Elezioni amministrative: il Pd fa en plein in provincia di Siena

Affluenza in calo in tutta la Toscana. Romanelli (SEL): “L'astensionismo è il primo segnale, si è creato un baratro tra forze politiche e cittadini"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 maggio 2012 19:31
Elezioni amministrative: il Pd fa en plein in provincia di Siena

Il Partito democratico conferma la sua roccaforte in provincia di Siena, conquistando tutti e tre i comuni al voto. Risultato netto a Montalcino, dove Silvio Franceschelli, candidato del Centrosinistra, è stato eletto sindaco con l’80,03 per cento dei voti, raccogliendo 2.072 consensi. La coalizione di centrosinistra si è imposta anche a Sarteano, eleggendo sindaco Francesco Landi con il 73,33 per cento dei voti, pari a 1.757 consensi. Vittoria di misura, invece, a Monticiano, dove Sandra Becucci, candidata sostenuta soltanto dal Partito democratico, ha ottenuto la carica di primo cittadino con il 45,58 per cento dei voti (342 consensi).

I nuovi consiglieri È di 38 anni la media provinciale dei consiglieri eletti dai cittadini dei tre comuni interessati dalla tornata elettorale dei giorni scorsi. Montalcino ha guadagnato sette posti in consiglio comunale con persone giovani (età media di 35 anni) e profondamente legate al territorio, in particolar modo al mondo vitivinicolo che contraddistingue l’economia ilcinese. Età media molto bassa anche per i cinque consiglieri eletti a Sarteano (33 anni), dove Landi potrà contare su una squadra giovane, composta da persone che sono nate e cresciute nel territorio e sono stati o sono ancora molto attivi nella realtà associativa e sportiva sarteanese.

Il legame con il territorio contraddistingue anche i quattro consiglieri eletti a Monticiano, che hanno maturato nel tempo un consistente bagaglio di esperienza e di conoscenza del capoluogo e delle frazioni. “I risultati di questa tornata elettorale - commenta Niccolò Guicciardini, dell’esecutivo del Pd provinciale di Siena - ci regalano un segnale positivo per il nostro partito, che esce con tre vittorie importanti a livello provinciale e con altrettanti dati rassicuranti a livello regionale.

Rispetto alle consultazioni del 2007 dei tre comuni interessati, infatti, si sono registrati dati di crescita in numeri assoluti: a Montalcino gli elettori che hanno votato il centrosinistra sono aumentati dai 1.890 del 2007 ai 2.072 di adesso, mentre a Sarteano siamo passati da 1538 a 1757 consensi. A Monticiano, invece, dalla precedente tornata elettorale si è registrato un calo di consensi in numeri assoluti, dovuto probabilmente alla dispersione del voto conseguente alla presentazione di ben quattro liste, di cui due liste civiche, in un comune che conta poco più di mille elettori.

Nonostante tutto, comunque, il Pd, che in questo caso correva da solo, ha saputo reggere il confronto con l’astensionismo e con la presenza di altre tre liste. L’unità, il confronto e la disponibilità al dialogo dimostrato in queste settimane di campagna elettorale dalle liste del centrosinistra sono state fondamentali per istaurare un contatto ancora più diretto con il territorio e con i cittadini, che è alla base di qualunque forma di buon governo”. “Possiamo dirci soddisfatti dei risultati del Pd e delle coalizioni di centrosinistra - continua Guicciardini - anche in ambito regionale.

Due dei tre comuni capoluogo, Pistoia e Carrara, sono passati al primo turno, rispettivamente con il 59 e il 54,55 per cento. Ballottaggio solo a Lucca, dove però il candidato di centrosinistra è uscito in vantaggio dal primo turno con il 46,81 per cento dei voti. A livello regionale, inoltre, emergono i risultati ottenuti a Montalcino, che si conferma come una delle vittorie più significative con l’80,03 per cento dei voti, probabilmente una delle vittorie più alte della Toscana”. Dagli Stati Uniti dove si trova in visita istituzionale il Presidente Andrea Barducci commenta i risultati elettorali e in particolare quelli che riguardano la Toscana centrale.

