Mihajlovic:''Dopo una buona prestazione di solito facciamo schifo''

Il mister gigliato carica l'ambiente per cercare continuità. Il Parma è sotto pressione, Marino scalzato dal presidente Ghirardi che chiede a tutti di sostenere la squadra. Amauri, Palladino e Giovinco a testa bassa. Gilardino c'è, Mutu in panchina

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 febbraio 2011 11:07
Mihajlovic:''Dopo una buona prestazione di solito facciamo schifo''

In una squadra che raccoglie punti senza emozionare, che rincorre l'obiettivo salvezza senza scaldare gli animi, manca ancora una guida, rimasta solo un ricordo di leader carismatici come Jorgensen e Dainelli. “Se Montolivo mette in campo quello che ha messo domenica - spiega Sinisa Mihajlovic - sono i compagni stessi che lo faranno diventare leader. Sono cose che si conquistano sul campo le responsabilità. Lui ci mette impegno e cattiveria, ma tutta la squadra deve fare lo stesso.

Montolivo ha tutte le carte in regola per essere un leader, ora dipende da lui”. Parti invertite per quanto riguarda la pressione esercitata dall'ambiente, il Parma viene da un ritiro forzato: “Ci dobbiamo aspettare una squadra cattiva, arrabbiata con la bava alla bocca che farà di tutto per vincere la partita. Noi non dobbiamo essere da meno. Loro sono nella stessa situazione nostra di pochi giorni fa. E' una partita difficile che può anche essere messa sui binari giusti se interpretiamo la partita nella maniera giusta.

La chiave comunque passa anche attraverso il gioco, dobbiamo essere bravi e concentrati sulle nostre qualità”. Torna tra i disponibili Adrian Mutu: “Lui riparte da zero. Sul campo e non a parole deve riconquistare la mia fiducia. In spogliatoio deve riconquistare quella dei compagni. Lo vedo motivato e penso di portarlo in panchina. Poi vedremo se utilizzarlo nel corso della gara”. “Molte volte dopo che abbiamo giocato una buona gara, abbiamo fatto schifo.

L'ho detto alla squadra che questo è un punto debole. Dobbiamo farci un'esame di coscienza dopo ogni gara. Dobbiamo essere consapevoli di aver dato tutto sul campo. Ognuno deve chiedere il massimo su vari aspetti, grinta, concentrazione, e via dicendo. Si può perdere, si può vincere, ma quello dipende da altri fattori. Noi dobbiamo dare tutto e uscire stremati”. “Dopo due mesi da quella partita di Coppa Italia ancora non mi spiego come siamo riusciti a perdere.

E' stata una buona gara in cui abbiamo creato diverse occasioni. In quel momento il Parma era completo e noi avevamo tanti giovani, eppure abbiamo fatto noi la gara. Ora non conta molto in vista della sfida. Non posso dire che sarà una situazione facile domani come già detto visto che vengono anche loro da giorni di ritiro e che cercano di uscire da un momento difficile. Dal punto di vista tecnico abbiamo più qualità, ma senza la giusta determinazione e lo spirito di mercoledì scorso non si vince”.

Parma che gioca la new entry Amauri: “Ancora forse non conosce bene gli schemi di gioco del Parma immagino, però è un valore aggiunto. E' uno che può risolvere la partita con un colpo vincente”. Sembrava che Camporese dovesse lasciare il posto ai veterani, Natali pronto a fare coppia con Gamberini per la delicata trasferta, invece.. “Giocherà. E' sempre stato uno dei migliori in campo quando è stato chiamato in causa. Ha una grande personalità ed è una bellissima sorpresa.

Kroldrup doveva giocare anche mercoledì, ma ha avuto giramenti di testa e così ho scelto per Camporese, e non avevo dubbi che avrebbe fatto bene. Lui ha fiducia nei propri mezzi, tranquillità, quando ha la palla la porta, cerca di giocarla”. Cerci sembra aver accusato molto i fischi del Franchi ancor prima di entrare in campo, un malumore che il rendimento del giocatore divide con altri fattori quali il cambio effettuato in corsa, il mercato sotto le aspettative, l'idea che l'ex Roma potesse offrire maggiore brillantezza al gioco di squadra: “Mi dispiace per i fischi al suo ingresso, ma questo non deve succedere.

Mi sembra una cosa stupida. Ma sono sicuro che i tifosi ci daranno una mano in questo senso. Cerchiamo di recuperarlo anche sotto l'aspetto mentale e con i tifosi sarebbe tutto più facile. E' un ragazzo sensibile, giovane. Magari se uno gioca male, sbaglia, può starci, ma uno che viene fischiato prima ancora di essere sul terreno di gioco, ne rimane ferito. Sono io che gli dico che ha possibilità di puntare l'uomo e saltarlo per andare via sulle fasce, è uno dei pochi in grado di farlo”.

Il video della conferenza su Violachannel.tv:

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