I treni Vivalto nel Valdarno: interrogazione sui disservizi

I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista registrano il disagio e chiedono l'intervento di Provincia e Regione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 giugno 2012 18:13
I treni Vivalto nel Valdarno: interrogazione sui disservizi

Treni Vivalto nel Valdarno e proteste dei pendolari. Sulla questione era stata presentata una domanda d'attualità dal consigliere provinciale della Lega Nord Marco Cordone. L'assessore ai Trasporti Stefano Giorgetti ha spiegato, in Consiglio, che quelli citati dal consigliere sono solo i primi 3 convogli Vivalto che entreranno in servizio prossimamente. A seguire ce ne saranno altri che andranno a sostituire altre composizioni inadeguate su treni critici della linea Aretina, compresi treni della relazione Firenze-Roma, come annunciato da Regione e Trenitalia già nell'incontro con i pendolari svoltosi a San Giovani Valdarno.

Composizioni inadeguate non vuol dire solo pochi posti a sedere rispetto alle esigenze, ma anche incarrozzamento più difficile (difficoltà di accesso per poche porte, porte strette, vestiboli angusti) e quindi problemi e ritardi nelle stazioni di massimo afflusso e deflusso di viaggiatori. Un nuovo treno Vivalto al posto dell'attuale materiale, se da un lato rappresenta una diminuzione di posti a sedere, garantisce migliore accessibilità e spazi più razionalmente distribuiti per la salita e la discesa e eventuale viaggio in piedi.

"Certi discorsi si digeriscono male - ha replicato Cordone - La vita degli uomini è fatta di concretezza, di vita quotidiana. Trenitalia non fa niente di eccezionale. Per anni ha fatto patire i pendolari. Ci vogliono più posti sui treni". "Il nuovo orario estivo ferroviario entrato in vigore l’11 giugno parte nel peggiore dei modi per i viaggiatori valdarnesi: ritardi, soppressioni e treni cancellati da parte di Trenitalia": secondo i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi "continua il calvario dei cittadini e pendolari del Valdarno Fiorentino costretti a convivere con criticità, disfunzioni e disservizi.

A quando iniziative più incisive da parte della Provincia di Firenze nei confronti della Regione Toscana e Trenitalia a sostegno e tutela dei viaggiatori?". Presentata una domanda d'attualità in Provincia di Firenze. Di seguito il testo. "Domanda di attualità Nuovi reclami del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima per i disservizi e disagi da parte di Trenitalia causati ai viaggiatori valdarnesi. Questa volta le proteste riguardano il nuovo orario estivo ferroviario entrato in vigore l’11 giugno, che parte nel peggiore dei modi.

Lungo e dettagliato è l’elenco delle criticità e disfunzioni illustrato dal portavoce del Comitato Pendolari Maurizio Da Re che evidenzia ritardi, soppressioni e treni cancellati: “… 1 treno soppresso, il Foligno-Fi 3152, neanche arrivato a S.Giovanni alle 8 e aveva 48 minuti di ritardo. Un treno cancellato, il lento 11668 Arezzo-Firenze, forse perché portava gli studenti al Vasari di Figline e le scuole sono finite. Il Vivalto 6604 arrivato a Campo di Marte alle 8.06 con 33 minuti di ritardo.

Il treno 11682, Arezzo-Firenze, rinnovato da oggi col Vivalto a 5 carrozze e immediatamente collaudato con l'assalto a Figline per l'emergenza del Foligno soppresso. Per i pendolari di Arezzo è invece andata benissimo: il Regiostar Chiusi-Firenze 3168, diretto e senza fermate nel Valdarno. è arrivato a SMN alle 7.56 con 1 minuto di ritardo: forse c'era l'assessore regionale Ceccobao a bordo? Unica nota positiva: il 3164 Chiusi-Firenze alle 7.25 circa è entrato in Direttissima con un Italo fermo sui binari che miracolosamente gli ha dato la precedenza, forse perché era con troppo anticipo, lui, l'Italo ??...” Rilevato che i disservizi ferroviari da parte di Trenitalia continuano a creare particolari disagi ai cittadini e pendolari del Valdarno Fiorentino (così come è già stato evidenziato in una serie infinità di domande di attualità e di interrogazioni presentate) Preso atto che anche in occasione dell’avvio del nuovo orario estivo ferroviario entrato in vigore l’11 giugno 2012 Trenitalia non ha perso occasione per dare il peggio di se stessa proprio sul piano della gestione trasportistica e dell’offerta dei servizi, rendendo problematici gli stessi a chi ne usufruisce Il gruppo Consiliare di rifondazione Comunista a fronte dei ritardi, soppressioni e cancellazioni di convogli avvenuti con la partenza del nuovo orario estivo ferroviario chiede al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire dettagliatamente su quanto avvenuto nella giornata dell’11 giugno 2012 in materia di servizi e sulle disfunzioni sopra evidenziate.

