Province toscane e patto di stabilità: pagamenti 'bloccati'

UPI Toscana impegnata in un positivo confronto con la Regione sul patto di stabilità per individuare soluzioni concordate che consentano lo sblocco dei pagamenti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 settembre 2011 17:38
Province toscane e patto di stabilità: pagamenti 'bloccati'

Firenze - Ammontano a circa 110 milioni di euro i pagamenti in conto capitale, erogabili entro il 31 dicembre 2011, ma allo stato attuale non effettuabili, per i quali le 10 Province della Toscana stanno avviando in questi giorni un intenso rapporto per chiedere un intervento finanziario della Regione, utilizzando lo strumento della compensazione verticale prevista dal Patto di stabilità territoriale. La cifra sopra riportata costituisce il 15.8% dei residui passivi in conto capitale di inizio anno ed è formata da risorse stanziate per infrastrutture cruciali quali in viabilità ed edilizia scolastica ed opere strategiche del territorio a tutela e salvaguardia dello stesso.

Nel triennio 2006-2010, il rispetto dovuto del patto di stabilità interno ha significato per le Province la riduzione delle spese in conto capitale del 24%, tale situazione è stata più volte sottolineata da Upi Toscana nei tavoli di concertazione con la Regione proprio nella consapevolezza che sono colpiti prioritariamente servizi diretti ai cittadini con gravi conseguenze che oltretutto limitano fortemente il contributo allo sviluppo economico a cui le Province potrebbero partecipare . L'UPI sottolinea quindi che le Province non hanno avuto ne’ nel 2009 (salvo Livorno per un modesto importo) ne’ nel 2010, la possibilità di partecipare in maniera “verticale” al patto territoriale ed usufruire del plafond messo a disposizione della Regione. E' pertanto evidente la situazione di difficoltà che si è venuta a creare: le Province da una parte ricevono dalla Regione molti trasferimenti sia di parte corrente che di parte capitale, legati alla gestione di funzioni e alla realizzazione di interventi per conto della Regione stessa.

(si tratta in generale appunto di importanti investimenti sul territorio, a beneficio della comunità di cittadini e delle imprese che vi insistono) dall'altra questi investimenti o vengono rallentati nella loro esecuzione, o rischiano di impedire di fatto alle Province il rispetto del Patto di stabilità Su queste cifre l' UPI intende impostare - in sede di concertazione istituzionale – un positivo e approfondito rapporto con la Regione Toscana nella certezza che uno sforzo comune potrà positivamente favorire lo sblocco delle risorse finanziarie ferme nelle casse.

UPI Toscana proseguirà così il suo impegno per consentire il pagamento delle imprese creditrici e contribuire al rilancio dell’economia nei territori interessati. Ammontano a circa 110 milioni di euro i pagamenti in conto capitale, erogabili entro il 31 dicembre 2011, ma allo stato attuale non effettuabili, per i quali le 10 Province della Toscana stanno avviando in questi giorni un intenso rapporto per chiedere un intervento finanziario della Regione Toscana, utilizzando lo strumento della compensazione verticale prevista dal Patto di stabilità territoriale. La cifra sopra riportata costituisce il 15.8% dei residui passivi in conto capitale di inizio anno ed è formata da risorse stanziate per infrastrutture cruciali quali in viabilità ed edilizia scolastica ed opere strategiche del territorio a tutela e salvaguardia dello stesso.

Nel triennio 2006-2010, il rispetto dovuto del patto di stabilità interno ha significato per le Province la riduzione delle spese in conto capitale del 24%, tale situazione è stata più volte sottolineata da Upi Toscana nei tavoli di concertazione con la Regione proprio nella consapevolezza che sono colpiti prioritariamente servizi diretti ai cittadini con gravi conseguenze che oltretutto limitano fortemente il contributo allo sviluppo economico a cui le Province potrebbero partecipare . L'UPI sottolinea quindi che le Province non hanno avuto ne’ nel 2009 (salvo Livorno per un modesto importo) ne’ nel 2010, la possibilità di partecipare in maniera “verticale” al patto territoriale ed usufruire del plafond messo a disposizione della Regione. E' pertanto evidente la situazione di difficoltà che si è venuta a creare: le Province da una parte ricevono dalla Regione molti trasferimenti sia di parte corrente che di parte capitale, legati alla gestione di funzioni e alla realizzazione di interventi per conto della Regione stessa.

(si tratta in generale appunto di importanti investimenti sul territorio, a beneficio della comunità di cittadini e delle imprese che vi insistono) dall'altra questi investimenti o vengono rallentati nella loro esecuzione, o rischiano di impedire di fatto alle Province il rispetto del Patto di stabilità Su queste cifre l' UPI intende impostare - in sede di concertazione istituzionale – un positivo e approfondito rapporto con la Regione Toscana nella certezza che uno sforzo comune potrà positivamente favorire lo sblocco delle risorse finanziarie ferme nelle casse.

UPI Toscana proseguirà così il suo impegno per consentire il pagamento delle imprese creditrici e contribuire al rilancio dell’economia nei territori interessati.

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