Annullata la boxe in Santa Maria Novella

Mazzoni: dove abbiamo sbagliato?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 giugno 2012 22:14
Annullata la boxe in Santa Maria Novella

Di seguito la lettera di protesta e chiarimenti che il Maestro Mazzoni della società organizzatrice ha mandato a Nove da Firenze, a seguito del diniego delle Belle Arti giunto a due giorni dalla manifestazione. Come associazione sportiva teniamo a precisare che le seguenti parole, prima ancora che dalla S.A.J. (Sempre Avanti Juventus) e dalla S.A.F. (Sempre Avanti Firenze), ovvero da chi si occupa della direzione e della gestione all’interno della società, nonché dei vari corsi amatoriali ed agonisti in qualità di maestri, sono firmate da un numero molto significativo di atleti giovani e adulti; un bel gruppo di atleti che rappresentano un’unione di persone, un insieme di amicizie e un bel numero di sani valori e principi espressi in varie discipline. E’ importante sottolineare ciò perché la manifestazione di Santa Maria Novella, in collaborazione con il Quartiere 1 di Firenze, prima avrebbe ripagato i responsabili del settore lotta greco-romana, Massimo Aresti, e del settore boxe, Cristiano Mazzoni, sia fisicamente che moralmente, impegnati da tempo nei preparativi, poi avrebbe ripagato tutto il sudore speso in palestra da parte degli atleti partecipanti. Non stiamo parlando soltanto dei pugili impegnati nei match serali a partire dalle ore 21, ma anche di bambini, maschi e femmine, che si stavano preparando da mesi per l’esibizione di lotta greco-romana e di ginnastica artistica. La manifestazione faceva parte di “Firenze città europea dello sport 2012”. Tutti i permessi erano stati concessi, tra cui la richiesta del suolo pubblico e la licenza per spettacolo all’aperto. L’unico problema individuato dalla soprintendenza ai beni culturali era stato risolto poco dopo: inizialmente il ring nella planimetria viene posizionato nel centro della piazza e ciò è motivo di istanza negativa; successivamente, sempre con l’aiuto del quartiere 1, viene realizzata una nuova planimetria con ring 6x6 metri da istallare in zona pedonale e stavolta il progetto viene accolto. D’altronde la settimana precedente, sullo stesso suolo pubblico, erano stati montati ben 7 gazebi per il festival del gelato… Sembra che tutto vada per il verso giusto ormai e il giorno 29 maggio la società Sempre Avanti Firenze riceve per posta certificata la richiesta delle marche da bollo per il rilascio della licenza. Inaspettatamente, nonostante i permessi fossero stati accettati, il 1 giugno la soprintendenza ai beni culturali, rappresentata in questa circostanza dalla dottoressa Alessandra Marino, annulla l’evento in quanto l’allestimento proposto non risulta compatibile con le esigenze di tutela dei monumenti storici di piazza Santa Maria Novella. Noi, atleti, maestri, dirigenti e responsabili dell’associazione sportiva cerchiamo ancora oggi di riflettere sul perché di questa decisione all’ultimo momento; un sentenza dura, quanto improvvisa e, osiamo dire, imprevista. Per noi il pugilato e le altre discipline in cui si dovevano esibire bambini e ragazzi adolescenti sono un mezzo per farci conoscere a livello locale ed essere apprezzati per quello che facciamo tutti i giorni in palestra. Per noi avere l’opportunità di esibirsi in una piazza storica e significativa per la città di Firenze sarebbe stato un mezzo per spingere i cittadini fiorentini a praticare, o almeno a conoscere più da vicino, queste discipline definite “secondarie” e forse anche “terze” in Italia rispetto al calcio. Portare lo sport in piazza Santa Maria Novella in maniera gratuita e umile poteva ripagarci di tutti i nostri sacrifici di 2 mesi e più. Il nostro ring è stato sempre montato, fino ad oggi, nei luoghi più importanti del centro storico fiorentino: estate 2010 piazza Tasso, 15 maggio 2011 piazza Santa Croce, 2 novembre 2011 Palazzo Vecchio nella “sala d’arme”. Perché privarci di Santa Maria Novella? Perché farlo così, all’ultimo momento, quando tutto sembrava ormai avere un quadro completo e corretto, quando gli atleti erano ormai pronti a salire sul ring dopo mesi di dura preparazione? Perché infine privare il pubblico di uno spettacolo gratuito e senza scopi di lucro, degno quindi del massimo rispetto sociale oggi, quando invece se parliamo di sport in Italia ci viene in mente il calcio scommesse, le partite truccate e i giocatori di serie A non solo strapagati ma anche indagati per frode sportiva? Noi purtroppo non riusciamo a dare una risposta a tutto questo. Se qualcuno la conosce o ce ne può fornire una si faccia avanti, perché saremo lieti di ascoltarlo e di capire i motivi reali. Concludiamo sperando che queste parole possano un domani aiutarci nei nostri sogni sportivi, perché adesso la realtà è ben diversa e non ci offre garanzie per il futuro a venire.

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