“Trovo emblematico il successo ottenuto dal sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli, a cui vanno i miei complimenti, eletto al primo turno. Un successo che mette a tacere ogni tipo di fronda e ogni speculazione politica su un eventuale ballottaggio. Il risultato pieno di Pistoia dimostra che vince chi crede nel Partito Democratico.”Barducci esprime inoltre il suo convinto sostegno alle parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “strappare un sindaco a Sarego non basta per fare un boom elettorale.

Il risultato di Grillo è frutto della politica qualunquista adottata da un centrodestra ormai in disfacimento, che è vissuto solo di leaderismo sfrenato e vuote parole d’ordine. Non mi meraviglia questo riaffiorare del populismo più becero, in fondo chi finora ha applaudito senza ritegno politici che si comportavano da buffoni, può tranquillamente scegliere di votare un comico. “Dal voto – dichiara il Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli - emergono indicazioni variegate e complesse”.“Il segnale più importante su cui riflettere è che molti cittadini non sono andati a votare: un astensionismo che colpisce tutta Italia, anche regioni di forte tradizione civile come la Toscana, indicandoci un clima di sfiducia e rassegnazione.

Se non mettiamo al primo punto dell'analisi questo dato, e ognuno si sofferma come al solito a misurare la propria percentuale nei confronti di quella altrui, si rischia di dimostrare di non aver capito niente e di porre le premesse per approfondire quella divaricazione tra cittadini e forze politiche che già adesso assume le dimensioni di un baratro”.”In tale quadro di disaffezione emerge con chiarezza – continua Romanelli – che a oggi esiste una sola coalizione che può governare l'Italia, ovvero il centrosinistra nel suo modello toscano, Pd, Sel, Idv, Fds (presentatosi in gran parte dei comuni unitariamente, aldilà delle elucubrazioni terzopoliste di alcuni dirigenti del Pd), mentre tutto il resto appare frammentato in un clima di tutti contro tutti: Udc, Pdl, Lega, Grillo, ognun contro l'altro armato”.

“Se si mantiene un maggioritario di coalizione, quindi, in cui si devono dichiarare prima le alleanze, ovviamente inserendo rispetto all'attuale porcellum l'espressione della preferenza, l'Italia ad oggi potrebbe avere un Governo, se si farà il proporzionale, come sembrano volere Alfano, Casini e Bersani, ci sarà invece una situazione ingovernabile come in Grecia. Speriamo che i tre non facciano questo ulteriore non gradito regalo al Paese”.“Riguardo alla forte crescita del movimento cinque stelle e delle civiche, il centrosinistra può recuperare questi voti e l’astensione solo formalizzandosi e dichiarandosi con certezza in una coalizione nazionale, scegliendo un leader con le primarie, proponendo, con movimenti, associazioni, forze innovative, un programma di cambiamento, che preveda la riforma, non l'azzeramento, della politica e dei partiti, una forte e immediata ridistribuzione del reddito, una politica di crescita che punti sull'innovazione e la green economy, la riforma dell'Europa e della Finanza.

E naturalmente, è necessario innovare la classe dirigente. Riproponendo i soliti, andremo da poche parti""La mia speranza - conclude Romanelli - è che si comprenda che non possiamo più aspettare, bisogna dare subito un nuovo orizzonte credibile agli italiani, superando in fretta la pausa democratica e di corto respiro del Governo Monti”. "Le elezioni amministrative del 6 e del 7 maggio rappresentano non soltanto un voto per i Comuni, bensì un voto per il Paese. In questa chiave, Italia dei Valori esce indubbiamente rafforzata dall'esito dello scrutinio amministrativo, candidandosi come una forza politica di caratura nazionale capace di determinare l'agenda del centrosinistra e protagonista di una futura alleanza di governo.

