I navigatori fiorentini al Parlamento Europeo

Ieri convegno a Bruxelles sul mito dell'America e l’uomo Vespucci. Una nuova ipotesi sulla sacrestia vecchia di San Lorenzo e sui segreti che custodisce

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 ottobre 2012 01:13
I navigatori fiorentini al Parlamento Europeo

BRUXELLES- “Oceano Arno, i navigatori fiorentini” è il titolo del libro dell’europarlamentare Niccolò Rinaldi, che ripercorre le gesta di alcuni grandi navigatori, da Amerigo Vespucci a Giovanni da Verrazzano, da Andrea Corsali a Francesco Carletti, partiti da Firenze per ridisegnare i confini del mondo e i rapporti fra le civiltà, con le loro intuizioni. Il lavoro di Rinaldi, che porta gli interventi critici dei curatori Maurizio Maggini e Mauro Marrani, è stato presentato nel pomeriggio di ieri alla sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, nel contesto delle celebrazioni del Quinto Centenario di Amerigo Vespucci 1512-2012 per iniziativa dell’Alliance Liberals and Democrats for Europe e con la partecipazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles.

La presentazione del volume edito dalla FirenzeLibri di Massimiliano e Piero Chiari in collaborazione con il Comitato Amerigo Vespucci a Casa Sua è stata arricchita dagli interventi di Leonardo Domenici, eurodeputato e già Sindaco di Firenze; Graham Watson, eurodeputato e Presidente dell’ELDR; Massimo Ruffilli, Presidente del Comitato Amerigo Vespucci a Casa Sua. Moderatrice dell’incontro Federiga Bindi, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura a Bruxelles. Watson ha ricordato la straordinaria epopea dei viaggiatori fiorentini, che partiti come commercianti hanno saputo rileggere l'ignoto alla luce di quell'atmosfera magica della Firenze culla dell'umanesimo che consentiva loro di affrontare l'esplorazione con un approccio ben diverso dagli uomini d'arme inviati invece da Spagna e Portogallo.

Domenici ha riconosciuto che è proprio a causa della differenza di approccio per le scoperte che Firenze, pur avendo finanziato e sostenuto scientificamente le scoperte, non riesce a preservare la propria centralità economica e declina proprio in conseguenza della scoperta del Nuovo Mondo; un punto di svolta che sancisce la fine dell'epoca delle città stato. Ruffilli ha sottolineato l'estrazione intellettuale di Vespucci, sino quasi a 40 anni funzionario pubblico e banchiere, ma frequentatore di Marsilio Ficino e Paolo dal Pozzo Toscanelli, amico di Botticelli e Ghirlandaio, e dunque un uomo di cultura che sa rileggere le sue esperienze di navigazione alla luce della nuova conoscenza rinascimentale. E' stato infine presentato un nuovo studio (appena pubblicato su L’Universo dell’Istituto Geografico Militare), di Sandra Marraghini, 4 luglio 1442: la nascita del 4° continente, che individua inediti risvolti della quattrocentesca volta celeste nella sacrestia vecchia di San Lorenzo a Firenze: sembra che nella città di Cosimo il Vecchio vi fosse una cognizione dell’orbe terracqueo assai più ampia e completa di quanto ci è stato tramandato, e Sandra Marraghini, autrice della lunga ricerca, ne ha ricostruito una puntuale e documentata esplicazione dei segreti che custodisce.

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