Altresì nel richiedere il massimo di attenzione e di iniziative istituzionali a tutela del diritto alla mobilità chiediamo di sapere cosa intende fare la Provincia di Firenze per contrastare la pessima gestione del trasporto ferroviario da parte di Trenitalia (approssimativo e inaffidabile) e per richiamare ad una azione più incisiva la Regione Toscana che continua ad essere inconsistente". “Nuovi orari dei treni, vecchi disagi. Penalizzata fortemente la linea che collega Empoli con Firenze Porta a Prato, treni troppo piccoli per il rientro dei pendolari verso Empoli e Siena": sul tema la Lega Nord, con il consigliere Marco Cordone, ha presentato in Provincia di Firenze una domanda d'attualità per conoscere quali iniziative intenda prendere Palazzo Medici Riccardi, di concerto con Trenitalia, la Regione Toscana ed il Circondario Empolese Valdelsa, per cercare di risolvere i disagi segnalati "dagli utenti che hanno diritto ad utilizzare mezzi comodi, sicuri e puntuali”.

Di seguito il testo della domanda. "Considerato che: da recenti notizie di stampa locale, apprendiamo che con l'entrata in vigore dei nuovi orari dei treni i disagi per gli utenti(soprattutto pendolari), rimangono sempre gli stessi di prima e la situazione non tende a migliorare; nella fattispecie sarebbe stato cancellato un treno per i pendolari che serviva la linea metropolitana Firenze Porta a Prato – Empoli ovvero il treno 21425 che partiva ogni giorno dalla stazione di Firenze Porta a Prato alle 17,48 ed arrivava ad Empoli alle 18,20, pieno fino all'inverosimile in quanto fermava in tutte le stazioni metropolitane tra Firenze ed Empoli(Le Piagge, San Donnino, Lastra a Signa e Montelupo Fiorentino); fermo restando l'attuale situazione, molti pendolari che utilizzavano quella tratta, non sapranno più come tornare a casa dal lavoro alla sera, dato che dalla data odierna da Lastra a Signa transiterà un solo treno l'ora tra le 16 e le 19, il quale non ferma neppure alle Piagge, né a Montelupo Fiorentino poiché trattasi dei nuovi treni veloci; sia piuttosto contraddittorio avere riaperto alcune stazioni metropolitane se poi non ci sono treni che vi si fermano; ulteriori disagi ai pendolari del fiorentino e dell'empolese valdelsa sono creati dai treni “Minuetto” utilizzati nelle ore di punta sulla linea Firenze-Siena e non adatti a sostenere il numero dei pendolari che utilizza il Tpl su ferro come è capitato mercoledì 6 giugno u.s.

sul treno delle 18,06 da Firenze diretto a Siena, stracolmo di persone, in piedi e appiccicate fra di loro; lo Scrivente Consigliere Provinciale I N T E R R O G A Il Presidente della Provincia e l'Assessore Competente per conoscere : quali iniziative intenda prendere la Provincia di Firenze, di concerto con Trenitalia, la Regione Toscana ed il Circondario Empolese Valdelsa per cercare di risolvere i disagi segnalati dagli utenti attraverso i media ed esposti in questa domanda d'attualità, dato che gli utenti e nella fattispecie tutti quei pendolari che utilizzano il treno per andare e tornare dal lavoro e dallo studio hanno diritto ad utilizzare mezzi comodi, sicuri e puntuali".

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