Un saggio raccomandato dal WWF

Una ricerca sulle vicende urbanistiche, istituzionali e sociali del nuovo porto di Talamone, in provincia di Grosseto, prefazione di Fulco Pratesi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 gennaio 2012 14:13
Un saggio raccomandato dal WWF

La ricerca ha assunto come campo di osservazione la vicenda del nuovo porto di Talamone programmato - con l'accordo di Regione Toscana e Provincia di Grosseto - dal Comune di Orbetello; una trasformazione palesemente insostenibile e lesiva della vivibilità dei luoghi, che propone l'integrale sostituzione del porto esistente e l'edificazione di circa 50.000 metri cubi lungo una costa tutelata e di grande valore paesaggistico. I propositi delle amministrazioni pubbliche - nonostante fossero unanimi - sono stati contrastati con successo dalle associazioni ambientaliste che, attraverso le procedure partecipative garantite dalla legge, hanno bloccato l'iter delle varianti urbanistiche dimostrandone l'inconsistenza, ma senza ottenerne la rimozione definitiva.

La ricerca - attraverso un accurato esame degli atti amministrativi, del dibattito sociale e delle strategie di comunicazione - ne ricostruisce i passaggi con un linguaggio accessibile anche ai non esperti di materie urbanistiche, narrando le distorsioni, le carenze e purtroppo anche le falsità con cui le amministrazioni hanno forzato alcuni punti fragili della normativa regionale. Il porto turistico della gente vana offre quindi a cittadini e studiosi informazioni e strumenti per comprendere compiutamente e per farsi partecipi di una storia - se non contrastata con efficacia nel prossimo futuro - rischierà di trasformarsi in un ennesimo scempio delle coste toscane. Andrea Filpa (Roma, 1956) è docente di progettazione urbanistica presso la Facoltà di Architettura della Università degli Studi di Roma Tre.

Ha insegnato presso la Universidade Eduardo Mondlane di Maputo (Mozambico) e presso la Università degli Studi di Camerino. Ha svolto attività di ricerca ed operative in materia di valutazione di impatto ambientale, di reti ecologiche e di adattamento degli insediamenti urbani al cambiamento climatico, partecipando alla redazione di piani di aree protette, piani paesaggistici e piani di bacino. Ha coordinato piani di livello provinciale (Siena) e comunale (Siena, Pienza, San Quirico d'Orcia, Chiusi).

Membro effettivo dell'Istituto Nazionale di Urbanistica, fa parte del Comitato Scientifico del WWF Italia e dell'Osservatorio Nazionale per la qualità del paesaggio istituito presso il Ministero per i beni e le attività culturali.

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