Obama rieletto

Confermato il presidente uscente che era dato favorito anche dagli ultimi sondaggi. Giovedì a Firenze un incontro sulle elezioni USA. Spini: "La riconferma è punto di riferimento importante anche per noi”

Redazione Nove da Firenze
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07 novembre 2012 04:41
Obama rieletto

Barack Obama ha superato la soglia dei voti necessari per risultare il 45° presidente degli Usa. Significativo e determinante l'appoggio dei giovani, che lo hanno votato in maggioranza come ha pesato, sicuramente sulla rielezione la politica del presidente nel salvataggio dell'industria dell'auto. "I nostri avversari scommettono sul cinismo, io scommetto su di voi". Dal palco della Nationwide Arena, Barack Obama si era così rivolto a oltre ventimila sostenitori chiedendo loro di «andare a votare e di portare altri ai seggi».

È stato l'ultimo discorso nell’Ohio, lo Stato considerato decisivo da entrambi i campi nel duello per la Casa Bianca, e che tale è stato per la vittoria di strong>Obama. Il programma di Obama propone più tasse sui ricchi con la Buffett Rule e sgravi fiscali per la classe media. Difende la sanità: deve essere per tutti. «No» a tagli al Medicare e al Medicaid, i programmi di assistenza pubblica per gli over 65 e i più poveri. Il presidente è fautore della Green Economy, con più tasse ai petrolieri e sgravi fiscali alle aziende che producono energia pulita.

In Politica estera difende un approccio multilaterale e vede un’America in stretto contatto con l’Onu sulle crisi locali. Appoggia la strada delle sanzioni nei confronti dell’Iran e critica Israele per gli insediamenti. Attento agli equilibri nel Pacifico e soprattutto all’ascesa della Cina. “La rielezione di Barack Obama è una vittoria che attendevamo e speravamo anche in Europa e in Italia, e l’incertezza delle previsioni fino all’ultimo ha reso ancor più entusiasmante l’arrivo del risultato.

E’ la vittoria di una idea di governo e del ruolo dell’occidente che condividiamo profondamente e per la quale anche noi ci stiamo spendendo affinché si affermi anche nel nostro Paese. Il rafforzamento del rapporto fra i due continenti dunque è l’auspicio per i prossimi anni”. Così il segretario regionale del Partito Democratico della Toscana Andrea Manciulli commenta l’esito delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti d’America. “Barack Obama è stato confermato presidente degli Usa per un secondo mandato, una vittoria non semplice né scontata, merito di un’attenzione mai mancata verso i ceti sociali più deboli, quelli più colpiti dalla crisi economica: un importante messaggio di speranza per chiunque condivida i suoi ideali di eguaglianza e solidarietà e una grandissima soddisfazione per i democratici di tutto il mondo, che a nome di tutto il gruppo Pd Regione Toscana non posso che condividere”.

Così il presidente del gruppo Pd Regione Toscana Vittorio Bugli in merito alla vittoria di Barack Obama alle elezioni degli Stati Uniti. “Obama nel suo primo discorso ha ringraziato i suoi elettori ma anche il suo avversario, con cui ha annunciato di voler parlare quanto prima di quello che insieme possono fare per il bene del paese: una lezione di bella politica che ci dobbiamo tutti ricordare e che da democratici vogliamo portare avanti avendo sempre come primo obiettivo il benessere del nostro Paese e dei nostri territori”, conclude Bugli. “La vittoria di Obama è stata tanto più importante quanto più è sembrata sofferta negli ultimi giorni.

Essa consentirà negli Usa di sviluppare e precisare meglio la sua politica per affrontare i problemi di quel grande paese". E' il commento dell'onorevoile Valdo Spini "Ma la vittoria di Obama - aggiunge il capogruppo di Spini per Firenze- costituisce un punto di riferimento importante per il centrosinistra in tutto il mondo, e quindi particolarmente in Europa e in Italia. Non dimentichiamoci che Obama ha avuto, sia in Mario Monti che in Mario Draghi, due interlocutori privilegiati, anche rispetto alla stessa Germania.

Spero che sia un punto di riferimento per affrontare la grave crisi economica e finanziaria in atto, avendo di mira il ristabilimento della crescita e lo sviluppo dell’occupazione”. Giovedì 8 novembre Ires Toscana, Amerigo, con il patrocinio del consolato Americano di Firenze, offrono l'opportunità di analizzare il risultato con chi di elezioni e di politica americana se ne intende. Alle 17 nel saloncino della Cgil Toscana in via Pier Capponi, 7 a Firenze è in programma un incontro con Alan H.

Schechter Professore Emerito di Scienze Politiche al Wellesley College, Massachusetts. Il Professor Alan Schechter è attualmente Professore Emerito di Scienze Politiche del Wellesley College dello Stato del Massachusetts dove ha insegnato per 47 anni. Laureato all’Amherst College ha conseguito il Dottorato di Ricerca presso la Columbia University. Per nove anni ha coperto la carica di Presidente, Vice Presidente e Consigliere nel Consiglio della J. William Fulbright per le Borse di Studio Estere.

Queste cariche nel Consiglio Fulbright sono di pertinenza del Presidente degli Stati Uniti d’America. Nella sua qualità di Professore del Wellesley College, ha avuto fra i suoi studenti più importanti, l’attuale Segretario di Stato sig.ra Hillary Rodham Clinton. Attualmente è in rapporto con il Wellesley College nella sua qualità di responsabile dei programmi di Borse di Studio a Washinghton D.C. Il Professor Schechter è un illustre Scienziato Politico che ha seguito per oltre cinquanta anni la scena politica americana.

E’ stato insignito di molti Riconoscimenti ed è tenuto in alta considerazione fra gli specialisti del suo settore. Alessandro Lazzeri

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