Tempi di crisi ma il Maggio rilancia con la nuova stagione

Tempi durissimi e situazione grave per tutto il comparto dello spettacolo italiano, ma il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino rilancia e presenta una Stagione di opere, concerti e balletti più l’edizione numero 73 del Festival.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 luglio 2009 11:33
Tempi di crisi ma il Maggio rilancia con la nuova stagione

Tempi durissimi e situazione grave per tutto il comparto dello spettacolo italiano, ma il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino rilancia e presenta una Stagione di opere, concerti e balletti più l’edizione numero 73 del Festival che contengono i costi di produzione ( meno 15% rispetto alle precedenti, pari a 6,4 milioni per tutta l’attività) e non rinuncia ai grandi nomi, alla qualità unita alla produttività, alle sfide e alla contemporaneità. La Fondazione lirica di Firenze conferma dunque le sue molteplici linee di programmazione in cui articola la sua attività nell’arco dell’anno: un anticipo autunnale con il progetto Recondita Armonia, titoli popolari – quest’anno la Trilogia verdiana con Rigoletto, Trovatore e Traviata – che si alternano ogni sera per due settimane; la Stagione, improntata fortemente al repertorio operistico italiano, ma con un’inaugurazione di livello internazionale con Ozawa che dirige Janacek, fra novembre e marzo; il Festival Maggio Musicale Fiorentino, che giunge alla 73^ edizione, e poi le tournèe, le coproduzioni con l’Europa e gli Stati Uniti, l’attenzione alle nuove generazioni. Francesco Giambrone, Sovrintendente, e Paolo Arcà, Direttore Artistico, insieme al Vice Sindaco di Firenze Dario Nardella, le hanno presentate nel corso di una conferenza stampa che ha fatto il punto sulla situazione generale di crisi, ma anche sull’orgoglio di tutto il Maggio, dalla dirigenza alle masse artistiche e tecniche, nel tenere alto il prestigio, la tradizione e l’eccellenza delle scelte e degli interpreti. “Non posso che citare e condividere le parole del Presidente Napolitano e del Ministro Bondi” – ha esordito Giambrone – che richiamano da una parte ad un impegno molto più deciso a favore di un costante sviluppo di tutte le manifestazioni della cultura e dell’arte italiana, che non può non essere assunto con la massima serietà dai poteri pubblici centrali, regionali e locali, come ha detto il Presidente, e dall’altra, come ha dichiarato il Ministro, richiamano le ragioni di un mondo che ha reso grande l’Italia a livello internazionale e che contribuisce non poco, certo in misura maggiore di quanto riceve dalle risorse pubbliche, all’economia del Paese: ci aspettiamo dunque ora azioni concrete e coerenti”. Undici i titoli d’opera che andranno in scena complessivamente fra ottobre e giugno, e tre i balletti con MaggioDanza, cui si affianca una organica stagione sinfonica e oratoriale che valorizza le possibilità tecniche e stilistiche dell’Orchestra e del Coro del Maggio. Inaugura la Stagione 2009 / 2010 Seiji OZAWA, che torna a Firenze dall’8 novembre con un titolo mai rappresentato nel capoluogo toscano, LA PICCOLA VOLPE ASTUTA di Leos Janacek, opera struggente dove gli animali dialogano fra loro e comprendono il linguaggio degli uomini, e in cui uomini e animali sono posti sullo stesso piano, nell’allestimento fiabesco, di grande impatto visivo anche per i più piccoli, che vede il debutto del regista francese LAURENT PELLY ed è coprodotto– dopo la splendida Elektra dell’anno scorso - con il Saito Kinen Festival. L’ITALIANA IN ALGERI di Rossini segna il debutto italiano nella regia lirica dello ‘scatenato’ gruppo catalano Els Comediants; protagonista è Daniela Barcellona, affiancata da specialisti come Simone Alaimo, John Osborn e Bruno De Simone, dirige Enrique Mazzola e il nuovo allestimento è coprodotto con il Teatro Real di Madrid, l’Opéra National de Bordeaux e la Houston Grand Opera. In dicembre significativo è il progetto de IL CAMPANELLO, deliziosa farsa di Donizetti di rara esecuzione (l’ultima rappresentzaione a Firenze risale al 1948), che vedrà, insieme ancora a Bruno De Simone, i giovani cantanti formati ai corsi di MaggioFormazione, per la direzione di Fabrizio Maria Carminati ed un nuovo allestimento per la regia di Jean-Luis Grinda, con le scene dipinte di Raffaele De Savio che curerà anche un corso di formazione per pittori-scenografi. Torna, dopo quasi trent’anni di assenza, il capolavoro liberty di Francesco Cilea ADRIANA LECOUVREUR: sul podio salirà il grande Bruno Bartoletti, protagonista Adina Nitescu (al debutto nel ruolo), accanto a lei Marco Berti, Juan Pons e Marianne Cornetti, regia e costumi di Ivan Stefanutti. Nel campo della danza e del balletto, il Teatro del Maggio sceglie di confermare l’investimento