Taxi, via libera all'equiparazione fra i 'gialli' e i bianchi'

Cancellate le disparità fra i due gruppi, più ore di servizio a disposizione della clientela. Completataa ‘piccola rivoluzione’ dei taxi a Firenze, con l’equiparazione dei 60 cosiddetti ‘taxi gialli’ ai 594 taxi bianchi della città

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 giugno 2011 20:30
Taxi, via libera all'equiparazione fra i 'gialli' e i bianchi'

Firenze - Si completa la ‘piccola rivoluzione’ dei taxi a Firenze, con l’equiparazione dei 60 cosiddetti ‘taxi gialli’ ai 594 taxi bianchi della città. La giunta oggi ha dato il via concreto all’operazione decisa dal consiglio comunale nel luglio 2010, che cancella progressivamente le disparità fra i due gruppi e di fatto accresce di 360 ore al giorno le auto a disposizione della clientela. Il provvedimento fu deciso dopo la verifica che le 60 licenze straordinarie introdotte nel 2007 non portavano all’atteso miglioramento del servizio.

Fino ad oggi i taxi gialli potevano lavorare 8 ore al giorno invece che 12, senza poter utilizzare il radiotaxi dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 21 (in queste ore il servizio è solo a chiamata diretta), e senza poter modificare o cambiare i due turni giornalieri (che sono 6-14 e 14-22). Ora queste differenze vengono cancellate. “La delibera votata lo scorso anno dal consiglio comunale – spiega il vicesindaco – dava dieci mesi di tempo per far partire questo adeguamento: non potevamo attendere oltre.

Del resto, il compito di una amministrazione comunale è quello di garantire il migliore servizio possibile alla città: questa novità va esattamente in questa direzione. Quello dei taxi è un servizio pubblico e il nostro obiettivo è quello di fare in modo che sempre più cittadini e visitatori possano utilizzarlo alle migliori condizioni”. Per questo verrà chiesto a Ferrovie e alla società di gestione dell’aeroporto di favorire l’accesso al servizio taxi da parte dei viaggiatori. Con l’equiparazione dei ‘taxi gialli’, di fatto l’organico complessivo per l’esercizio del servizio taxi a Firenze passa a 654 unità, trasformando definitivamente le 60 licenze straordinarie in ordinarie.

Si consente alle 60 licenze straordinarie di usare il servizio di radio taxi anche nelle fasce orarie finora interdette (8-14 e 18-21), con un aumento di 360 ore al giorno di disponibilità di servizio radio taxi; si supera la rigidità a cui erano sottoposte le 60 licenze straordinarie che potranno cambiare turno come le altre licenze; si elimina la differenza di colore. Questo garantirà agli utenti 4 ore di lavoro in più al giorno per ognuno dei 60 taxi, con 240 ore aggiuntive di servizio disponibile ogni giorno per gli utenti. La giunta ha deciso anche che saranno valutate nuove modalità per l’autorizzazione all’ingresso nella Ztl dei mezzi NCC (noleggio con conducente) con licenza non rilasciata da Comuni nella Provincia di Firenze, al fine di disincentivare l’uso improprio delle licenze nel centro storico.

“Non si capisce come mai i tassisti abbiamo deciso di scendere in campo contro la pedonalizzazione incitando i cittadini alla protesta. Forse i tassisti non si sono resi conto che la musica è cambiata e che non siamo più nel passato dove erano loro a dettare le regole. Oggi bisogna privilegiare gli interessi della città in uno spirito di collaborazione con l’amministrazione senza privilegiare gli interessi della categoria”. Lo dice il presidente della commissione ambiente e mobilità Eros Cruccolini (SeL) che ribadisce “l’incomprensibilità di questo atteggiamento così risoluto da parte della categoria.

Alcune richieste fatte dai tassisti in questa prima fase del provvedimento sono state accolte e l’amministrazione, successivamente all’attuazione della pedonalizzazione, è disponibile ad attuare ulteriori proposte migliorative, se ci saranno. Trovo poi assurdo –specifica Cruccolini- che ci siamo minacce specifiche nei confronti del vicesindaco Dario Nardella a cui va tutta la mia solidarietà, che ha gestito in passato i rapporti con le categorie economiche dei tassisti, trattando anche sulle licenze straordinarie.

Gli attacchi personali – ha concluso Cruccolini- sono da condannare e respingere, non hanno niente di politico e di costruttivo.”

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