"Ecco le mie spese di rappresentanza" titola il governatore della Regione Toscana sul sito personale IlSignorRossi.it “Uguali nemmeno all’anagrafe” diceva il mio maestro operaio e vicesindaco Pci al comune di Pontedera. Nel 2011 per spese di rappresentanza ho speso 2.125 euro, mentre per il 2012 finora ho speso 1.596 euro. In tempi non sospetti, appena insediato nel maggio 2010, ho ridotto lo stanziamento massimo per spese di rappresentanza da 10 mila a 3 mila euro, che mi sono pure avanzati. Se si confrontano queste spese con quelle di altri presidenti la differenza si vede eccome. Leggo infatti dal libro di Pierfrancesco De Robertis “La casta invisibile delle regioni” che: in Lombardia nel settembre 2011 alcuni assessori avevano già sforato il budget concesso di 8 mila euro mentre il presidente Formigoni in nove mesi aveva speso “solo” 41 mila euro.
E non si può dire che vi abbia, inappropriatamente, caricato il costo delle vacanze… Per altre situazioni come Lazio, Campania, ecc. é meglio lasciar perdere. Le cifre spese non sono nemmeno paragonabili. É evidente che prima di ogni regola e di ogni legge conta quello che si ha in testa e lo stile con cui si svolge un determinato ruolo. Mi dispiace per gli elettori del centrodestra e per tutti coloro che sostengono la teoria del “tutti uguali” e che su questa pagina si arrabbiano, ma i toscani sanno scegliere.
La Toscana é diversa". Un po' alla maniera de "La mia Banca è differente" conclude il suo 'outing' il governatore della Regione Toscana, Rossi che prende le distanze da quanti nelle istituzioni hanno trovato l'oro dei 'rimborsi'.