Sisma in Emilia Romagna, reportage di Saverio Tommasi (Video)

"Ho trascorso due giorni in Emilia per raccontarvi il terremoto"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 giugno 2012 13:58
Sisma in Emilia Romagna, reportage di Saverio Tommasi (Video)

"Terremoto significa tante cose. Terremoto significa operai fatti tornare a lavorare senza le adeguate sicurezze e morti schiacciati dal profitto, travestito da tetto di un capannone insicuro. Terremoto significa Maria, una bambina senza più la sua cameretta con le pareti verdi. Terremoto significa bisogno di raccontare e porsi delle domande, anche senza avere le risposte. Ma terremoto significa anche televisioni che si precipitano a cercare l'inquadratura più terribile. E si truccano prima di andare in scena, con il loro show, smettendo di sorridere un attimo prima del countdown.

Noi di Fanpage abbiamo scelto di mostrarvi le immagini della distruzione, ma anche la voce della gente. I dubbi, le ipotesi, le paure" così introduce Saverio Tommasi il reportage dalle zone colpite dal sisma.

“Non inviate cibo o vestiario nel Modenese, perché in questo momento non servono e rischiano solo di creare difficoltà logistiche.

La forma di aiuto più utile adesso è quello economico.” E’ l’appello che arriva dalle zone colpite dal sisma, rilanciato dal presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia, Roberto Trucchi, che proprio ieri ha visitato il campo delle Misericordie d’Italia a San Felice sul Panaro e il centro logistico di smistamento gestito dalle Misericordie dell’Emilia Romagna a Mirandola. Sono stati proprio i sindaci dei due centri, che Trucchi ha incontrato, a ribadire l’invito a non inviare in questo momento cibo e vestiario. “Mi hanno confermato –riferisce il presidente delle Misericordie- che in questo momento non servono, ma anzi rischiano di ingolfare l’organizzazione degli aiuti; hanno però voluto ringraziare per la solidarietà che hanno sentito da tutta Italia e in particolare i tanti volontari che sono arrivati in Emilia.

Per questo abbiamo già diramato una informativa a tutte le nostre 800 Misericordie per chiedere di non avviare in questo momento raccolte di generi di prima necessità, aprendo invece un conto corrente su cui far confluire la generosità degli italiani. Da lì attingeremo per acquistare quanto servirà, sempre d’intesa con le comunità locali.” Nel campo di San Felice sul Panaro Trucchi ha incontrato gli uomini e le donne delle Misericordie ed ha pranzato con loro prima di spostarsi a Mirandola, dove operano le Misericordie dell’Emilia Romagna.

“Tra i nostri confratelli –ha detto il Presidente- ho trovato un clima buono e un grande impegno. Li ho ringraziati e ringrazio tutte le Misericordie e tutti i confratelli che in questi giorni stanno dimostrando la loro solita, grande, instancabile generosità.” Questi i riferimenti del conto corrente bancario e del conto corrente postale, aperti dalla Confederazione delle Misericordie e specificamente dedicate alle iniziative di assistenza e soccorso.

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