sulla propria Compagnia MaggioDanza, guidata da Vladimir Derevianko, con due titoli “tradizionali” in Stagione come CARMEN SUITE, coreografia di Alberto Alonso, étoile ospite Eleonora Abbagnato, in abbinamento a Il Campanello, e DON QUIXOTE dello stesso Derevianko, entrambi con orchestra dal vivo; e con una nuova proposta nell’ambito del Festival per dare invece risalto ai linguaggi della contemporaneità, THE MAN IN THE BOX, nuova creazione che vede l’ètoile Guillaume Coté nella triplice veste di coreografo, autore delle musiche ed interprete in scena. MaggioDanza sarà inoltre nuovamente impegnato in tournèe, in Italia e all’estero, contribuendo in misura significativa alla crescita di nuovo pubblico anche per la danza e alla diffusione della cultura coreutica. L’attività sinfonica e sinfonico-corale è uno dei momenti centrali della programmazione, con una strutturata Stagione che si estende da novembre ad inizio aprile ed esplora un repertorio che si estende cronologicamente da Bach (Oratorio di Natale diretto da Chailly) all’ultima creazione di Hans Werner Henze, Elogium Musicum, in prima esecuzione italiana. Zubin Mehta, Riccardo Chailly, Daniel Oren, Ingo Metzmacher, Pietari Inkinen, Leonidas Kavakos (nella doppia veste anche di violinista), Ryan Mac Adams (un giovane promettente segnalato da Mehta), Michail Pletnev, Marc Albrecht e Tomas Netopil sono i direttori che si alterneranno sul podio dell’Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino durante la Stagione; accanto a loro solisti quali i soprani Mariella Devia e Michaela Kaune, il pianista Lars Vogt e le prime parti del Maggio Domenico Pierini e Luca Benucci, con programmi che prevedono una forte presenza di Schumann – in occasione del bicentenario della nascita – e grandi autori come Mozart, Mendelssohn, Beethoven, Bruckner, Brahms, Berg, Chausson, Debussy, Dvorak, Janacek, Mahler, Stravinsky, Rachmaninov, Skrjabin, Ravel, Richard Strauss. Nel settembre 2009 l’Orchestra sarà ospite, per la seconda volta, del prestigioso Festival Enescu a Bucarest, in Romania, con due concerti diretti da Roberto Abbado – Premio Abbiati quest’anno quale miglior direttore, anche per la Phaedra fiorentina – e dal Maestro rumeno Christian Mandeal. “VERSO ORIENTE” è il titolo della 73^ edizione del Maggio Musicale Fiorentino, il Festival che proietta Firenze a livello internazionale come grande capitale della musica e della cultura, e che nel 2010 esplorerà liberamente sottili squarci fantastici che, prendendo spunto da un Oriente favolistico e irreale, hanno dato vita a creazioni di rilievo assoluto nel campo del teatro musicale. Del Festival sarà autentico deus ex machina il Direttore Principale del Maggio ZUBIN MEHTA, impegnato nell’opera di apertura (29 aprile, giorno del suo compleanno) DIE FRAU OHNE SCHATTEN (La donna senz’ombra) di Richard Strauss, su libretto di Hugo von Hoffmannsthal, che il Maestro indiano affronta per la prima volta nella sua vita, in una nuova produzione con la regia di Mario Martone che ritorna al Festival dopo il grande successo di Antigone, e nel RATTO DAL SERRAGLIO di Wolfgang Amadeus Mozart (dal 16 maggio), ripresa di un fortunato spettacolo andato in scena nel 2002 al Teatro della Pergola ed immortalato in un bel dvd da RaiTrade TDK. Ed inoltre, Mehta sarà protagonista di un concerto tutto incentrato su Chopin con il grande amico di sempre DANIEL BARENBOIM, quest’ultimo anche in recital solistico, mentre l’orchestra ospite sarà la storica Staatskapelle di Dresda diretta da Fabio Luisi. Il Maggio non rinuncia alla sua vocazione alla contemporaneità, che è del resto una sua cifra artistica peculiare, e prosegue nella scelta strategica di commissionare e presentare nuovi lavori ai compositori del nostro tempo che molte soddisfazioni e successi ha mietuto negli anni scorsi, fino al conferimento dei Premi Abbiati per le migliori novità per due anni consecutivi. Nel 2010 l’autore sarà MARCO BETTA, che propone NATURA VIVA, libretto e regia di Ruggero Cappuccio, voce recitante Chiara Muti con la direzione di Aldo Sisillo, scene di Nicola Rubertelli, che sarà realizzata al Teatro Goldoni, ormai luogo d’elezione per le creazioni contemporanee, in prima assoluta il 15 e 17 giugno; il concerto conclusivo sarà diretto dal grande Kurt Masur. Sono queste naturalmente solo le linee artistiche principali del 73° Festival, il cui programma completo – in definizione anche un progetto con RICCARDO MUTI per il 250° anniversario della nascita del fiorentino Luigi Cherubini - verrà reso noto nei prossimi mesi. Lungo tutto il corso dell’anno e della Stagione si svolge inoltre un’attività rivolta alle scuole, che ha il compito di portare a teatro ragazzi che si accostano per la prima volta alla musica dal vivo con spettacoli loro dedicati.

