Assistenza religiosa negli ospedali, Romanelli denuncia

"Una mozione dal sapore clericale che offende i lavoratori, i precari e i disoccupati, legittimando assunzioni in Enti Pubblici su indicazione del Vescovo" ha detto il consigliere regionale di FdS-Verdi Mauro Romanelli.

Redazione Nove da Firenze
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31 marzo 2011 21:16
Assistenza religiosa negli ospedali, Romanelli denuncia

Firenze - "A Ottobre 2010 denunciammo – ricorda il Consigliere Regionale FdS/Verdi Mauro Romanelli - i contenuti della Convenzione tra Regione Toscana e Conferenza Episcopale, convenzione che ad oggi è costata oltre due milioni di euro l’anno (dato 2009, comunicato dall’Assessore Scaramuccia), con l'assunzione a tempo indeterminato (livello D), nelle Asl pubbliche, quindi a carico dei contribuenti, di 77 religiosi, senza concorso, su indicazione del vescovo cattolico". "In quell'occasione, esprimendoci assolutamente a favore del fatto che fosse garantito a tutti i cittadini il conforto religioso, e il libero accesso dei religiosi negli ospedali, chiedemmo di eliminare qualsiasi elemento di assunzione e retribuzione e di allargare invece la presenza, volontaria (magari con facilitazioni, buoni pasto, rimborsi spese, messa a disposizione di locali), di assistenti spirituali cattolici ma anche di altre fedi religiose, o anche afferenti a sensibilità laiche, agnostiche e atee”. "Incontrammo peraltro, in tale ocasione, una buona disponibilità su questa impostazione dell'Assessore Scaramuccia" "Invece ieri pomeriggio in Consiglio passa la Mozione del PDL, incredibilmente votata anche dal PD, in cui si parla di rafforzare la Convenzione con la Conferenza Episcopale, di garantire il libero accesso negli ospedali dei religiosi, solo cattolici, e di garantire il conforto religioso a chi lo richiede: cosa tra l'altro che è già ampiamente garantita e che nessuno - commenta il Consigliere Romanelli - ha mai messo in discussione." "Non si capisce il senso dunque, se non quello ideologico e di genuflessione della politica ai poteri religiosi, di tale atto consiliare”.

“Evidentemente si richiede di procedere a nuove assunzioni, senza però avere il coraggio di scriverlo esplicitamente. Di impiegare, dunque, ulteriore denaro pubblico, in tempi di crisi e di tagli allo Stato Sociale, per dare stipendi garantiti a persone indicate dai Vescovi: alla faccia del personale precario, dei disoccupati, degli anziani che aspettano la quota sanitaria, dei disabili, dei servizi che vengono tenuti in piedi a malapena, di chi paga il ticket anche se fatica ad arrivare a fine mese" "Nessuno vuole negare il conforto religioso ai pazienti che lo richiedono, ma questo personale dovrebbe essere volontario, come lo è in tutti gli ospedali europei: sfido chiunque dei colleghi del Pdl, o anche, purtroppo, del Pd, ad indicarmi un Paese occidentale in cui chi fa conforto religioso viene assunto negli ospedali.

In nessun Paese, tranne la povera Italia, la politica ha il coraggio di scelte tanto spudorate e incostituzionali". "La Costituzione, infatti, ci ricorda che negli Enti Pubblici si viene assunti per concorso. E ci ricorda anche che le persone non dovrebbero essere discriminate per credo religioso. In questo caso invece si verifica doppia discriminazione: verso i pazienti, che se non sono cattolici non si vedono garantire il conforto, e verso i lavoratori, che se non sono nelle grazie del vescovo hanno meno possibilità di essere assunti nelle Asl pubbliche" “Allibito e sconcertato da questa corrispondenza di amorosi sensi del Pd col Pdl, vorrei che fosse però chiaro che non abbiamo alcuna intenzione di demordere e che continueremo a denunciare con forza questi assurdi privilegi, certi di rappresentare i cittadini laici e democratici, professanti altre religioni, ma anche cittadini cattolici democratici, che non vogliono una religione usata per scambi e rapporti di potere con la politica" . "Mentre il personale infermieristico e medico, molto del quale è precario, è sotto organico, mentre i lavoratori dei Servizi esternalizzati non ricevono lo stipendio, come emerso recentemente per l’Asl fiorentina, ci domandiamo con quale faccia il Pd spiega il suo assenso a questa politica di puro privilegio” - termina Romanelli.

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