Quale futuro per la cooperazione tra territori?

Un incontro di riflessione e confronto sulla prospettive future della cooperazione tra territori quale strumento di lotta alla povertà.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 dicembre 2010 19:48
Quale futuro per la cooperazione tra territori?

Si terrà domani venerdì 3 dicembre, dalle 9.30 alle 13, alla “Sala Ferri” di Palazzo Strozzi a Firenze, il convegno dal titolo “Quale futuro per la cooperazione tra territori?”. Un incontro di riflessione e confronto sulla prospettive future della cooperazione tra territori quale strumento di lotta alla povertà. Rappresentanti istituzionali, ricercatori, esponenti della società civile e del mondo privato alterneranno i loro interventi e si confronteranno, durante le diverse sessioni mattutine, sulle sfide della cooperazione internazionale. L'evento è realizzato a chiusura della tre giorni di formazione, “Lo Sviluppo Umano nella cooperazione tra territori.

Teoria, pratiche, orientamenti progettuali e programmatici”. Un percorso di formazione rivolto ad amministratori e funzionari degli enti locali e ad operatori del terzo settore, sul tema dello sviluppo umano nella cooperazione tra territori, svoltosi a Firenze dal 30 novembre al 2 dicembre, nell’ambito del Progetto “UmanamENTE, Politiche per uno sviluppo umano sostenibile”. Il convegno sarà inoltre l'occasione per presentare “Atlante. Laboratori per l’intercultura e la cooperazione tra territori”, un nuovo centro di alta formazione, sui temi della cooperazione e dell'intercultura con sede ad Arezzo in via Masaccio e promosso da Comune e Provincia di Arezzo, Oxfam Italia, CeSPI, Centro di Documentazione Città di Arezzo e Fondazione Un Raggio di Luce Onlus di Pistoia. Obiettivo di Atlante sarà quello di offrire una risposta al bisogno di aggiornamento e riflessione sulle pratiche di coloro che operano nella cooperazione internazionale – in particolare in quella decentrata e territoriale - e a favore dell’ intercultura e della coesione sociale, siano essi quadri e operatori di organizzazioni responsabili della loro attuazione, in Italia e all’estero, che amministratori, funzionari e operatori pubblici, con particolare riferimento agli enti locali e regionali italiani.

Il tutto attraverso un’offerta formativa e culturale altamente qualificata, che avrà l'obiettivo di contribuire a tenere vivo il dibattito politico e sociale sulla cooperazione italiana e internazionale.

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