Presidio davanti alla Regione Toscana per gli auto-ferro-tranvieri

Stamani una folta delegazione Filt/Cgil - Fit/Cisl - Uilt/Uil della Toscana ha dato vita ad un presidio presso Novoli in corrispondenza degli uffici regionali dell’Assessorato ai Trasporti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 aprile 2012 15:52
Presidio davanti alla Regione Toscana per gli auto-ferro-tranvieri

Stamani una folta delegazione di Autoferrotranvieri di Filt/Cgil - Fit/Cisl - Uilt/Uil della Toscana ha dato vita ad un presidio presso Novoli in corrispondenza degli uffici regionali dell’Assessorato ai Trasporti. Sotto una pioggia incessante i sindacati hanno schierato la rappresentanza di bandiere a sostegno del comparto locale dei trasporti del territorio. Le motivazioni alla base della protesta sono da ricercare, in primo luogo per il licenziamento di un autista da parte della società Autolinee Toscane che, nonostante le varie iniziative non trova nessuna risposta positiva e, in secondo luogo, rispetto alla gara regionale per il TPL che stenta a decollare.

Infatti a tutt’oggi non c’è la garanzia occupazionale da parte della regione Toscana con quella clausola sociale richiesta a gran voce ed a gran voce restituita al mittente ad esempio da Filippo Bonaccorsi, presidente di Ataf che ha liquidato le polemiche sostenendo di aver realizzato un Bando per la vendita di Ataf comprensivo delle tutele necessarie. Non vi è nessuna garanzia, a detta dei sindacati, del mantenimento dei servizi e del lavoro in tutto il periodo della fase transitoria del 2012.

"Purtroppo, dobbiamo registrare che la riunione in programma stamani con l’Assessore ai Trasporti è stata rinviata a causa di impegni impellenti da parte della Regione" ha spiegato tra gli altri Gianfranco Conti, segretario regionale della Fit Cgil. "Questo rinvio non promette niente di buono - spiegano le rappresentanze sindacali - e le preoccupazioni aumentano anche perché la conferenza dei servizi è prossima alla chiusura ed è quindi indispensabile raggiungere un accordo in merito alla salvaguardia dell’occupazione sia per il periodo transitorio e che per la clausola sociale a base della gara regionale".

"Doveva riprendere oggi la trattativa con la Regione, i lavoratori erano venuti a sostenere le loro richieste, ma tutto è rinviato alla proissima settimana. La pazienza è finita - spiega ancora Conti a Nove da Firenze - adesso sarà una dura vertenza anche con Autolinee Toscane che non vuol tornare indietro sull'unico licenziamento che a detta dell'azienda dovrebbe essere la problematica principale per i contribuenti francesi come dichiara l'Amministratore Delegato. Cercheremo di dare meno problemi possibili ai cittadini che usano i mezzi pubblici, sempre più per il bisogno creato dalle condizioni economiche e dal rincaro dei carburanti.

Le preoccupazioni da parte dei lavoratori sono tante, mancano le risorse dal governo centrale che limita l'uso degli ammortizzatori sociali. La lotta congiunta che partirà dal 13 aprile è dettata dal nervosismo per la mancata percezione di una tranquillità per il futuro" Una delegazione sindacale è stata comunque ricevuta dal capo di gabinetto dell’Assessorato ai Trasporti. "Al tavolo sono state ribadite le nostre perplessità e preoccupazioni in merito alla nuova gara regionale del trasporto pubblico locale sia per i servizi che verranno erogati, sia per il mantenimento degli attuali livelli occupazionali.

Comunque per continuare il confronto del giorno 16 aprile con l’assessore ai trasporti è necessario che il lavoratore licenziato ad Autolinee Toscane venga reintegrato nell’azienda. La mobilitazione continuerà anche nei prossimi giorni coinvolgendo anche le pesanti responsabilità di tutti gli Enti Locali toscani, alfine di raggiungere le garanzie occupazionali necessarie e ad assicurare il servizio ai cittadini almeno su gli stessi livelli attuali". "Garantire la clausola sociale nel bando di gara regionale per il trasporto pubblico locale.

