Liberazione: la Digos arresta gli anarchici

Denunciati 2 noti estremisiti di sinistra. De Zordo: "La commemorazione dei franchi tiratori in occasione della Liberazione dal Nazifascimo di Firenze è una pura provocazione"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 agosto 2011 15:54
Liberazione: la Digos arresta gli anarchici

Ieri mattina CasaPound Firenze ha reso omaggio ai franchi tiratori e a tutti i caduti della Repubblica Sociale Italiana depositando una corona di fiori al Sacrario Militare della RSI di Trespiano. A poche ore dal sessantaseiesimo anniversario della caduta di Firenze in mano alleata i giovani della destra fiorentina hanno celebrato a loro modo, con saluti romani e inni al Duce gli ideali dei cecchini fascisti dell'estate del '43, in cui ancora oggi si riconosce l'azione politica di gente come quella di CasaPound. Ieri a Trespiano c'erano anche agenti della Digos fiorentina, che anziché perseguire gli apologeti pubblici del Partito Fascista, hanno identificato e denunciato un uomo e una donna (46 anni lui, 56 lei) responsabili di un'azione antifascista.

Già ampiamente noti alle forze dell’ordine come Anarchici, ieri sera sono stati pizzicati all’opera con bombolette spray alla mano, mentre stavano imbrattando con scritte le mura dell’ingresso del cimitero monumentale di Trespiano. La frase “morte al fascio” è quanto la coppia era riuscita a scrivere prima di essere fermata nel loro intento. "La commemorazione dei franchi tiratori in occasione della Liberazione dal Nazifascimo di Firenze è una pura provocazione -interviene la consigliera comunale di perUnaltracittà - lista di cittadinanza, Ornella De Zordo- Quanto avvenuto negli ultimi giorni non può passare sotto silenzio, senza che le autorità competenti, e responsabili, forniscano chiarimenti e risposte.

L’omaggio agli assassini fascisti ha assunto quest’anno un immeritato rilievo per la esplicita convocazione dell’iniziativa da parte di alcuni gruppi dell’estrema destra, legati anche al PdL. Si è connotata quindi appieno come iniziativa politica, che si richiama esplicitamente ai valori, alle azioni, alle idee proprie di quel regime fascista che veniva spazzato via in quell’agosto del 1944. Chiediamo pertanto alle autorità competenti, oggi attive a Firenze, città Medaglia d’oro della Resistenza:

1) Cosa ci vuole ancora per caratterizzare una iniziativa come chiara apologia del fascismo, e quindi prendere gli adeguati provvedimenti per non consentirne lo svolgimento, in quanto contraria alla legge e al dettato costituzionale? 2) Quanto dovremo aspettare perché la solerzia che ha portato alla denuncia di due persone ree di aver fatto una scritta sul muro di Trespiano si diriga piuttosto nei confronti di chi come Casaggi, con tanto di firma, imbratta da mesi ogni muro della città con chilometri di manifestini deliranti, scritte e simboli? 3) Che fine ha fatto l'annunciata iniziativa del sindaco Renzi, che prevedeva la pulitura dei muri e multe salatissime per chi come Casaggi ha imbrattato la città? I muri sono sempre sporchi, le multe finiranno nel dimenticatoio?
Con un pensiero grato a tutti coloro, partigiani e popolo insorto, che 67 anni fa, spesso con il sacrificio della vita, resero libertà e dignità a una città e a un paese mortificati e messi in ginocchio da vent’anni di spietata dittatura, aspettiamo risposte a queste domande dal Sindaco, dal Questore, dal Prefetto, perché a quelle persone, e a quella memoria, si deve il rispetto che meritano".

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