Anci : “Piano casa nazionale è fallito, la Regione intervenga”

I Comuni toscani chiedono non solo la previsione di nuovi investimenti, ma di agire fin da subito sulla spesa corrente per sostenere le famiglie in difficoltà evitando così i numerosi sfratti in corso

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 aprile 2011 18:24
Anci : “Piano casa nazionale è fallito, la Regione intervenga”

Firenze - Un vero e proprio Piano regionale sulle politiche abitative, che non si limiti a prevedere nuovi investimenti, comunque indispensabili, ma definisca anche interventi concreti per evitare gli sfratti in corso e investa fin da subito sulla spesa corrente per sostenere le famiglie. È la richiesta che i Comuni toscani pongono con forza alla Regione Toscana attraverso la Consulta casa di Anci Toscana che si è riunita oggi a Firenze. “Il Piano casa nazionale è clamorosamente fallito, o per lo meno al momento non ha fornito una casa in più – afferma Ylenia Zambito, assessore alle politiche abitative del comune di Pisa e coordinatrice della Consulta –.

Intanto la situazione delle famiglie sta peggiorando in seguito alla crisi economica: un dato su tutti, i 7000 sfratti in Toscana in un anno, di cui l’80% per morosità. Servono interventi concreti per aiutare le famiglie sotto sfratto e occorre investire subito sulla spesa corrente per fronteggiare l’emergenza”. Per questo i Comuni toscani chiedono alla Regione di rivedere l’attuale legislazione sulla casa – ritenuta inadeguata nel fornire risposte alle problematiche che i sindaci si trovano ad affrontare – e di dotarsi, partendo dai numerosi e positivi investimenti fatti, di un vero e proprio Piano regionale che indichi alle amministrazioni comunali gli ambiti di intervento.

“I sindaci sono quotidianamente coinvolti nell’individuazione di risposte ai bisognosi di casa – afferma Zambito – qualche idea ce l’hanno e sono pronti a confrontarla con la Regione”. Altra questione posta dai sindaci alla Regione è quella dell’Osservatorio regionale sulle politiche abitative: “L’Osservatorio – continua Zambito – non dovrebbe limitarsi a raccogliere dati sulla edilizia pubblica, ma dovrebbe fotografare la situazione abitativa complessiva di tutta la Regione.

Se non si conoscono fino in fondo i bisogni di ogni territorio è difficile programmare la ripartizione delle risorse”. I comuni chiedono quindi alla Regione di indicare ai Comuni i dati che intende richiedere attraverso lo strumento dell’Osservatorio.

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