I Della Valle vendono? ''Troviamo paradossale dover continuamente smentire''

Già si parlava di Red Bull e c'era chi pensava ad una squadra formato lattina da agitare prima dell'uso per poter avere un campionato spumeggiante.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 giugno 2011 16:57
I Della Valle vendono? ''Troviamo paradossale dover continuamente smentire''

Ennesimo Comunicato ufficiale con il giglio per smentire una indiscrezione delle calde ore di Calciomercato. Sarebbe troppo facile giocare sull'assenza di notizie e dire che.. il silenzio lascia spazio alle ipotesi. "ACF Fiorentina dichiara che le voci circolate nelle ultime ore in merito ad un interessamento da parte di terzi all’acquisto della Società sono da considerarsi totalmente infondate e ridicole. Troviamo inoltre paradossale dover continuamente smentire notizie inesistenti". Vero è che il momento non è dei migliori e si cerca di aggrapparsi ad ogni minimo segnale di vita, in fin dei conti paventare la vendita della Società può servire, nel momento di 'disamoramento' per sentirsi dire l'esatto contrario e crederci ancora.

Il 'caso' Mihajlovic non si è chiuso privo di strascichi, le parole di Moratti "Voglio bene a Sinisa, non lo metterei mai in difficoltà" sono suonate sibilline dopo la girandola di nomi usciti per la panchina nerazzurra e quella indiscrezione su quanti si sarebbero fatti avanti personalmente. Forse allora la riflessione da fare è questa, non l'essere costretti a smentire continuamente, ma il perché del trovarsi a farlo in un vuoto di conferme che non si ricorda negli ultimi anni. Le ''voci'' poi prendono il via tanto che persino il vicesindaco di Firenze, Dario Nardella, impegnato nella presentazione di un evento fiorentino legato al mondo dell'imprenditoria toscana, è stato oggetto di una domanda sul futuro della Società "Teniamo d'occhio la situazione, noi non entriamo nel merito delle scelte tecniche o finanziarie, ci preme che tutto vada sempre per il meglio, ma non è questo il nostro campo, i nostri compiti sono diversi" ha detto, rispettando i ruoli e salvaguardando la tutela di tutti i cittadini, tifosi e non. Vucinic, Cassano..

come le nuvolette dei cartoni animati aleggiano per strada tra i pensieri degli irriducibili viola che credono nella spinta propulsiva di Corvino e nella sua capacità di racimolare denaro per poi sferrare il colpo. Anche se di veri colpi nell'ultimo periodo non si è parlato, puntando piuttosto sulle scommesse. I soldi che sono arrivati ad ora valgono come ''risparmio'' a Bilancio; risparmio sull'ingaggio di Mutu passato al Cesena e presto su quello di Frey che potrebbe accasarsi a Genova o a Roma.

Poco il risparmio su D'Agostino perso alle buste come altri nomi arrivati con grandi prospettive. Quelle buste che non hanno certo dato smalto al sorriso dei tifosi che si sono ritrovati a pensare che forse, anziché una busta, sarebbe bastata una di quelle vecchie cartoline con il francobollo "Saluti e baci". Non ditelo all'arciere D'Agostino però, che ci è rimasto malissimo, era veramente attaccato alla maglia ed alla città. Già, ma non è questo che ADV chiedeva per gli arditi che sarebbero rimasti? Di Montolivo e del suo ''non restare chiuso qui, pensiero'' non se ne conoscono gli sviluppi.

Probabilmente si punta a ricavarne il più possibile, per quanto è possibile vista la scadenza annuale del contratto, certo sarebbe strano vederlo entrare in sala stampa al braccetto di ADV e sentire nuovamente che la Fiorentina sarà costruita "Tutto intorno a te". Vargas e Gilardino, il primo lotta per tenere duro e non mollare, vuole un'estate da brivido, mentre il secondo è in stand-by emotivo, non ha particolari velleità, potrebbe anche restare, a patto di sapere quale sarà il suo peso in squadra. Questione di ore, Corvino è con la calcolatrice in mano ed il foglio dei giocatori 'papabili' nell'altra, ricorda un po' i ragazzi impegnati nel Fantacalcio di fine agosto.

Sicuramente dei sondaggi li ha già fatti e conosce atleti che noi umani... resta solo la fiducia degli eroi, quelli che affrontano ogni impresa convinti di poterci provare, perché l'errore più grande può essere quello di rinunciare prima di entrare in campo. Ant. Len.

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