Naufragio al Giglio: si cercano ancora tanti dispersi

Forse decine le vittime della nave affondata? In azione 150 volontari delle Misericordie. Il cordoglio del Presidente delle Repubblica. Evangelisti (Idv): Passera riferisca in Aula.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 gennaio 2012 19:32
Naufragio al Giglio: si cercano ancora tanti dispersi

Una cena scossa dalla paura. e' quanto accaduto ai passeggeri della Costa Concordia, la nave da crociera affondata ieri sera a largo dell'Isola del Giglio. In migliaia si sono ritrovati sulle banchine dell'Isola e a Porto Santo Stefano senza soldi e documenti le coperte usate come cappotti lo sguardo perso nel vuoto i volti stanchi gli occhi rossi. La Costa Concordia, era in crociera nel Mediterraneo con oltre 4mila persone a bordo, quando si è inclinata su un fianco all'altezza dell'Isola del Giglio. “Profondo cordoglio per le vittime, apprensione per i dispersi, vicinanza a tutti i passeggeri” della sciagura della nave Costa, consumatasi questa notte all’Isola del Giglio.

Così il presidente del Consiglio regionale, Alberto Monaci vuole trasmettere la partecipazione di tutta l’assemblea toscana: “Sarà necessario fare subito chiarezza sulle cause e le dinamiche della sciagura – prosegue il presidente –. Al momento, non possiamo che auspicare la pronta conclusione dei soccorsi, volti ora alla ricerca dei dispersi e alla messa in sicuerezza dell’area per evitare il rischio di danni ambientali. Al coordinamento dei soccorsi, a tutte le forze della protezione civile, alle istituzioni e alla comunità del Giglio – conclude Monaci – il plauso e l’apprezzamento per l’efficacia degli interventi e la solidarietà dimostrata in questa drammatica circostanza.

Il Consiglio regionale sarà prontamente a disposizione, per quanto di sua competenza, per tutte le necessità che si dovessero presentare”. Sono stati i primi a intervenire per il naufragio della Costa Concordia i confratelli della Misericordia dell’Isola del Giglio, prestando assieme agli altri abitanti dell’isola, i primi soccorsi ai passeggeri arrivati a riva. Poi si è mossa tutta la macchina delle Misericordie della Toscana, che hanno messo a disposizione assistenza sanitaria, brande, coperte e vivande calde.

Al momento sono circa 150 i volontari delle Misericordie intervenuti. “Abbiamo portato il nostro soccorso fin dal primo momento, grazie alla nostra capillare presenza sul territorio –dice Alberto Corsinovi, responsabile delle Misericordie toscane-. Dopo i confratelli del Giglio, si sono mossi quelli della Misericordia di Porto Santo Stefano, che sono riusciti a far salire sul traghetto delle 23,30 per il Giglio due ambulanze. E poi hanno allestito sulla banchina di Porto Santo Stefano un primo punto di assistenza per i naufraghi che venivano trasferiti all’Elba dal Giglio.

A seguire sono intervenuti il coordinamento della Versilia, con 200 brande, l’unità specializzata nell’assistenza alle popolazioni attrezzata con bevande calde e generi di primo conforto, il coordinamento di Siena, le Misericordie di Grosseto, Albinia e di tutta la Maremma. I confratelli hanno operato in condizioni difficilissime, in un’isola come il Giglio che d’inverno si spopola e conta poche centinaia di abitanti, tutti concentrati nella parte alta e quindi con un porto praticamente deserto.

Per questo voglio davvero ringraziare tutti i nostri volontari.” Nelle prossime ore le Misericordie manterranno un presidio all’Isola del Giglio, per fornire assistenza finché proseguiranno le ricerche dei dispersi. "Esprimo il mio personale cordoglio e quello di tutta Italia dei Valori per le vittime del naufragio avvenuto la notte scorsa nei pressi dell'Isola del Giglio e vicinanza alle rispettive famiglie". Lo dichiara, in una nota, l'on. Fabio Evangelisti, Segretario Idv Toscana.

"Le scene a cui stiamo assistendo in queste ore - prosegue Evangelisti - sembrano appartenere al passato, non al 2012: una nave da crociera di ultima generazione fuori rotta di ben cinque miglia, caos, ritardi e inadeguatezza dei primi soccorsi non sembrano essere episodi ascrivibili semplicemente a una drammatica fatalità". "Chiediamo al Ministro Corrado Passera di riferire al più presto in Aula sulla precisa dinamica dell'incidente, la tempestività nei soccorsi e per accertare le eventuali responsabilità", aggiunge il Segretario Idv.

"E' una tragedia di dimensioni apocalittiche, in termini umani e ambientali, che conta già tre morti, settanta dispersi e oltre duemila tonnellate di gasolio riversate in mare", conclude Evangelisti. "Per questo, nel ribadire tutta la nostra vicinanza a tutti coloro che in queste ore sono impegnati nella intensa e difficile opera di soccorso che sta impegnando le strutture della sicurezza in mare, la Protezione Civile, la Regione Toscana e la comunità dell'Isola del Giglio per il salvataggio e l'accoglienza dei naufraghi, auspichiamo che i Ministri dello Sviluppo e dell'Ambiente, con il supporto delle indagini appena avviate dalla Procura di Grosseto, chiariscano al più presto se questo incidente sia avvenuto per un errore umano, per un guasto ai dispositivi di bordo o per la concomitanza di ambedue le cause". La Lega Nord Toscana, per mezzo dell'europarlamentare Claudio Morganti, esprime il proprio «cordoglio per la tragedia della nave da crociera Costa Concordia.

Il Carroccio esprime la propria vicinanza a tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia, soprattutto alle famiglie delle tre persone decedute. I nostri militanti del luogo sono intervenuti nei soccorsi e rimangono a disposizione delle Autorità. La Lega chiede chiarezza sull'accaduto, soprattutto su come sia possibile che una nave del genere fosse così vicina alla costa e se sia vero quanto riferito da molti passeggeri che nell'immediato la macchina dei soccorsi pare non abbia funzionato alla perfezione».

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