Siena e Fiorentina ad armi pari, finisce così l'anno deludente

Recuperata la prima di campionato. Merito dei portieri e colpa degli attaccanti. Due squadre che avrebbero dovuto vincere a testa bassa, finiscono a reti bianche con la paura di perdere

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 dicembre 2011 00:28
Siena e Fiorentina ad armi pari, finisce così l'anno deludente

Mister Sannino non voleva perdere ancora ed è riuscito nell'impresa di strappare un punto prima della sosta natalizia ad una Fiorentina che sembrava, ancora una volta, dover affrontare una prova per spaccare il mondo uscendone poi con una paura inspiegabile di perdere. Perdere cosa poi? Diciassette punti a tre giornate dal termine del girone di andata. Forse perdere l'ennesima occasione di provarci, almeno. Gilardino resta in panchina ed il Siena sembra avere l'attacco mentre la Fiorentina no, così Destro e Calaiò ci provano mentre nel modulo dei viola Jovetic fa la punta solitaria.

"Un allenatore è pagato per fare delle scelte e ci mette la faccia. Io non guardo il nome o cognome, Gilardino spesso l'ho sostituito, oggi ho fatto il contrario" la risposta del tecnico gigliato. Brienza e soprattutto D'Agostino, l'uomo dal piede avvelenato, provano a scuotere la retroguardia viola costretta a vedere giocare e subire, ma senza farsi male. Rientro senza spessore per Alessio Cerci, detto 'uno dei pochi capaci di spingere' e se decide di stare fermo anche lui.. meglio Vargas che si propone con continuità e sembra aver, lentamente, recuperato un minimo di forma atletica, tenta alcuni suggerimenti per Jovetic, ma Brkic è attento e reattivo.

Montolivo c'è anche se non si vede, fortunatamente. Sarà anche inutile, ma sempre meglio tenerlo in campo. Al 60' il portiere bianconero deve chiudere la porta a Gamberini, l'unico capace di destare preoccupazione nella retroguardia senese e costringere prima Brkic e poi Brienza al salvataggio. D'Agostino è bravo a dettare le geometrie e disegnare passaggi invitanti, peccato che abbia la maglia sbagliata visto che nelle file viola si cerca un buon suggeritore. D'Agostino ha voglia di spolverare il suo repertorio e con una grande parabola a pochi minuti dal termine su punizione per poco non manda all'aria il piano (misterioso) della Fiorentina.

Bravo Boruc stavolta, che si ripete dopo pochi minuti su Calaiò. Il punticino a Siena è per metà tutto suo. Al termine dell'incontro ancora una volta davanti alle telecamere ci finisce Valon Behrami: "Abbiamo avuto paura di perdere, nel primo tempo non riuscivamo a mettere la palla a terra invece nel secondo il mister ha acambiato qualcosa e si è visto, li abbiamo messi in difficoltà. Se avessimo avuto dei punti in più questa partita l'avremmo vinta, invece sapevamo di non poter perdere vista anche la contestazione.

Mi manca il guizzo per fare la differenza e su questo devo lavorare molto" Delio Rossi: "Migliora la condizione fisica ed anche lo spirito, ho visto un centrocampo più sereno nel secondo tempo. Ma già contro l'Atalanta abbiamo visto l'orgoglio. Ho dovuto gestire l'emergenza, in considerazione delle partite ravvicinate ho dovuto cambiare anche tre o quattro giocatori" Finisce l'anno come è iniziato, con la perplessità dei tifosi allontanatisi dalla squadra, con i fischi e con i cori destinati ai calciatori operai.

Qualcuno si aspettava la prova di orgoglio per il giorno che recuperava 'la serrata' dello sciopero, invece nulla. A dirlo erano stati i calciatori. Romulo e Behrami "A Siena si vince" senza se e senza ma. Pretendere che Delio Rossi portasse con se la bacchetta magica era effettivamente volere troppo. Il nuovo tecnico ha trovato una squadra da rimodellare, un po' come la creta quando provi a metterci le mani e poi la abbandoni troppo tempo al sole. Serve lavorare, lavorare e lavorare. A tal proposito adesso tutti in ferie.

Gli Highlights dell'incontro curati dalla redazione di Violachannel.Tv:

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