Tassa di soggiorno, si parte il 1 luglio

Il consiglio comunale ha approvato la delibera che istituisce l'imposta di soggiorno. Il provvedimento, che entrerà in vigore il 1° luglio, ha ottenuto 27 voti favorevoli, 5 astenuti e 4 contrari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 giugno 2011 19:41
Tassa di soggiorno, si parte il 1 luglio

Firenze - Il consiglio comunale ha approvato la delibera che istituisce l'imposta di soggiorno. Il provvedimento, che entrerà in vigore il 1° luglio, ha ottenuto 27 voti favorevoli, 5 astenuti e 4 contrari. “Ho votato contro la delibera che istituisce la tassa di soggiorno – Massimo Pieri, consigliere del gruppo Misto Udc verso Pdn - . Di per sé, un provvedimento utile per la manutenzione della città, non a caso utilizzato già in molte grandi città del mondo. Non posso però non notare che a Firenze si vuole forzare la legge, istituendo la tassa dal primo di luglio e non da gennaio 2012, come prevede il testo.

Oltre a trovarmi in netto contrasto con la destinazione dei fondi, che finiscono nel calderone del bilancio invece di essere investiti in strutture del settore turistico”. “Sulla delibera relativa alla imposizione della tassa di soggiorno il gruppo FLI in Consiglio Comunale ha espresso il proprio voto contrario motivando il proprio dissenso non sul merito della delibera, ovvero sulla opportunità di adottare un tale importante provvedimento, ma sulle modalità di imposizione, descritte nella delibera, e sulla incertezza della destinazione di tali proventi, che dovrebbe invece specificamente ricadere sui servizi offerti. Sul punto è stata anche rappresentata ed eccepita l’apparente illegittimità del provvedimento sia in riferimento alla quantificazione della tassa, da ancorare al costo effettivo e non alla qualifica alberghiera, sia in riferimento alla entrata in vigore della delibera, in ossequio alla normativa statale al riguardo, sia in riferimento alla qualifica di sostituto di imposta determinata in capo al titolare dell’esercizio alberghiero. Sul punto è stato sollecitato anche un parere scritto del segretario comunale, che però, per la sua palese imprecisione, non ha fugato i dubbi espressi ed ha anzi confermato l’impressione che l’unico aspetto che interessa alla Amministrazione sia l’intento di fare comunque ed ad ogni costo cassa. Non solo, ma stona al riguardo la carenza di un confronto effettivo e tempestivo con la categoria degli albergatori, soprattutto e nel rispetto degli oneri che sono loro imposti”. Imposta soggiorno, Gruppo PdL: “Bocciati i nostri emendamenti sulla gradualità dei prezzi e la destinazione delle risorse: adesso è tutto più chiaro, la priorità per la Giunta è fare cassa” “Uno strumento importante che però dalla giunta verrà applicato nel peggiore dei modi” Questo l’intervento dei consiglieri del Gruppo PdL “Adesso è tutto chiaro: la prima preoccupazione della Giunta sull’imposta di soggiorno è l’incasso e non la possibilità di applicare e gestire questi fondi con criteri di equità nei confronti delle strutture ricettive, e in favore delle necessità primarie delle categorie più deboli – lo hanno dichiarato i consiglieri del gruppo del Pdl -.

La nostra proposta voleva destinare le entrate al fine di riportare ad 1 euro il biglietto del Tpl, ridurre la Tia e la Cosap per le strutture ricettive e le famiglie socialmente più deboli. Dalle risposte della Giunta si è capito quale è la vera priorità: essere certa di incassare i 10 milioni di euro dall’imposta. L’unica preoccupazione quindi è far cassa, per affrontare i problemi dei cittadini, evidentemente, c’è sempre tempo. L'imposta di soggiorno è una possibilità importante che questo governo ha concesso a Firenze e per questo non abbiamo votato contro questa delibera, ma così come applicata non ci piace.

La nostra astensione è un voto di responsabilità nei confronti della città di Firenze. Continueremo a lavorare per migliorare il testo di una delibera che così come redatta non può certo convincerci, monitorando attentamente sul come la Giunta spenderà effettivamente questi soldi: soldi che sono della città e per la città di Firenze e non per le bizzarre iniziative del sindaco”. “L’imposta di soggiorno approvata oggi pomeriggio dal Consiglio Comunale permetterà, innanzitutto, di spalmare i costi di gestione dei flussi turistici non soltanto sui fiorentini ma anche sugli stessi turisti che usufruiscono dei servizi messi a disposizione dalla città e sugli albergatori che ricavano risorse dalla presenza dei turisti a Firenze”.

È il commento del consigliere comunale del Pd, Andrea Pugliese, sull’approvazione dell’imposta di soggiorno da parte dell’assemblea di Palazzo Vecchio che entrerà in vigore a partire dal prossimo 1° luglio. L’imposta di soggiorno è stata introdotta dal Decreto Legislativo 14 marzo 2011 n. 23 “Disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale” che concede la possibilità ai Comuni capoluogo di Provincia di istituirla a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive ubicate sul proprio territorio. “ Firenze è una città a vocazione turistica: sono circa 200.000 i turisti che giornalmente arrivano sul nostro territorio, creando un flusso annuale di 70 milioni di persone.

Non è possibile che un intero Paese di turisti non contribuisca, seppur in minima parte, a partecipare alle spese che la città deve sostenere per accoglierli” ha spiegato il consigliere Pugliese. “Prevedere, ad esempio, un euro di spesa a carico degli alberghi a una stella, 2 euro per gli alberghi a 2 stelle fino ad arrivare a un massimo di 5 euro a notte, non rappresenta un disincentivo per i turisti ma assicura una sicura risorsa per la città. Firenze e l’Italia non saranno un’eccezione: in tanti Paesi europei ed extraeuropei questa imposta esiste già da diversi anni e i flussi turistici non sono mai diminuiti.

Sarà necessario non disperdere le risorse che l’Amministrazione otterrà e utilizzarle per migliorare i servizi turistici e l’accoglienza”. “Ho votato a favore della delibera che istituisce la tassa di soggiorno – ha detto il capogruppo di Lega Nord Toscana Mario Razzanelli -. Sono da sempre a favore di questo provvedimento, che auspicavo già oltre dieci anni fa, quando ero presidente della sezione Moda della Confindustria, e che tornai ad appoggiare quando a proporla fu il sindaco Domenici.

Gli 11 milioni di turisti che visitano la nostra città ogni anno hanno un costo elevato per l’amministrazione comunale; è più che giusto, sacrosanto e nell’interesse di tutti che i turisti contribuiscano al bilancio della nostra città, patrimonio dell’Umanità. Trovo del tutto infondata, infine, la preoccupazione degli albergatori. Il versamento da 1 a 5 euro in base alle stelle delle strutture non toglierà un solo visitatore a Firenze. Bene quindi la tassa di soggiorno, e bene anche averne accelerata l’applicazione”.

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