Nasce la conferenza regionale per il trasporto sanitario

Dall’8 novembre il Volontariato protagonista nell’attuazione della nuova legge regionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 novembre 2012 16:35
Nasce la conferenza regionale per il trasporto sanitario

FIRENZE– Secondo i dati più recenti ogni anno in Toscana si registra un fabbisogno di circa 50.000 interventi nell’ambito del servizio di emergenza urgenza (attraverso il 118). Per garantirli il sistema di emergenza urgenza territoriale toscano si avvale di oltre 500 sedi messe a disposizione da Misericordie, Pubbliche Assistenze e CRI. Il territorio regionale è interamente coperto, anche nelle zone montane più disagiate, e può contare su una postazione di emergenza sanitaria territoriale ogni 24.000 abitanti: una capillarità che non ha riscontri nel contesto nazionale. Entra nella piena fase attuativa la legge regionale sul trasporto sanitario.

Si insedierà il prossimo 8 novembre infatti, la Conferenza regionale permanente, organismo paritetico composto da rappresentanti della Regione, del Volontariato (Anpas, Misericordie, Croce Rossa), del Sistema sanitario. Secondo quanto previsto dalla normativa regionale 70/2010, l’organismo svolge la funzione di una vera e propria cabina di regia per l’attuazione della legge approvata dalla Regione, dopo la procedura di infrazione nei confronti della Toscana aperta dall’Unione europea nel 2007 e chiusa nel maggio scorso che riguardava il vecchio accordo quadro per la disciplina del trasporto sanitario. Si rafforza così il ruolo del volontariato nella complessa gestione del trasporto sanitario.

Ci sono infatti anche i rappresentanti di Pubbliche assistenze, Misericordie e della Croce Rossa all’interno della Conferenza regionale permanente, il nuovo organismo per la programmazione del servizio del servizio di emergenza urgenza la cui nascita è stata sancita ufficialmente oggi con un decreto firmato dal presidente della Regione Enrico Rossi. Il varo della conferenza regionale permanente è uno degli effetti più attesi della legge regionale numero 70 del dicembre 2010 che aveva riconosciuto anche formalmente le associazioni di volontariato quali parti integranti del sistema di emergenza urgenza territoriale, in considerazione della loro capillare diffusione territoriale e del loro radicamento nel tessuto socio-sanitario toscano.

Della conferenza regionale permanente, la cui prima riunione è prevista nel giro di pochi giorni, fanno parte l’assessore regionale al diritto alla salute, i tre coordinatori del comitato di area vasta, il responsabile dell’osservatorio permanente del sistema di emergenza urgenza, e quello del coordinamento regionale delle centrali operative 118, oltre ai tre rappresentanti di P.A., Croce Rossa e Misericordia. Suo obiettivo principale quello di definire le linee di indirizzo e coordinamento dell’azione delle Asl in quest’ambito. “E’ una peculiarità della nostra regione e un suo motivo di orgoglio questa presenza così capillare e efficiente del volontariato in ambito sanitario”.

Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha commentato l’istituzione della conferenza regionale permanente. “La conferenza che abbiamo istituito – ha aggiunto – ha tra i suoi nove componenti tre rappresentanti delle associazioni di volontariato che così potranno dare un contributo non solo alla gestione del servizio di emergenza urgenza ma anche alla sua programmazione. E’ un atto che rinsalda il rapporto tra istituzioni e volontariato in un ambito delicato e importante che in Toscana ha raggiunto un elevato livello di qualità ed efficienza”. Soddisfazione è stata espressa dal presidente delle Pubbliche Assistenze toscane, Attilio Farnesi, e dal presidente delle Misericordie toscane, Alberto Corsinovi, che siederanno nella conferenza regionale in rappresentanza delle rispettive associazioni.

«L’insediamento dell’organismo previsto dalla nuova legge sul trasporto sanitario – ha detto Farnesi – rappresenta per il volontariato un passaggio davvero importante. Dall’attività della conferenza e dalla collaborazione tra tutti i soggetti che vi partecipano dipende non solo l’attuazione normativa, ma anche l’istituzione dei tavoli locali di confronto, che serviranno a fornire tutte le indicazioni necessarie al corretto funzionamento della legge». “Questo organismo, che doverosamente è stato istituito – ha detto Corsinovi - sarà anche il tavolo che, a norma di legge, vedrà il pieno coinvolgimento del volontariato, che è l’attore principale del sistema di emergenza territoriale.

In quella sede discuteremo anche delle idee e delle proposte che la Regione sta abbozzando anche in materia di riordino del sistema dell’emergenza. Sarebbe infatti opportuno che le nuove strategie fin dall’inizio si concertassero con il volontariato che, come sancito dalla legge regionale, è partner del sistema e non mero erogatore di servizi.”

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