività produttiva sul territorio.

- concludono i segretari - Confidiamo inoltre che il Ministero dei beni culturali mantenga l'impegno preso per l'acquisizione dell’intero patrimonio museale di Ginori in cambio dell’estinzione dei debiti contratti dalla società negli anni scorsi, in modo da chiudere positivamente la vicenda debitoria e rendere più fruibile per la collettività un patrimonio artistico di rilevanza internazionale”.

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