Sul piano nazionale, infatti, non registriamo soltanto lo straordinario risultato a Palermo di Leoluca Orlando, ormai vicinissimo all'elezione, ma anche l'affermazione di altri sindaci Idv in giro per la penisola e un sostanziale consolidamento del nostro Partito nella maggior parte dei Consigli comunali rispetto alle amministrative del 2007". Lo dichiara, in una nota, l'on. Fabio Evangelisti, Segretario Idv Toscana, commentando i risultati definitivi delle elezioni amministrative del 6 e 7 maggio.

"L'alleanza forzata che sostiene, oggi, il Governo Monti è stata cancellata di fatto dal voto dei cittadini, che hanno così bocciato di un sol colpo la Grosse Koalition targata Alfano-Bersani-Casini e la politica tutto rigore (sulla pelle dei soliti noti, i cittadini) e niente crescita del Governo Tecnico", spiega Evangelisti. "Dunque, dalla Toscana e dal Paese emerge un netto rafforzamento di quello che noi definiamo il modello "Toscana Democratica", ovvero la coalizione che sostiene la Giunta di Enrico Rossi, costruita sull'asse Pd, Idv, Sel e FedSin, ma non chiusa ad altri contributi.

Per questo, siamo convinti, a un anno dalle elezioni politiche, che i tempi siano maturi per ricostruire anche in chiave nazionale questa alleanza di vero centrosinistra, aperta certo a tutte le forze che vorranno parteciparvi con il loro contributo di idee. Oggi è il momento di disegnare un programma chiaro, di proporre una squadra credibile, di scegliere un leader capace di restituire vitalità e slancio al Paese". "Anche in Toscana - aggiunge Evangelisti - in una tornata elettorale fortemente caratterizzata dall'astensione, il risultato di Italia dei Valori, pur a macchia di leopardo, conferma questa tendenza in una competizione, come le amministrative, che vedono storicamente un Partito di opinione come Idv in difficoltà rispetto a formazioni politiche più strutturate e radicate sul territorio.

E non mancano importanti elementi di soddisfazione. A cominciare da Pistoia, dove in condizioni difficili anche per i rapporti con gli alleati, Italia dei Valori si afferma come seconda forza politica del centrosinistra a sostegno del Sindaco Samuele Bertinelli. Non meno significativi i risultati di Quarrata e Serravalle, ancora nel pistoiese, e l'ottima performance dei nostri rappresentanti nelle liste presentate a Reggello e Rignano, in provincia di Firenze. Un discorso a parte lo merita la sfida di Carrara, dove la prima candidata Sindaco donna di Italia dei Valori, l'architetto Claudia Bienaimé, ha ottenuto il 10% dei consensi in una tornata elettorale segnata da una vasta frammentazione, riscuotendo un ampio consenso personale.

Una vittoria morale, questa, anche per Italia dei Valori, che premia il coraggio di aver voluto puntare su una figura alternativa e indipendente dalle vecchie logiche di potere che - il voto di domenica lo conferma - dominano la città. A Carrara, dunque, Italia dei Valori continuerà a fianco di Claudia Bienaimé la sua battaglia di rinnovamento del gestione dell'amministrazione comunale, candidandosi come opposizione intransigente, sensata e fondata su un programma votato alla difesa dell'ambiente, allo sviluppo del marmo e al rilancio delle peculiarità turistiche e culturali della città".

"Certo, un bilancio più preciso sarà possibile farlo soltanto dopo il risultato dei numerosi ballottaggi che, in Toscana (penso a Lucca e a Camaiore) come nel resto del Paese, disegneranno con maggior nitidezza gli equilibri politici in seno alle amministrazioni comunali", conclude Evangelisti. "Intanto, ci godiamo questo risultato che, a fronte della clamorosa sconfitta di Pdl e Lega, responsabili di anni di scandali e malgoverno a tutti i livelli, rappresentano una vera svolta, e non soltanto in chiave locale.

Le elezioni amministrative, dunque, lasciano in eredità al Paese non soltanto il successo del Movimento Cinque Stelle, ma anche l'affermazione del centrosinistra, con la scomparsa del Pdl e il fallimento del Terzo Polo, e - soprattutto - importanti elementi di riflessione in vista delle elezioni politiche del 2013". “Dai risultati arrivati ieri - afferma Elisa Meloni, segretario del Pd provinciale di Siena - si iniziano a vedere chiaramente alcuni segnali di cambiamento e di inversione di rotta nel nostro Paese.

