Tpl: Ceccobao, clausola sociale e risorse per il lavoro

L’assessore ha risposto ad un’interrogazione Udc sulla gara unica regionale per l’affidamento dei servizi di tpl. Del Carlo: “Positivo lotto unico e gestore unico”

Redazione Nove da Firenze
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10 ottobre 2012 15:24
Tpl: Ceccobao, clausola sociale e risorse per il lavoro

Firenze – Un unico ambito ottimale per il trasporto pubblico locale. L’assessore alla Mobilità Luca Ceccobao ha risposto in aula ad un’interrogazione Udc sulla gara per il trasporto pubblico locale. “Sul soggetto gestore – ha detto l’assessore - la Giunta non limita la libertà d’impresa. Il bando risponderà alle norme europee, senza restrizioni alla partecipazione alla gara da parte dei vari soggetti né imposizioni sulla creazione di forme societarie per la futura gestione”. Ceccobao ha precisato che gli indirizzi da recepire come contenuti degli atti di gara riguardano la presenza di un interlocutore strutturato, responsabile del contratto di servizio, un coordinamento centralizzato e unitario del servizio, l’uniformità delle informazioni per gli utenti, l’omogeneità del sistema informativo e sanzionatorio che caratterizzano la gestione unitaria. “Prendiamo atto delle cose fatte – ha detto il capogruppo Udc Giuseppe Del Carlo –.

C’era il problema delle cooperative che non potevano consorziarsi”. “In merito alla salvaguardia dei posti di lavoro, l’assessore ha precisato che c’è la clausola sociale a tutela dei lavoratori in esubero e che sono state messe a disposizione risorse per i prossimi 5 anni”. Ceccobao ha parlato di ulteriori risorse per il lavoro: “Previsti 16 milioni di euro per il 2013, 15 per il 2014 e 2015, 10 nel 2016 e 2017, per un totale di 66 milioni di euro nei prossimi 5 anni”. “Al di là delle ristrutturazioni fatte e dei tagli dolorosi – ha concluso Del Carlo - ritengo un fatto positivo il lotto unico con il gestore unico.

C’è poi l’impegno della Giunta, garante di questa operazione”. Infine, sulle regole a salvaguardia della concorrenza e della reciprocità l’assessore ha concluso: “La regione applica le leggi, le gare sono espletate nell’interesse dei cittadini-utenti si cercherà il miglior costo per l’amministrazione e il miglior servizio per l’utenza. E’ previsto che il soggetto gestore assuma il personale e trasferisca gli impianti strumentali e i mezzi di trasporto”. Trasporto Ferroviario - Rincari e tagli.

Dopo il rincaro del 20% sugli abbonamenti e del 10% sui biglietti ferroviari, arriva il taglio dei treni (ben 27 nella tratta Pistoia-Lucca e 17 nella tratta Lucca-Viareggio), la chiusura di 7 stazioni sulla direttrice Pistoia-Lucca-Viareggio, la rimodulazione del servizio del sabato su tutte le maggiori linee ferroviarie regionali e la riduzione del progetto “sicurezza a bordo”. Un provvedimento che interesserà oltre 1500 viaggiatori (soprattutto pendolari) per un risparmio stimato in circa 4 milioni di euro. “La riorganizzazione del servizio ferroviario regionale è sicuramente una priorità.

Una priorità che – attaccano i Consiglieri regionali PdL Paolo Enrico Ammirati, Vicecapogruppo, Giovanni Santini Vicepresidente della Commissione Trasporti e Jacopo M. Ferri – non può essere fatta a colpi di mannaia, ora su una tratta ora sull’altra. Anche la velocizzazione delle tratte non può essere attuata a scapito di una drastica riduzione del servizio come avverrà sulla tratta, a singolo binario, Viareggio-Lucca-Pistoia. Una tratta che appena qualche anni fa, con l’introduzione del «memorario» vide lievitare il numero dei treni.

Delle due l’una: o si sbagliò allora o si sbaglia oggi. Comunque di errore si tratta e di ciò la Giunta si deve far carico. Perché allora come oggi, con un atto unilaterale, la Giunta fece di testa sua, senza ascoltare nessuno. Quello che serve – aggiungono Ammirati, Santini e Ferri – è un nuovo piano del trasporto pubblico regionale che integri, in modo coerente e senza uscite propagandistiche e fallimentari come il «memorario», il trasporto su rotaia con quello su gomma. Una riorganizzazione totale che tenga conto delle esigenze delle comunità locali, della qualità delle infrastrutture disponibili e della vocazione socio-economica del territorio.” “Insomma un nuovo modello del «viaggiare in Toscana» con standard qualitativi e di servizio nuovi e migliori rispetto a quelli previsti dal contratto di servizio Regione-Trenitalia del 2001 a partire da quelli sulla sicurezza.

Per questo l’incomprensibile taglio dei fondi proprio sul progetto “sicurezza a bordo” non può vederci che assolutamente contrai. Rimane infine aperta la questione del futuro delle stazioni dismesse, visto che oggi sono veri e propri esempi di degrado urbano.”

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