Pendolari del Valdarno: ''Un parcheggio tutto sbagliato''

Secondo il Comitato Pendolari il parcheggio non è conforme agli atti amministrativi: "Non è in via Barducci ma in piazza Caduti di Pian d'Albero".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 febbraio 2011 13:59
Pendolari del Valdarno: ''Un parcheggio tutto sbagliato''

"E' un parcheggio tutto sbagliato quello dei nuovi posti auto a pagamento presso la Stazione ferroviaria di Figline". Secondo il Comitato Pendolari Valdarno Direttissima ci sarebbero errori e non conformità nella realizzazione già avvenuta del parcheggio. «I nuovi posti auto a pagamento sono stati creati in piazza Caduti di Pian d'Albero e non nella vicina via Barducci, come invece prevede la delibera e l'ordinanza del Comune di Figline - afferma Maurizio Da Re, portavoce del Comitato - infatti i 21 posti auto (e non i 23 previsti) si trovano di fronte a negozi e abitazioni con numeri civici della piazza del parcheggio usato dai pendolari, dietro la stazione ferroviaria.

Ci sono errori e difformità - continua Da Re - sono sbagliati gli atti amministrativi del Comune o è errata la realizzazione materiale del parcheggio e la collocazione del parchimetro?». Secondo il portavoce del Comitato sono anche sovrastimati i residenti che avrebbero diritto al contrassegno per il parcheggio gratuito, visto che è inserita nella delibera tutta l'ampia zona compresa fra la ferrovia e via Fratelli Cervi, per un totale di 605 famiglie e 1472 residenti. «In realtà i residenti di piazza Caduti di Pian d'Albero, una quarantina di famiglie, che non sarebbero neanche previste e conteggiate nella delibera - sottolinea Da Re - hanno ampi parcheggi interni, dietro le palazzine, con l'accesso riservato.

Quindi i 21 posti auto a pagamento sembrano più a servizio delle attività commerciali (2 negozi, 2 studi professionali e una palestra), piuttosto che ai residenti». Ma secondo il portavoce dei pendolari l'errore più grosso del Comune di Figline sarebbe un'altro: «Si sono tolti posti auto gratutiti e preziosi ai pendolari - conclude Da Re - quando invece era importante puntare a un ampliamento del parcheggio della stazione ferroviaria».

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