Il cambiamento comincia adesso, e in questi giorni i segnali diventano sempre più forti, prima con la vittoria socialista di Hollande in Francia, e ieri con i risultati delle elezioni amministrative che hanno coinvolto circa 10 milioni di persone in tutta Italia. Non possiamo negare la forte preoccupazione per i numeri che riguardano l’affluenza alle urne, che ci mostrano uno scenario di consistente sfiducia nel sistema politico che va progressivamente aumentando anno dopo anno. L’affluenza nazionale in questa tornata elettorale, infatti, è stata del 66,8 per cento, contro il 71,4 per cento registrata alle elezioni amministrative dello scorso anno.

Andando più nel dettaglio, a Monticiano c’è stato un calo del 3,6 per cento di elettori che si sono recati alle urne, dato che è salito al 5,5 per cento a Montalcino e all’8,1 percento a Sarteano. In Toscana l’affluenza alle urne è calata di 10 punti rispetto a cinque anni fa e probabilmente nella percentuale di elettori persi una buona parte era rappresentata da sostenitori del Pdl che oggi è rimasto ormai orfano di qualsiasi identità”. “Un vero terremoto del vecchio assetto politico - continua Meloni - che ha visto il dimezzamento dei voti per il Pdl, che ha punito la Lega e che ha aperto le porte all’ondata di Grillo.

Il calo dei voti del centrodestra, infatti, è stato evidente, e forse è da imputare alle vicende nazionali o a una perdita d’identità chiara da parte dei due maggiori partiti. Nei tre comuni al voto in provincia di Siena, il Pdl non si è presentato, se non celato in alcuni casi, all’interno di una lista civica, riscuotendo peraltro pochi voti. A fare da contraltare a questo sgretolamento politico di destra sono arrivate però le liste civiche che prendono ispirazione dalla ‘protesta anticasta’ portata avanti da Beppe Grillo, caratterizzata dal populismo, da una feroce antipolitica, dall’odio antieuropeo dalla spinta distruttiva del sistema democratico, con un pizzico di volontà di rinnovamento politico.

In questo scenario, fortunatamente, il Partito democratico si è mantenuto come un forte pilastro, rimanendo l’unico partito ancora in grado di svolgere una funzione nazionale di aggregazione”. “Adesso - aggiunge Meloni - forti dei risultati ottenuti in questa tornata elettorale, dobbiamo pensare a come ricostruire un sistema democratico funzionante ed evitare il rischio di un collasso in un periodo di pesante crisi economica come quello che stiamo affrontando. Un compito difficile, soprattutto quello del recupero della fiducia dei cittadini, che solo il Partito democratico e le forze di centrosinistra possono assumersi, perché, come emerge dai risultati di queste elezioni amministrative, sono stati indicati come coloro che possono guidare il Paese verso una via d’uscita a un andamento politico che rischia di portare a forte ondate di antidemocrazia.

L’Italia ha bisogno, oggi più che mai, di voltare pagina, di credere in un vero cambiamento, orientato alla ricostruzione della democrazia e centrato su uguaglianza, lavoro e sviluppo”. “Il progetto del Pd - conclude Meloni - parte da qui, con lo scopo di presentarsi vincente alle prossime elezioni politiche. Ciascuno di noi, ad ogni livello, deve portare il suo contributo affinché il progetto democratico abbia successo, sconfiggendo ogni logica personalistica e di parte. Rinnovo ancora una volta il ringraziamento a tutti gli elettori che ci hanno votato dimostrando di credere alla proposta del nostro partito e delle forze politiche che ci hanno sostenuto, ma soprattutto a tutti coloro che sono stati capaci di fare un distinguo, riconoscendo, nonostante la presenza di liste sia a sinistra che al centro che hanno cercato di erodere il consenso, l’esempio del buon governo su cui abbiamo lavorato in questi anni e che anche oggi ci proponiamo di portare avanti”.

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