Reggello: sulla faccenda della marocchina il Sindaco si difende

Sergio Benedetti "Non metto per strada la ragazza". Ma se la sinistra nazionale intende dare lezioni di patriottismo scolastico alla Lega Nord, forse era meglio avere il coraggio di sanzionare un padre retrogrado e rimandarlo nel suo paese d’origine

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 dicembre 2010 22:04
Reggello: sulla faccenda della marocchina il Sindaco si difende

Sulla vicenda della ragazza marocchina al quale il padre ha imposto di non ascoltare la musica e la scuola lo ha consentito è ancora polemica. A seguito delle dichiarazioni del capogruppo della Lega Nord in Consiglio provinciale Marco Cordone, il Sindaco di Reggello Sergio Benedetti prova a difendersi. Infatti il capogruppo della Lega Nord alla Provincia di Firenze, Marco Cordone, con durezza polemizza con il Sindaco di Reggello per l’aiuto dato alla famiglia marocchina di cui si parla in questi giorni e il cui capofamiglia impedisce di ascoltare musica alla figlia durante l’orario scolastico di questa materia.

Ed ecco la difesa di Sergio Benedetti: "Un anno fa questo padre è stato denunciato perché non solo non permetteva alla figlia di seguire musica a scuola, ma perché non la faceva frequentare per questo stesso motivo. E i vari Organi competenti che lo dovevano sapere, penso lo abbiano saputo quindi da ben un anno. Il primo anno, quando la bambina era iscritta alla prima media, le assenze accumulate avevano reso i suoi risultati tali da non permetterne il passaggio alla classe successiva.

Dopo la bocciatura, all’inizio del nuovo anno si stava ripresentando la stessa identica situazione, con il padre che aveva cominciato ancora a non farla frequentare. La Scuola di Reggello si è allora attivata per trovare una soluzione in grado di salvaguardare l’alunna e il suo diritto allo studio e ha anche trovato un compromesso, insieme alle assistenti sociali, per permettere che la bambina potesse rimanere in classe. Così si è concordato che la materia di educazione musicale fosse fatta solo a livello teorico da questa alunna, con lo studio della storia della musica e della teoria musicale, indossando delle cuffie che le impediscono di sentire la musica suonata dagli altri ragazzi.

In questo modo la bambina frequenta e condivide tutto il resto con i compagni, e con risultati positivi: è lei che si rifiuta in modo addirittura disperato di togliersi le cuffie quando gli altri suonano". Il Sindaco di Reggello non intende fornire una giustificazione al fatto, ma con evidenza chiarisce che il problema è interiorizzato dalla bambina stessa. Dunque non entra nelle decisioni della Scuola, che definisce del tutto autonome. In sintesi Bendetti era informato e condivideva l'operato della scuola.

La filosofia politica esplicitata dal Sindaco è quella di risolvere i problemi con un un compromesso con l'Imam, cioè quello di partecipare alla lezione di musica senza udire suoni. Un bel risultato, non c'è che dire: se il compito degli amministratori pubblici è difendere il diritto di una bambina a imparare la cultura della musica e visto che la sinistra nazionale da lezioni di patriottismo scolastico alla Lega Nord, forse era meglio avere il coraggio di sanzionare un padre retrogrado e rimandarlo nel suo paese d’origine. N.

Nov.

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