Hiromi in concerto apre Network Sonoro 2012

Venerdi 27 gennaio (ore 21.15) al Teatro Bucci di San Giovanni Valdarno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 dicembre 2011 14:01
Hiromi in concerto apre Network Sonoro 2012

Hiromi ha incantato la comunità jazz con il suo album di debutto del 2003, Another Mind. L’euforia scatenata dal suo primo album si è propagata al nativo Giappone, dove ha venduto 100 mila copie. Il secondo album della compositrice/tastierista, Brain, ha ricevuto nel 2004 il premio Horizon ai Surround Music Awards, il premio New Star dal Swing Journal, l’album d’oro da Jazz Life, il Best Japanese Jazz Album da HMV Japan, e il premio miglior artista giapponese del Japan Music Pen Club, club di giornalisti di musica jazz e classica.

Brain è stato anche nominato Album dell’anno dai lettori del Swing Journal nel 2005. nel 2006 Hiromi ha vinto il Best Jazz Act ai Boston Music Awards e il premio Rising Star al Guinness Jazz Festival. Ha inoltre meritato i premi Jazzman of the Year, Pianist of the Year e Album of the Year nel sondaggio dei lettori giapponesi del Swing Journal per il suo album del 2006, Spiral. Hiromi continua la serie vincente con l’uscita del 2007 Time Control e del 2008, Beyond Standard. Entrambi i dischi vedono la partecipazione speciale della super band di Hiromi, i Sonic Bloom.

Hiromi trae sempre ispirazione da tutti e da tutto intorno a lei. La lista delle sue influenze, così come della sua musica, è senza confini. «Io amo Bach, Oscar Peterson e Franz Liszt; ma amo anche Ahmad Jamal e Sly & the Family Stone, Dream Theater e King Crimson. Sportivi come Carl Lewis e Michael Jordan sono mia grandissima fonte di ispirazione: fondamentalmente, mi sento ispirata da chiunque abbia grande, grande energia.»Ma lei non vuole, per una questione di principio, dare un’etichetta alla sua musica.

Lei continua a seguire ciò che la stimola, lasciando agli altri le definizioni. "Non voglio dare un nome alla mia musica," dice Hiromi. "Le altre persone possono farlo, se vogliono. Per me è semplicemente l’unione di ciò che ascolto e di ciò che imparo. Ci sono elementi della musica classica, qualcosa del rock, altro del jazz, ma non voglio dargli un nome."

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