Deposito cauzionale: la domiciliazione imbarazza

Difensore Civico della Toscana: incentivate la domiciliazione bancaria delle bollette per non pagate il deposito e gli aumenti che il gestore idrico ha ottenuto dall'Aato3

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 novembre 2010 13:56
Deposito cauzionale: la domiciliazione imbarazza

Firenze– I depositi cauzionali che i cittadini avevano già versato, sono stati ricalcolati da Publiacqua grazie alle modifiche del Regolamento del servizio Idrico Integrato che sono state approvate di recente dall'assemblea dell'Ambito Territoriale Ottimale 3, di cui fanno parte i Sindaci (o loro delegati) in rappresentanza dei Comuni che hanno affidato il servizio a Publiacqua. Il deposito cauzionale per il 2010 è ricalcolato da Publiacqua in 76,10 € ad appartamento. Con le modifiche approvate dall’ATO3 il deposito cauzionale viene infatti adesso calcolato "sulla base di un consumo medio annuo di 100 metricubi (mc), ad unità immobiliare, rapportato ad un periodo di sei mesi" (prima era in base adi un consumo medio annuo di 200 mc, rapportato ad un perito di due mesi"), ma la cosa che fa aumentare il tutto è che i depositi cauzionali vengono ricalcolati con le tariffe e le fasce tariffare in vigore al 2010 (cosa non da poco visto gli aumenti delle tariffe e che negli ultimi anni la fascia a tariffa agevolata è stata ridotta da 100 a 60 mc). Il “ritocco” del deposito cauzionale, la somma richiesta dalla società di gestione a garanzia degli impegni assunti dal cliente/utente con la definizione del contratto, dopo aver tenuto banco sulle pagine di quotidiani a diffusione locale e nazionale, investe anche il Difensore civico regionale Lucia Franchini.

A seguito di numerosi reclami pervenuti all’ufficio fiorentino di via de’Pucci 4, l’Ombudsman toscano ha incontrato il presidente di Publiacqua Erasmo d’Angelis per “esaminare più approfonditamente le ragioni che hanno determinato l’insoddisfazione degli utenti”. A conclusione dell’incontro, rende noto lo stesso Difensore civico, le parti hanno convenuto sulla “necessità d’incentivare il ricorso alla domiciliazione”, mentre è stato costituto un tavolo permanente per “meglio affrontare le diverse problematiche sollevate e per rispondere con puntualità alle domande dei cittadini”.

“Siamo a disposizione – sottolinea Franchini – di quanti vogliano avere delucidazioni in merito al servizio idrico. A tal proposito ricordo che è attivo il numero verde regionale 800 018 488 e che il nostro ufficio è contattabile anche attraverso il sito internet oltre al numero di rete 055 2387800”. Nel corso del colloquio è inoltre emersa “l’opportunità di informare le utenze individuali sulla facoltà di investire il proprio amministratore riguardo alla rilevazione e ripartizione dei consumi condominiali, posto che tale funzione non sia appannaggio esclusivo delle ditte recapitiste”.

Sul tavolo anche il lavoro operato dalla commissione mista conciliativa, valutato “positivo sia per quanto riguarda il numero di reclami esaminati che per il ruolo avuto dai medesimi, fondamentale nel processo di contenimento e di risoluzione delle più generali problematiche emerse”. “Su tutte – rileva Franchini - il fenomeno delle perdite occulte, oggi sensibilmente ridotte sia nel numero che nelle proporzioni”. Tra gli altri temi discussi, anche quello della qualità dell’acqua. “Insieme al presidente D’Angelis – sottolinea il Difensore civico - abbiamo convenuto che una insufficiente manutenzione degli impianti interni vanifichi la precedente opera di depurazione da parte del gestore”.

Da qui la disponibilità di Publiacqua a “svolgere una campagna informativa mirata a sensibilizzare amministratori e condomini”. "Publiacqua cerca di mettere una pezza agli aumenti dei depositi cauzionali coprendosi di ridicolo -commenta Vincenzo Donvito, presidente Aduc- Ai condomini, per non pagare questi depositi, dice di aprire un conto bancario presso cui domiciliare la bolletta... e chi paga le spese della banca? Gli utenti ovviamente! Bel consiglio! Morale: per compensare Publiacqua incapace di gestire le riscossioni, con l'aumento del deposito cauzionale o con le spese per tenere aperto un conto bancario, sono sempre i cittadini che devono pagare". "Intanto da parte dei Comuni assistiamo ad un totale silenzio sulla questione -commentano i Verdi per Impruneta- un imbarazzo che deriva dal fatto che l'assemblea dell'ATO ha approvato all'unanimità, compreso il rappresentante del Comune di Impruneta, quelle modifiche al regolamento che consentono a Publiacqua di chiedere la nuova gabella".

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