In aumento le donazioni di sangue da cordone ombelicale

Risultato dell'organizzazione Regionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 settembre 2011 14:40
In aumento le donazioni di sangue da cordone ombelicale

FIRENZE– “Invito le future mamme a donare il sangue del cordone ombelicale, facendo così un gesto di grande solidarietà. Questo sangue è ricco di cellule staminali, che possono offrire speranza di guarigione a chi è malato”. L’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia rivolge a tutte le future mamme un appello a donare il sangue del cordone ombelicale. In Toscana è attiva una banca regionale che opera in modo efficace e capillare sul territorio regionale tramite le due sedi aziende ospedaliero-universitarie di Pisa e di Careggi, a Firenze; ed è possibile donare in tutti i punti nascita pubblici e privati della Toscana. Le cellule staminali presenti nel sangue del cordone ombelicale possono essere un valido aiuto nel caso di malattie ematologiche, come anemie o leucemie, linfomi e alcune malattie del sistema immunitario.

La forte pressione mediatica ha prodotto negli ultimi anni una larga adesione delle neo mamme alla proposta di conservare in banche estere, per uso esclusivo del proprio figlio, il sangue del cordone ombelicale. Il tam tam mediatico ha creato la falsa illusione di poter assicurare ai propri figli una chance in più in caso di gravi malattie e molte mamme hanno aderito a questa suggestione, inviando all’estero il sangue del proprio cordone ombelicale, a proprie spese perché la conservazione autologa è proibita per legge nella banche italiane, in quanto pratica non supportata da evidenze scientifiche. Nel secondo semestre del 2010, le autorizzazioni rilasciate dalla Regione Toscana per l’esportazione presso banche private estere sono state ben 1.178.

Ma l’evidenza scientifica ha dimostrato come la conservazione autologa sia una vera e propria illusione, in quanto di fronte a un effettivo bisogno l’unico sangue da non utilizzare per il proprio figlio è il suo. Numerosi studi hanno dimostrato che le cellule preleucemiche e leucemiche possono essere presenti già nel sangue cordonale di bambini che più tardi svilupperanno una leucemia durante l’infanzia, di conseguenza il trapianto di sangue cordonale autologo nelle leucemie del bambino è controindicato, proprio perché le cellule preleucemiche già presenti nel sangue cordonale potrebbero causare una nuova manifestazione della malattia che viene trattata.

In Italia, l’unico caso in cui è consentita, ed effettuata gratuitamente dal servizio pubblico, la conservazione a fini autologhi del sangue da cordone ombelicale è la presenza nella storia familiare del nascituro di una delle malattie genetiche presenti in una lista ben precisa e periodicamente aggiornata. Sulla base di tutte queste considerazioni, la Regione Toscana ha intrapreso un percorso di sensibilizzazione alla donazione solidale del sangue da cordone ombelicale, mettendo in atto campagne informative e percorsi formativi del personale sanitario.

Nell’ultimo anno le raccolte effettuate a livello regionale hanno mostrato un incremento di oltre il 10%, e parallelamente l’invio di unità presso strutture private estere ad uso autologo non solidaristico è diminuito di una percentuale simile. “Questo è un segnale positivo di un’accresciuta sensibilità e consapevolezza delle donne toscane – commenta l’assessore – Nel rinforzare il mio invito a un gesto di solidarietà, voglio prendere con le future mamme un preciso impegno a facilitare il percorso della donazione, rendendola possibile 365 giorni l’anno e superando le difficoltà organizzative che fino ad ora hanno impedito di poter donare nei giorni festivi”. Lucia Zambelli

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