Grassi e Falchi: "Renzi si scorda che Sel a Firenze è all'opposizione"

Renzi a Palazzo Vecchio strizza l’occhio all’UDC e si fa votare le delibere da Terzo Polo e Lega Nord

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 maggio 2012 19:15
Grassi e Falchi:

“Dal 19 gennaio scorso SEL non fa più parte della maggioranza che governa Firenze: lo vogliamo ricordare al Sindaco Renzi che molto probabilmente pensa così tanto a Roma e a come farsi spazio nel PD che se lo sembra dimenticato quando stamani dichiara sui giornali nazionali che lui governerebbe con SEL e non con l’UDC. – affermano il Consigliere comunale Tommaso Grassi e il coordinatore provinciale di SEL Firenze Lorenzo Falchi – Piuttosto se dobbiamo rappresentare la situazione che osserviamo con l’Amministrazione Renzi a Firenze ci accorgiamo che sempre più spesso strizza l’occhio all’UDC, e le delibere importanti sul futuro urbanistico e sul bilancio vengono persino votate dai partiti del Terzo Polo e persino dalla Lega Nord.” “La decisione dell’uscita di maggioranza è stata assunta dopo l’approvazione della delibera sulla privatizzazione di ATAF da parte del Consiglio comunale ma arriva a compimento di un percorso che ha visto le nostre posizioni sempre più divergenti su molti aspetti rispetto al governo di Renzi: dalla vicenda dell’apertura dei negozi il 1° maggio, alle vicende del Maggio Musicale Fiorentino, ai rapporti sempre più conflittuali con parti importanti della Città come sindacati e associazioni, sul versante sociale, per non parlare di una politica che favorisce solo la mobilità privata automobilistica, cancellando ogni politica sulla ciclabilità, di una pianificazione territoriale che è deludente dal punto di vista urbanistico e dell’impatto ambientale, della cancellazione del ruolo dei quartieri e più recentemente col rifiuto di una tassazione progressiva ed equa che azzeri la pressione sulle fasce di reddito medio-basse e alzi quella sulla fascia oltre i 75.000€.” "SEL continua a credere nella necessità dell'unità del centrosinistra.

Una coalizione rinnovata, costruita su basi nuove, con programmi elaborati insieme a quei frammenti dell'Italia migliore alla quale vogliamo dare voce. Una coalizione quindi che parta da SEL, PD e IDV ma si allarghi alle tante realtà associative, sindacali, civiche, movimenti che vogliono portare il proprio contributo ad un progetto di governo per il cambiamento. A Firenze Renzi ha dimostrato con i metodi e i contenuti del suo governo di non rappresentare questo tipo di cambiamento ma anzi di collocarsi al di fuori dei valori e delle idee del centrosinistra.

Questi quindi i motivi di fondo che hanno portato SEL alla scelta di ritirare la propria fiducia alla Giunta, decisione che adesso il Sindaco tenta di nascondere o fa finta di non ricordare."

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