Razionalizzazione della spesa pubblica: la Toscana in agitazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 settembre 2008 18:23
Razionalizzazione della spesa pubblica: la Toscana in agitazione

Sono già iniziate e proseguiranno fino a venerdì pomeriggio le iniziative (volantinaggi, attivi) di informazione sulla giornata di mobilitazione del 27 settembre quando si manifesterà in tutte le 10 città capoluogo di provincia. Una giornata di mobilitazione indetta dalla Cgil Nazionale per chiedere al governo un deciso cambio di rotta della propria politica economica che nulla prevede per salari e pensioni, mentre si aggrava la crisi del paese.
I lavoratori delle Poste della Toscana domani mattina saranno in Piazza della Repubblica a Firenze per la stabilizzazione di tutti i lavoratori precari, il rispetto dell'orario di lavoro, contro ogni forma di straordinario non retribuito o sottopagato, il rispetto della legge 626 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, la tutela dei lavoratori degli sportelli in caso di rapine.


Quali saranno le conseguenze per il futuro dell’Università italiana date le “misure di contenimento della spesa” previste dal decreto legge 112 del 2008? Si è parlato di un’Università senza fondi e senza progetti, di una riforma dannosa e incompleta; l’edizione 2008 del Rapporto OCSE sull’istruzione ha riproposto con forza questi temi all’attenzione pubblica, temi cruciali per lo sviluppo economico sociale del Paese. Martedì 23 settembre, a partire dalle ore 10.00 al SUM, Paolo De Ioanna, Gilberto Muraro e Nicola Sartor affronteranno i temi della riclassificazione del bilancio dello Stato e della spending review, partendo dalle acquisizioni analitiche che il lavoro della Commissione tecnica per la finanza pubblica del precedente governo aveva messo a fuoco.

E discuteranno un progetto di rilancio dell’Università pubblica italiana, che abbia al centro le questioni della qualità della ricerca e della didattica, in un quadro di uso rigoroso ed efficiente delle risorse pubbliche. Il progetto “spending review” era stato presentato a giugno 2007 dall’allora ministro Padoa Schioppa, e portato avanti accanto alla lotta all’evasione fiscale, nella convinzione e con il preciso obiettivo di riclassificare e rivedere la spesa pubblica per poter spendere meglio.

Un progetto che presupponeva che lo spazio per spendere meglio ci fosse e che fosse ampio, ma che per farlo occorresse avviare un serio processo di revisione della spesa. Se tutti i settanta atenei italiani fossero amministrati come i migliori dieci; o se il rapporto fra gli abitanti di una Provincia e gli impiegati nella relativa Prefettura fosse lo stesso di quelle province italiane dove questo rapporto è più alto, si potrebbero ottenere ingenti risparmi. Per questo era stata istituita una Commissione tecnica per la revisione della spesa alla quale Paolo De Ioanna, Gilberto Muraro e Nicola Sartor, con diverse responsabilità e ruoli avevano lavorato.

Notizie correlate
In evidenza