Alluvione: Rossi in visita, le accuse di Legambiente

Il centro della Lunigiana è stato evacuato ieri sera per misura precauzionale. Legambiente denuncia il cemento negli alvei e la mancata allerta.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 ottobre 2011 13:22
Alluvione: Rossi in visita, le accuse di Legambiente

Il presidente Enrico Rossi raggiunge Mulazzo, per una visita. Il centro della Lunigiana è stato evacuato ieri sera per misura precauzionale, dopo un sopralluogo che aveva messo in evidenza la possibilità di frane nella zona. Le persone evacuate hanno trovato ospitalità per la notte presso amici o parenti e, alcuni, nelle strutture alberghiere della zona. Per oggi previste altre valutazioni dei tecnici sullo stato del territorio. In relazione alla visita del presidente a Mulazzo sono stati annullati gli appuntamenti del presidente, ovvero la visita allo stabilimento della Richard Ginori e l’incontro con i tirocinanti del progetto GiovaniSì. 
"Il disastro non era solo annunciato ma disegnato da 13 anni in rosso nelle mappe del rischio idraulico dell’Autorità di Bacino del Fiume Magra".

Legambiente interviene così sull’alluvione ad Aulla in seguito all’esondazione del Fiume Magra nel centro della parte nuova della cittadina. Impressionante l’esatta sovrapposizione dell’area a ‘Rischio idraulico molto elevato’ della mappa del Piano di assetto idrogeologico dell’Autorità di Bacino con la superficie coperta dall’acqua il 25 ottobre scorso ad Aulla. L’effettiva eccezionalità dell’evento atmosferico e delle sue conseguenze sui fiumi non può quindi costituire alcuna scusante perché era ampiamente documentata e prevista da atti ufficiali del 1998 e del 2006.

(MAPPA) Per Legambiente la situazione non si presta ad alcun dubbio d’interpretazione: 1. da 13 anni a questa parte si è continuato a costruire ed autorizzare attività commerciali, servizi pubblici ed abitazioni in un’area, prima soggetta alle misure di salvaguardia, e poi dichiarata a ‘Rischio idraulico molto elevato’ con Delibere dell’Autorità di Bacino e dei consigli Regionali di Toscana e Liguria. 2.

Nonostante la documentata conoscenza del rischio idraulico, nessun Ente preposto ha mai realizzato dispositivi di allerta ed evacuazione adeguati in presenza di allerta meteo diramati, come ampiamente e tristemente confermato il 25 attobre scorso.Purtroppo la conferma delle negligenze verificatesi a più livelli istituzionali si è verificata il pomeriggio di giovedì scorso, quando il Fiume Magra ha straripato nella parte Nord del centro di Aulla portando con se morte e distruzione, proprio dove previsto dalle carte ufficiali. Legambiente, oltre ad esprimere il cordoglio alle famiglie delle vittime ed agli alluvionati, lancia una netta denuncia per la colposa negligenza da parte di tutti gli Enti competenti, auspica l’avvio di un’indagine della Magistratura e chiede: - l’immediato stop a qualunque edificazione nuova o in corso di costruzione nell’area dichiarata a rischio idraulico - la realizzazione immediata di un sistema di allerta ed evacuazione delle attività ed abitazioni esistenti in area dichiarata a rischio idraulico - l’immediato avvio di un tavolo per valutare e programmare la delocalizzazione in aree sicure delle attività ed abitazioni a maggior intensità di rischioL’Associazione pertanto, prendendo atto positivamente delle dichiarazioni del governatore della Toscana Rossi a favore del blocco delle nuove costruzioni nelle aree a rischio, chiede di andare oltre e realizzare i sistemi di allerta ed un piano di delocalizzazione. “Di fronte a questo triste disastro - dichiara Matteo Tollini della Segreteria di Legambiente Toscana - emergono purtroppo chiare le sottovalutazioni e negligenze degli Enti competenti alla difesa del rischio idraulico ed alla protezione civile.

E’ chiaro a tutti che Aulla nuova è stata costruita occupando ben metà dell’alveo del Fiume Magra e nonostante il rischio acclarato giovedì scorso non è scattato alcun sistema di allerta ed evacuazione. Ora basta, non accetteremo interventi inutili e posticci di difesa come gli argini a Sud di Aulla, senza il preventivo blocco delle costruzioni ed un piano di delocalizzazione delle attività a maggior rischio.” “La presenza del Ministro Matteoli questa mattina in Lunigiana: prima a Pontremoli e poi ad Aulla, la tempestiva dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri con un ingente stanziamento di fondi (65 milioni di euro) sono la testimonianza di una presenza forte delle Istituzioni al fianco delle Comunità della Lunigiana duramente colpite dall’alluvione dello scorso martedì.

Un segnale di solidarietà e di vicinanza dell’intera nazione che si unisce agli sforzi che si stanno compiendo anche a livello regionale per i quali il Gruppo del PdL non farà mancare il proprio contributo positivo. È importante far presto e bene. Servono risorse per l’immediato ma anche, e soprattutto, per la ricostruzione. Non è il tempo delle polemiche. Se la Regione ha costatato di non avere subito risorse disponibili si proceda, come annunciato dal Presidente Rossi, ad un aumento contenuto dell’accisa sulla benzina.

Il PdL non ostacolerà, anzi, sosterrà ogni provvedimento utile al sostegno delle Comunità danneggiate purché limitato nel tempo e soprattutto interamente finalizzato alla Lunigiana” così Alberto Magnolfi, Presidente Gruppo regionale PdL e Jacopo M. Ferri, Consigliere regionale PdL.

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