Casa. Oltre 21.500 toscani in attesa di un alloggio Erp

A Pisa un convegno per studiare le possibili soluzioni. Il 16 marzo alla stazione Leopolda “Edilizia sociale, città, governo del territorio”, un incontro organizzato dall'Istituto nazionale di urbanistica, dall'Anci e dalla Cassa depositi e prestiti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 marzo 2011 14:33
Casa. Oltre 21.500 toscani in attesa di un alloggio Erp

I toscani in attesa di un alloggio Erp sono 21.500. Per l'esattezza sono 21.534 le domande nelle graduatorie dei Comuni della Toscana. A fronte di questa richiesta, soltanto il 4,3% del patrimonio abitativo della regione è destinato all'affitto sociale. Una quota solo leggermente sopra la media italiana (il 4%) e abbondantemente sotto il 20% della media europea – per non parlare di Paesi come l'Inghilterra e l'Olanda dove l'edilizia sociale rappresenta rispettivamente il 22 e il 36% del patrimonio abitativo. Intanto, in tutta Italia, i fondi storicamente destinati all'edilizia residenziale pubblica stanno sempre più diminuendo: tant'è che se negli anni '80 i nuovi alloggi a totale finanziamento pubblico erano circa 34mila l'anno, negli ultimi tempi sono scesi sotto le 2mila unità all'anno.

E' una situazione che l'attuale crisi economica rischia di far diventare esplosiva, perché le nuove povertà portano con sé l'aumento della domanda di alloggi a basso costo e in affitto, una richiesta già da tempo in crescita per l'affacciarsi sul mercato di nuove categorie sociali, come gli immigrati. Di tutto questo si parlerà mercoledì 16 marzo alla stazione Leopolda di Pisa durante il convegno “Edilizia sociale, città, governo del territorio”, organizzato dall'Istituto nazionale di Urbanistica, l'Anci, la Cassa depositi e prestiti investimenti sgr e promosso dai Comuni di Pisa e dell'area pisana. I dati e il quadro di partenza sono molto preoccupanti.

Ma nuove soluzioni al problema abitativo sono allo studio e in qualche caso già in campo: ad esempio si possono attivare nuove modalità di pianificazione urbanistica per trovare aree a costo zero su cui costruire e, sul piano dei finanziamenti, ci sono nuove possibilità come i fondi etici di investimento per l'edilizia privata sociale. Ed è necessario che i Comuni si dotino di un nuovo Piano casa per l'edilizia residenziale pubblica. L'obbiettivo della giornata della Leolpolda – un appuntamento preparatorio in vista del congresso nazionale dell'Inu in programma tra il 7 e il 9 aprile a Livorno – è mettere a confronto enti, organizzazioni e operatori che possono lavorare, ciascuno nel suo ruolo e con le sue competenze, a ridurre l'impatto della nuova emergenza abitativa.

E dunque interverranno e si confronteranno rappresentanti degli Enti locali come l'assessore regionale alla Casa Salvatore Allocca, studiosi come Lorenzo Bellicini del Cresme, operatori del settore come Riccardo Spagnoli dell'Ance toscana e Stefano Tossani del Fondo immobiliare toscano, il primo fondo di investimento per l'edilizia privata in affitto costituito da cooperative di abitanti e imprese.

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