Scuola: edifici fatiscenti e classi pollaio all'Elba

Le informazioni arrivano da un dossier dell'Associazione Genitori A.Ge.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 agosto 2012 23:47
Scuola: edifici fatiscenti e classi pollaio all'Elba

Scale di sicurezza che bloccano le finestre, intonaco umido che sotto i pluviali rotti o mancanti vira al verde: ecco lo stato di degrado dell’edificio in Salita Napoleone a Portoferraio. Invece nella sede principale dell’ISIS Foresi da due anni una classe svolge lezioni nel teatrino, in una situazione non idonea sotto tutti i profili: gli alunni devono spostarsi ogni volta che quello spazio viene utilizzato per altre iniziative, cambiando locali anche più volte nel corso della stessa mattinata.

Con un documentato fascicolo, corredato di foto che non necessitano parole, il presidente dell’Associazione Genitori A.Ge. Arcipelago Toscano, Jachen Gaudenz, ha sollecitato la Provincia di Livorno, gli Uffici scolastici provinciale e regionale, la Regione, le scuole, la Conferenza zonale e i comuni dell’Elba a prendere posizione circa lo stato dell’edilizia scolastica elbana e sugli inevitabili limiti che essa pone alla composizione delle classi. “Manderei i miei figli in una scuola come questa? Sarei tranquillo se si affacciassero a quella finestra? –si chiede Gaudenz- Sarà salutare fargli trascorrere cinque, sei ore in questi ambienti? Dove possono svolgere lezione di educazione fisica? Dove sono i laboratori?” Ma i problemi purtroppo non si fermano qui: “Con l’aumento forzato del numero di alunni per classe –prosegue il presidente di A.Ge.

Arcipelago Toscano- si è avuta la soppressione di alcune classi dei licei e della scuola alberghiera e l’accorpamento di classi che hanno finora seguito percorsi formativi diversi. In tutto questo la continuità didattica viene stravolta: si penalizzeranno tutti gli alunni in generale e in particolare coloro che presentano situazioni problematiche”. Di fatto con gli accorpamenti viene cancellata qualsiasi forma di deroga prevista e mai abrogata per le Isole Minori e zone disagiate, penalizzando ragazzi che non hanno le stesse opportunità di scelta di istituti o indirizzi di studio dei loro coetanei del continente.

All’Elba la scuola rappresenta infatti uno dei punti fermi di aggregazione e di sviluppo formativo, di controllo ed educazione sociale. E non basta: le classi sono troppo piccole e c’è il rischio, se dovesse permanere l’attuale situazione, di non poter avviare l’anno scolastico a settembre per quelle classi che non posseggono i requisiti di legge. Di qui la richiesta al Comune di far sì che vengano eliminate le barriere architettoniche; ai Vigili del Fuoco di verificare, in Salita Napoleone (dove da due anni vengono svolti lavori saltuari, anche durante le ore di lezione), il grado ignifugo delle porte e delle pareti, lo stato degli intonaci, delle gronde, degli architravi, degli infissi esterni e delle pavimentazioni.

Alla Provincia di Livorno Gaudenz chiede invece di mettere a disposizione un edificio avente i requisiti di sicurezza e di capienza previsto dalle normative vigenti e di realizzare le palestre. Infine chiede agli Uffici scolastici regionale e provinciale di accogliere le legittime richieste dei genitori e del personale della scuola per una dotazione di organico sufficiente a garantire un regolare svolgimento dell’anno scolastico. Resta da capire se in questo mondo all’incontrario tante motivate ragioni troveranno adeguata risposta o se invece saranno lasciate cadere nell’indifferenza che tanto spesso avvolge le problematiche scolastiche e il benessere dei nostri giovani.

A questo scopo si terrà nei primi giorni di settembre un'assemblea di tutti i genitori interessati.

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