CasaPound Italia: “Circo, sofferenza gratuita a pagamento”

Striscione affisso davanti al Circo Florilegio di stanza a Firenze durante la notte dagli attivisti del gruppo ambientalista legato all’associazione politico-culturale CasaPound Italia.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 gennaio 2011 14:34
CasaPound Italia: “Circo, sofferenza gratuita a pagamento”

“Circo: sofferenza gratuita a pagamento” questo il contenuto dello striscione affisso questa notte a Firenze davanti all’ingresso del circo Florilegio dai militanti de “La foresta che avanza”, gruppo ambientalista legato all’associazione politico-culturale CasaPound Italia. L’iniziativa, come specificato anche nei numerosi volantini distribuiti in tutto il quartiere, intende sensibilizzare la cittadinanza sull’inaccetabile sfruttamento degli animali per fini esclusivamente commerciali, come spiega anche il responsabile dell’associazione Saverio Di Giulio: “troviamo incivile che nel terzo millennio sia ancora possibile sfruttare gli animali per spettacoli commerciali come quelli circensi, assolutamente contrari alla loro natura.

Crediamo infatti che il posto che gli spetti di diritto sia quello del loro habitat naturale e non una gabbia alienante piccola e sporca.” Un’iniziativa questa gia’ effettuata da altri nuclei del gruppo in molte citta’ italiane e che sembra essere soltanto la prima di una serie di iniziative. ”Continueremo - prosegue Di Giulio - anche a Firenze ad occuparci delle problematiche del mondo animale che riteniamo una risorsa e una ricchezza troppo importante per essere svilita e umiliata per fini esclusivamente economici.

Il nostro impegno sara’ rivolto non soltanto al rivoluzionamento della concezione materialistica degli animali ma anche alla lotta politica per la modifica della legge 163/85 che attualmente destina l’1,5% del fondo unico per lo spettacolo genericamente a tutti i circhi". "Vorremmo infatti - conclude il Responsabile di CPI Firenze - che tali fondi,unitamente alla formulazione di un totale divieto di usare gli animali a questi fini, venissero destinati esclusivamente a quei circhi che svolgono la reale arte circense, quella in stile cirque du soleil per intenderci”.

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