Saccardi: “Il Viminale moroso per tre milioni di euro”

L’assessore alle politiche sociali: “Il Ministero non è mai stato regolare nei pagamenti, malgrado un preciso accordo firmato in prefettura”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 agosto 2011 21:40
Saccardi: “Il Viminale moroso per tre milioni di euro”

Un accordo settennale per la presa in carico e l’inserimento sociale dei rifugiati e dei richiedenti asilo, sottoscritto dal Comune e dal ministero dell’Interno in prefettura oltre un anno fa, rischia di arenarsi o quantomeno di ridimensionarsi a causa della “morosità” nei pagamenti del Viminale. Lo rileva Stefania Saccardi, assessore alle politiche sociali. “Si tratta - spiega Saccardi - del progetto PACI, rivolto a 130 rifugiati e richiedenti asilo, in stragrande maggioranza somali, che prevede accoglienza nell’albergo Real di viale Gori, percorsi di formazione, borse lavoro e graduale inserimento in una vita autonoma.

Il Comune ha avviato il progetto PACI, affidandone la gestione alla cooperativa Co&so, il primo aprile 2010: finora si è occupato di 220 persone e 48 hanno già attivato un percorso di vita indipendente. Come da accordi, il progetto sarebbe stato a totale carico del ministero dell’Interno”. “In realtà - afferma Saccardi - il Viminale non è mai stato regolare nei pagamenti, e adesso siamo arrivati quasi al collasso: la cooperativa Co&so è ‘sotto’ di tre milioni di euro, e rischia di dover chiudere almeno alcune attività di integrazione, se non tutte”.

“Il Comune - aggiunge l'assessore - ha dovuto ricorrere a risorse proprie, pari a 200 mila euro, ma non sappiamo fino a quando: a quanto a noi risulta, il Ministero non ha previsto i fondi per il progetto PACI nel suo bilancio”. “Al Pdl che polemizza con i presunti milioni spesi dal Comune per i rifugiati - precisa inoltre Saccardi - vorrei far notare intanto che questi soldi ‘transitano’ sul bilancio del Comune ma sono erogati dal leghista Roberto Maroni. Il Comune è lieto che l’esponente del Governo spenda questi soldi, ma sarebbe ancora più contento se li erogasse sul serio”.

(edl)

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