L'apparecchio per i denti per adulti e bambini

L’apparecchio ortodontico per adulti e bambini rappresenta un dispositivo medico attraverso il quale è possibile riallineare i denti storti, allo scopo di ottenere un’igiene orale migliore, una corretta masticazione e un’estetica del sorriso più adeguata.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 luglio 2012 09:43
L'apparecchio per i denti per adulti e bambini

L’apparecchio ortodontico per adulti e bambini rappresenta un dispositivo medico attraverso il quale è possibile riallineare i denti storti, allo scopo di ottenere un’igiene orale migliore, una corretta masticazione e un’estetica del sorriso più adeguata. Si tratta, quindi, di uno strumento che viene usato per correggere il morso profondo, il morso incrociato, il morso storto e tutte le altre malocclusioni della bocca. L’apparecchio più utilizzato è senza dubbio l’apparecchio fisso, che permette di curare i disallineamenti spostando i denti.

Tale apparecchio presenta lo svantaggio di rendere difficoltosa l’igiene orale, a causa della particolare conformazione: è costituito, infatti, da elastici, fili in materiale metallico, tubi, attacchi e bande sui molari, che rendono complicato l’utilizzo del filo interdentale. Proprio per questo motivo a chi indossa un apprecchio ortodontico viene consigliato di impiegare un idropulsore, che spruzza getti d’acqua tra i denti eliminando i residui di cibo. L’apparecchio fisso, nello specifico, si compone di bracket, vale a dire piastrelle o placchette che tengono l’arco ortodontico bloccato: esso non è altro che un filo metallico, che però è il principale responsabile del raddrizzamento dei denti.

I bracket sono applicati sulla superficie del dente per gli incisivi, e su apposite bande (anelli metallici) che abbracciano la corona per i molari. Altra parte dell’apparecchio è costituita dai ganci che si trovano sulle placchette dei premolari e dei canini, e su cui gli elastici vengono agganciati. Particolarmente efficace risulta, comunque, anche l’apparecchio mobile, generalmente usato per le disformosi dentali e la correzione di malocclusioni particolarmente gravi: esso consente un limitato movimenti dei denti, a causa della presenza di molle, viti e archi, ma favorisce un armonico riequilibrio del terzo del volto inferiore.

In questo caso, dunque, non si ottiene solo un effetto di carattere ortodontico, ma soprattutto un effetto ortopedico, perché vengono corrette le basi ossee. Gli apparecchi mobili, dunque, vengono usati principalmente nell’ambito dell’ortodonzia intercettiva, per cambiare e correggere abitudini sbagliate e comportamenti errati (per esempio la suzione del pollice). L’apparecchio, in sintesi, consente di migliorare la salute e la posizione dei denti sia negli adulti che nei bambini, e condizionano positivamente lo sviluppo e la crescita delle arcate. L’apparecchio, infatti, interviene sia sulla componente dentale sia - quando se ne presenta la necessità - sulla componente muscolare e ossea.

Dal punto di vista economico, gli apparecchi fissi solitamente costano leggermente di più rispetto agli apparecchi mobili, che inoltre presentano il vantaggio di non necessitare di un’attrezzatura particolare per essere regolati. Nell’ambito degli apparecchi mobili vengono impiegate, da qualche anno, le cosiddette maschere, chiamate anche bite: si tratta di prodotti temporanei e leggeri, da cambiare almeno una volta al mese, assolutamente trasparenti, così da non modificare l’estetica della bocca nel corso del trattamento. Evidentemente, spetta all'ortodontista il compito di verificare la situazione del paziente e indicare quale sia il trattamento più adatto a lui: la scelta dell'apparecchio fisso, dell'apparecchio mobile o del bite deve, infatti, essere presa sulla base delle esigenze del soggetto e del tipo di cura che si desidera adottare.

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