Stop a fast food e phone center in centro, no alla bassa qualità

Il vicesindaco Nardella: "Vogliamo proteggere la qualità e il tessuto commerciale tipico, nessuna discriminazione per i prodotti su base etnica".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 aprile 2011 19:03
Stop a fast food e phone center in centro, no alla bassa qualità

Valorizzazione della qualità e della tipicità, lotta alla rendita, tutela del decoro nel centro storico e in particolare in via Tornabuoni; nuove norme per il riutilizzo degli spazi commerciali lasciati vuoti e inutilizzati: sono questi i punti principali delle modifiche al Piano del commercio varate dalla giunta nella sua ultima seduta su proposta del vicesindaco Dario Nardella, che passano ora all’esame del consiglio comunale. “Abbiamo impiegato quattro mesi di lavoro per arrivare ad una prima completa riforma del Piano del Commercio – spiega il vicesindaco – alla quale ne seguirà una seconda definitiva in attuazione delle nuove leggi regionali e del Piano strutturale.

Abbiamo previsto un titolo appositamente dedicato alla tutela del centro storico, per proteggere il tessuto commerciale tipico e di qualità, bloccando la proliferazione repentina e incontrollata di nuove attività come phone center e internet point, alcune delle quali sono state indicate dalla forze dell’ordine come possibili attrattori di microcriminalità”. “Al fine di prevenire il degrado urbano – spiega ancora il vicesindaco – nell’Area Unesco sarà inoltre obbligatorio per i proprietari di immobili sfitti di custodire e mantenere il fondo attraverso la pulizia costante di saracinesche, vetrine e spazi antistanti; di rimuovere le insegne col ripristino dello stato precedente e di non coprire le vetrine con materiali di dubbio valore estetico”.

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