Il Tar seppellisce un balzello ingiusto”, annullato il decreto

Il Tar del Lazio ha accolto anche il ricorso della Regione Toscana. “Una vittoria di tutti i toscani” ha detto l'assessore regionale ai Trasporti Luca Ceccobao alla notizia dell'annullamento del decreto ministeriale sull'aumento di alcuni pedaggi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 febbraio 2011 19:04
Il Tar seppellisce un balzello ingiusto”, annullato il decreto

Firenze - “Eravamo di fronte a un balzello ingiusto e ad una tassa camuffata, che il Tar del Lazio ha smascherato e seppellito accogliendo anche il ricorso della Regione Toscana. Una vittoria di tutti i toscani. Ma la partita non è chiusa. Sull’Autopalio serve chiarezza da parte del governo: non possono esserci infatti pedaggi su una strada che versa in condizioni disastrose”. Commenta così l’assessore ai trasporti e alle infrastrutture della Regione Toscana, Luca Ceccobao, l’annullamento da parte dei giudici amministrativi del Lazio, del decreto ministeriale con cui, il 25 giugno dell’anno scorso, il governo aveva deciso di aumentare il pedaggio su alcune uscite autostradali, in virtù della possibilità di usufruire, uscendo o entrando da quei caselli, di raccordi gestiti direttamente dall’Anas.Il decreto, spiegano i giudici, non prendeva in considerazione la possibilità che qualcuno utilizzasse il tratto autostradale ma non le strade di interconnessione, costringendo dunque gli automobilisti al pagamento di un pedaggio per un tratto di strada non utilizzato.

Come nel caso della Firenze-Siena, appunto, visto che chi esce a Firenze Certosa e che avrebbe dovuto pagare un pedaggio maggiorato non è detto che poi percorra necessariamente l’Autopalio, bensì potrebbe dirigersi verso altre direzioni. Il pedaggio è una tariffa, pagata per la fruizione di un servizio; non può essere una tassa. E sulla base di questo presupposto il Tar di Lazio ha bocciato il decreto del ministero. Oltre a giudicarlo in contrasto con alcune norme comunitarie. L’aumento del pedaggio ai caselli di Firenze Certosa e Valdichiana, subito sospeso, avrebbe dovuto scattare da luglio scorso.

La Regione Toscana aveva presentato ricorso ai giudici amministrativi ad agosto. Assieme alla Toscana si erano opposti al provvedimento la Provincia di Roma assieme a quarantuno comuni, le Province di Firenze, Rieti, Ferrara e Pescara, il comune di Fiano Romano e il Movimento dei cittadini. Ma non è il momento questo di abbassare la guardia, secondo Ceccobao. “Adesso è importante continuare la partita sull’Autopalio – commenta sempre l’assessore – .Tra breve il ministro delle infrastrutture dovrà proporre al Consiglio dei ministri il testo del decreto che dovrà individuare l’elenco delle arterie da sottoporre a pedaggio.

Noi abbiamo chiesto interventi di adeguamento complessivo della Firenze–Siena, non più rinviabili. Ed abbiamo chiesto che si parli di pedaggio solo dopo che saranno ultimate tutte le opere necessarie per fare della strada una vera e propria autostrada: escludendo dal pagamento i residenti e i pendolari”.

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