Accanto alle prove generali aperte alle scolaresche e alle presentazioni loro dedicate, è quest’anno prevista la proposta dell’opera per ragazzi IL SOLE DI CHI E’ della giovane compositrice italiana Silvia Colasanti, in collaborazione con il CIDIM, e la prosecuzione del progetto che ha visto da alcuni anni, d’intesa con l’Amministrazione Comunale di Firenze, centinaia di studenti della scuola dell’obbligo impegnati in prima persona nella realizzazione di spettacoli che prendono le mosse dai titoli in cartellone, con il coinvolgimento diretto dei ragazzi, degli insegnanti e delle stesse famiglie, e un notevole apporto nell’incremento di presenze giovanili nel pubblico. La campagna abbonamenti per la Stagione 2009 / 2010 del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino prevede la conferma degli abbonamenti fino al 26 settembre, mentre dal 29 settembre si potranno sottoscrivere i nuovi ed acquistare i biglietti per i singoli spettacoli.

Invariati i prezzi rispetto alla Stagione precedente, così come i sostanziosi sconti che avvantaggiano gli abbonati e la MaggioCard a 10 euro per i giovani under 26. Informazioni: tel 055 2779.350. Infine, nell’ottica della nuova progettualità che dovrà contraddistinguere il funzionamento intensivo del futuro nuovo Teatro del Maggio (la cui apertura è prevista nel 2011 per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia), prosegue l’ospitalità alle musiche altre, e comunque alte. Ryuichi Sakamoto, Charles Aznavour, che torna in Italia dopo 26 anni, e Stefano Bollani, con il contrabbassista Jesper Bodilsen e il batterista Morten Lund, sono i celebri artisti che si esibiranno per la prima volta nella sala grande del Teatro Comunale di Firenze, rispettivamente il 22 ottobre Sakamoto, presentato da International Music and Arts, il 1° novembre Aznavour, grazie alla collaborazione con PRG, e il 18 gennaio Bollani, in collaborazione con Associazione Music Pool, nell’ambito di Music Pool/Network Sonoro 09. Ma il 7 novembre (data unica per l’Italia) sarà l’icona della bellezza per eccellenza, il David di Michelangelo, a vegliare con la sua statuaria perfezione su un appuntamento davvero irripetibile: nove Stradivari, nove strumenti straordinari appartenenti alla Nippon Music Foundation e il cui valore supera i quaranta milioni di dollari, ai quali si aggiungerà dalla Royal Academy di Londra una delle rare viole Stradivari esistenti al mondo, l’ “Archinto” del 1696, verranno suonati da altrettanti virtuosi alla Galleria dell’Accademia per un evento di fund raising a favore del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino; i mecenati che aderiranno avranno la possibilità di intrattenersi a fine concerto con i musicisti in un esclusivo gala dinner a Palazzo Tornabuoni.

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