Dipendenti “in nero” al mercato di San Lorenzo

Il resoconto dei controlli effettuati è stato trasmesso all’Ispettorato del lavoro. Bonifazi (Pd): "Fatto grave"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 aprile 2012 17:41
Dipendenti “in nero” al mercato di San Lorenzo

Quaranta lavoratori non in regola. È questo il bilancio dei controlli a tappeto effettuati negli ultimi mesi dalla Polizia Municipale tra i banchi del mercato di San Lorenzo. Nel corso delle verifiche, eseguite dagli agenti della reparto della polizia commerciale, i vigili non si sono limitati a controllare licenze, dimensioni dei banchi e altezze delle tende, ma hanno controllato anche le posizioni contributive di ogni lavoratore presente dietro i banchi. E 40 di questi non sono risultati in regola.

La Polizia Municipale ha quindi trasmesso un dettagliato rapporto all’Ispettorato del Lavoro per i controlli e le sanzioni di competenza. Nel rapporto sono stati indicati per ogni banco gli estremi del titolare della licenza, o i dati delle società nei casi in cui la licenza non era intestata a persone fisiche; i nominativi con le generalità complete delle persone che al momento del controllo stavano lavorando al banco di vendita. Dai sopralluoghi effettuati nei giorni scorsi dagli agenti della polizia commerciale per controlli di routine, i vigili hanno potuto verificare che alcuni dei dipendenti segnalati all’INPS sono stati già regolarizzati dai rispettivi datori di lavoro. “E' un fatto grave che, in base ai controlli effetuati dalla Polizia municipale, ci siano 40 lavoratori non in regola al mercato di San Lorenzo”.

Lo afferma il capogruppo del Pd Francesco Bonifazi “Il rispetto della legalità e delle regole – aggiunge il capogruppo – è uno dei principi di una società fondata sulla democrazia. Se fosse definitivamente accertato che nel mercato di San Lorenzo ci siano 40 lavoratori al nero sarebbe un fatto inaccettabile. E’ impensabile che in una città all’avanguardia come Firenze, nel suo centro storico e sotto gli occhi di tutti e ci siano persone che lavorano senza tutela”

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