Ridisegnare la rete dei servizi secondo l’effettiva mobilità dei territori. Aumentare ricavi e produttività a costi standard. Questi alcuni dei punti evidenziati questa mattina dall’assessore regionale Luca Ceccobao in commissione Trasporti, in merito all’aggiornamento della riforma del trasporto pubblico locale. Ceccobao ha ricordato che l’avvio della gara europea per l'assegnazione per i prossimi 9 anni del servizio di tpl in Toscana è ormai imminente: “Entro fine aprile saranno pronte le linee guida per il bando di gara ed entro metà maggio sarà conclusa la Conferenza dei Servizi con gli Enti locali per arrivare ad un accordo che rappresenterà il capitolato della gara”.

Parlando di cifre, la Regione conferma 200 milioni di euro per il 2012 per l’anno di transizione; per la gara 160 milioni di euro annui per i servizi, più 30 milioni all’anno per gli investimenti a partire dal 2013. Significa 270 milioni in nove anni per nuovi bus, a fronte di un’età media del parco mezzi di 11 anni e mezzo. Il totale di 1 miliardo e 440 milioni di euro è l’importo proposto come base per la gara di ambito regionale che assegnerà ad unico gestore il servizio di trasporto pubblico in Toscana per 9 anni 2013-2021.

L’obiettivo è arrivare ad una rete di 100 milioni di chilometri, quindi vicina ai 105 milioni della rete attuale. “Il fallimento del centrosinistra nella gestione del trasporto pubblico locale e delle relative aziende non può essere pagato né dai cittadini né tantomeno dai lavoratori. Gli slogan, i proclami e il grande bluff della privatizzazione non hanno migliorato una situazione drammatica, di cui sono responsabili le forze politiche che governano comune, provincia e regione”. Così i coordinatori cittadini e provinciali del PdL Gabriele Toccafondi e Nicola Nascosti, e i rispettivi vicecoordinatori vicari Achille Totaro e Alberto Tirelli a commento della manifestazione organizzata dalle rappresentanze sindacali delle aziende di trasporto tenutasi stamani davanti alla sede della Regione.

Manifestazione a cui ha presenziato Nascosti stesso. “Noi lo ribadiamo, siamo sempre stati a favore delle privatizzazioni, le abbiamo sempre difese, ma quelle vere. Anche su ATAF il Popolo della Libertà ha proposto un progetto di privatizzazione concreto e realizzabile, in grado di superare la retorica degli slogan, proposte che il centro sinistra ha puntualmente bocciato”, hanno proseguito gli esponenti del PdL. “Oggi, ancora una volta la malagestione e l’inadeguatezza delle scelte del centrosinistra porta a soluzioni che andranno a gravare sui cittadini e sui lavoratori.

Il gruppo PdL in consiglio regionale, con un’interrogazione datata 31 marzo scorso, aveva suggerito la possibilità di aprire un tavolo tecnico di concerto con le rappresentanze sindacali relativo alle problematiche occupazionali conseguenti alla gara. Ad oltre due mesi di distanza la Regione non si è ancora degnata di rispondere”, hanno concluso i vertici del PdL fiorentino e provinciale. "Se non vi saranno tutele per i lavoratori che transiteranno nel nuovo unico gestore che vincerà la futura gara per il trasporto in Toscana dato la mancanza di una clausola sociale che garantisca il posto di lavoro, la Uiltrasporti Toscana insieme alle altre organizzazioni sindacali proclamerà uno sciopero immediato, organizzando tutte le proteste possibili per respingere una riforma del TPL tutta improntata a rendere difficile se non impossibile la vita dei lavoratori ed il servizio ai cittadini".

Questa la dichiarazione del segretario della Uiltrasporti della Toscana, Paolo Fantappiè, che ha preso parte al presidio di oggi davanti alla Regione Toscana in via di Novoli per manifestare contro i licenziamenti dei lavoratori del TPL ed i tagli della Regione al trasporto su gomma. Fantappiè chiede anche che venga "immediatamente annullato il licenziamento del lavoratore di Autolinee Toscane con il relativo suo reintegro, se non verranno ritirate le procedure di mobilità per ulteriori 7 lavoratori presso Toscana Bus".

"Non ci sarà nessuna condivisione di riforma del TPL e relativa gara se non ci sono precise garanzie occupazionali per tutti i lavoratori e se non vengono ritirati i relativi licenziamenti - aggiunge -. Occorre inoltre che la Regione aumenti in maniera consistente le risorse destinate al trasporto pubblico locale. Se il giorno 16 aprile, nell'incontro già stabilito con l'assessore Ceccobao, non ci saranno precise garanzie di rientro dei licenziamenti, i sindacati si riterranno liberi di organizzare scioperi e manifestazioni". AntLen

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